Leader terrorista algerino Belmokhtar esorta altri attacchi in Occidente stile Charlie Hebdo

L’ex leader di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQMI) ha lodato l’attacco sferrato a Charlie Hebdo, costato la vita a 12 persone, e ha esortato i militanti che si trovano in Occidente a compiere simili attentati. Lo riporta il sito Site, spiegando che in un comunicato, diffuso sui forum jihadisti online, Belmokhtar ha scritto che simili attacchi sono giustificati da quella che ha definito l’aggressione dell’Occidente

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Roma – Il leader terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar, ex capo di Al Qaeda nel Maghreb Islamico, ha lodato l’attacco sferrato al settimanale satirico francese Charlie Hebdo e costato la vita a 12 persone e ha esortato i militanti che si trovano in Occidente a compiere simili attentati. Lo riporta il sito di Site, che monitora i siti jihadisti. Il think tank americano spiega che, in un comunicato diffuso sui forum jihadisti online, Belmokhtar ha scritto che simili attacchi sono giustificati da quella che ha definito l’aggressione dell’Occidente contro gruppi islamisti armati nella regione del Sahel in Africa. In realtà i gruppi islamisti mettono a ferro e fuoco la regione almento dagli anni ’90 del XX Secolo. 

Il comunicato, spiega ancora Site, è stato distribuito al gruppo islamista ‘Morabitun’, una sigla nata nel 2013 dalla fusione del Movimento per l’unicità e il jihad in Africa occidentale (Mujao) e la Brigata dei Molathamin, il gruppo guidato appunto da Belmokhtar.

Per anni ai vertici di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi), nel 2012 Belmokhtar ha rotto con la filale africana della rete di Osama bin Laden e si è alleato con il Movimento per l’unità e il jihad in Africa Occidentale (Mujao), con il quale ha preso il controllo della città di Gao, nel nord del Mali, durante l’occupazione della regione da parte dei gruppi estremisti islamici.

È ricercato tanto dalle truppe francesi impegnate nell’Operazione Serval, che mira a eliminare la presenza dei jihadisti nella regione; quanto dagli Stati Uniti, che hanno posto sul jihadista una taglia da cinque milioni di dollari e che lo inseguono senza posa con i droni.

Belmokhtar è stato l’autore di numerosi rapimenti di cittadini europei, oltre che la mente del sequestro di centinaia di persone nella stazione energetica di In Amenas, nel sud dell’Algeria nel gennaio del 2013, dove morirono 37 persone durante un’operazione dell’esercito algerino per liberare la stazione.

(Adnkronos)