Secondo l’Istat il reddito disponibile e il potere di acquisto delle famiglie stanno salendo per effetto degli 80 euro

Ma non ci sono ancora effetti concreti tangibili sui consumi: la spesa delle famiglie è risultata invariata rispetto al trimestre precedente. L’Istat registra anche una crescita del rapporto deficit/pil nel terzo trimestre al 3,5 per cento

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Roma – L’Istat rivela che il reddito disponibile e il potere d’acquisto delle famiglie italiane stanno salendo. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica questo sarebbe un effetto in buona parte riconducibile al bonus di 80 euro in busta paga, deciso dal Governo Renzi.

Nel terzo trimestre del 2014, rileva l’Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dell’1,8 per cento rispetto al trimestre precedente e dell’1,4 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2013. Tenuto conto dell’andamento dei prezzi, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre del 2014 è aumentato così dell’1,9 per cento rispetto al trimestre precedente e dell’1,5 per cento rispetto al terzo trimestre del 2013.

Nonostante l’effetto potenziale, non ci sono ancora conseguenze concrete tangibili sui consumi, perché la spesa delle famiglie, in valori correnti, è risultata invariata rispetto al trimestre precedente e in leggerissimo aumento (+0,4 per cento ) rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Al contrario, sale la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici che, misurata al netto della stagionalità, è stata pari al 10,8 per cento nel terzo trimestre del 2014, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013. L’aumento della propensione al risparmio è un segnale di sfiducia sul futuro, perché le famiglie aumentano la quota accantonata di reddito attendendosi maggiori difficoltà future. 

Il tasso di investimento delle famiglie è stato pari al 6 per cento , in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-0,2 punti percentuali), sia rispetto al terzo trimestre del 2013 (-0,4 punti percentuali).

Intanto, l’Istat ha comunicato anche il dato sul rapporto deficit/pil, che risulta in crescita nel terzo trimestre del 2014. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato pari al 3,5 per cento, superiore di 0,2 punti percentuali rispetto a quello misurato nel corrispondente trimestre del 2013.

Nei primi tre trimestri del 2014 si è registrato un rapporto tra indebitamento netto e Pil pari al 3,7 per cento , con un peggioramento di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

(Adnkronos)