Renzi: “Il 2015 sarà decisivo, niente veti sul presidente della Repubblica”

Il premier alla Direzione nazionale del Pd prende in esame i vari temi in agenda nell’anno appena iniziato. Sulla corsa al Quirinale: “Proposta 24 ore prima del voto”. E sulla legge elettorale dice: “Siamo a un passo da una svolta storica, renderà l’Italia molto più stabile di tutti gli altri”

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“Tutti gli elementi ci fanno pensare che il 2015 sarà decisivo”. Con queste parole il premier Matteo Renzi ha aperto oggi la Direzione nazionale del Pd, convocata “in modo permanente fino all’elezione del presidente della Repubblica”. La nomina della più alta carica dello Stato è ovviamente la prima e più importante questione da affrontare.

Niente veti su Quirinale . “Noi siamo pronti a discutere su tutto, a partire dalla scelta del presidente della Repubblica”, ha evidenziato Renzi, precisando che “la disponibilità alla discussione non è un optional: siamo pronti a discutere con tutti”. Alla vigilia del “primo voto formalizziamo la proposta del Pd riunendo i grandi elettori. Prima ci sarà un giro con gli altri partiti” fatto da una delegazione formata da capigruppo, vice segretari e presidente”, ha spiegato il leader del governo, prima di mandare un messaggio alle correnti del Pd e agli esponenti degli altri partiti: “Niente ironie e demagogie, il presidente della Repubblica si fa cercando di coinvolgere tutti. Nessuno ha il diritto di mettere veti, nemmeno tra di noi”.

Anche gli esponenti del M5S devono “scegliere se vogliono essere parte del gioco istituzionale. Questa sfida non mi preoccupa e spero possano cogliere questa occasione. Sarebbe bello fare anche con loro: scegliete, diciamo ai 5 stelle, se volete stare al gioco corretto noi ci siamo”. Parlando della legge elettorale, il premier ha sottolineato che “siamo a un passo da una svolta storica”, perché la “legge elettorale che stiamo costruendo rende l’Italia molto più stabile di tutti gli altri”.

Alla vigilia del “primo voto formalizziamo la proposta del Pd riunendo i grandi elettori – dice Renzi -. Prima ci sarà un giro con gli altri partiti” fatto da una delegazione formata da capigruppo, vice segretari e presidente, mentre la Direzione resta convocata in modo “permanente”.

“Siamo nelle condizioni di assicurare al Paese altri sette anni con un presidente della Repubblica costante punto di riferimento di tutti noi, sarà un arbitro rigoroso per il bene nostro e di tutto il Paese”. “Siamo una forza tranquilla, come diceva Mitterand – ha spiegato Renzi -. Questa partita la vinceremo insieme con la solidità di chi sa che non si tratta di piantare una bandierina ma di offrire un punto di riferimento a tutto il Paese con la consapevolezza che chi gioca su paura e terrore, a tutti i livelli, ha di fronte a sé il principale avversario: il Pd”.

Legge elettorale. “Qualcuno vorrebbe sospendere lavori” alla Camera sulla legge elettorale, attacca Renzi, “Brunetta è stato fantastico, ha chiesto cosa altrimenti direbbero i marziani. I marziani non so, ma i terrestri potrebbero dire: stanno lavorando, stanno facendo il loro mestiere aderendo all’impegno preso con cittadini”. Sulla legge elettorale, dice Renzi, “siamo a un passo da una svolta storica”, perché la “legge elettorale che stiamo costruendo rende l’Italia molto più stabile di tutti gli altri”.

L’agenda. Renzi annuncia a breve un provvedimento sul credito.”Non abbiamo avuto paura di intervenire sul numero dei parlamentari – dice -, non avremo paura di farlo sul numero dei banchieri: nelle prossime settimane ci sarà un provvedimento sul credito”. Il 20 febbraio, aggiunge il premier, presenteremo “i decreti fiscali in tutta la loro interezza, al di là delle polemiche su uno dei numerosi articoli, che portano a una rivoluzione nel rapporto con il fisco” con una “gigantesca lotta all’evasione”.

(Adnkronos)