La CNN rivela: i terroristi di Verviers (Belgio) legati all’ISIS. Alcuni ancora latitanti

Una fonte dell’antiterrorismo belga ha dichiarato all’emittente all news statunitense che i terroristi uccisi nella sparatoria con la polizia nella cittadina delle Ardenne facevano parte di una rete di jihadisti collegata all’ISIS. Elemento chiave un belga con recenti frequentazioni greche


Bruxelles – I terroristi islamici uccisi a Verviers giovedì sera nel corso di un conflitto a fuoco dai reparti speciali della Polizia Federale sarebbero parte di una rete di jihadisti con collegamenti in altri Stati europei, ma – soprattutto – connessa all’ISIS (Islamic State of Iraq and al-Sham). 

Lo ha rivelato questa sera l’emittente all news statunitense CNN, in una serie di servizi di Paul Cruickshank, Ben Brumfield e Deborah Feyerick dalla capitale del Belgio e dell’Unione Europea. Alla CNN la notizia è stata confermata da una fonte dell’antiterrorismo belga con grande esperienza. 

Stante a questa fonte, i due terroristi morti nella sparatoria erano reduci dai combattimenti in Siria contro il regime del presidente Assad. Nel corso del conflitto a fuoco e della successiva incursione dei reparti speciali nelle abitazioni dei sospetti è stato arrestato un terzo uomo, il quale però non ha rivelato alcuna informazione agli inquirenti. 

Peraltro la fonte ha sottolineato ai giornalisti americani che non tutti i terroristi di quella cellula – che dal procuratore federale è stata definita di matrice cecena – sono stati fermati e individuati, ma che di certo ce ne sono ancora in libertà.

Ieri, come abbiamo scritto qui, due sospetti terroristi sono stati bloccati all’imbocco francese del tunnel del Frejus dalla Gendarmeria francese, attivatasi su segnalazione della Polizia Federale belga. Il timore degli investigatori e dei servizi di informazione dei vari Stati dell’UE è che altri componenti della cellula agiscano per vendicare gli uomini uccisi.

A Verviers e in vari municipi di Bruxelles – Molenbeek,  Zaventem e Vilvorde (zona aeroporto) e a Schaerbeek (nella zona del Quartier Generale della NATO) – i rastrellamenti hanno consentito di sequestrare quattro AK-47, munizioni, esplosivi, tra cui il potente TATP, oltre che granate.

La fonte ha confermato alla CNN che la cellula si caratterizza per struttura organizzata, con una rete di di supporto logistico e di collegamenti con la Siria e l’Iraq. 

Il blitz di Verviers è stato avviato dall’allarme dato da cittadini alla polizia, cui era stato segnalata la presenza di tre sospetti che portavano grandi sacche fuori da un antico panificio, che avrebbe potuto essere il loro covo. La circostanza è stata confermata da una fonte di intelligence occidentale alla CNN.

I tre individui all’intimazione dell’alt della polizia hanno aperto immediatamente il fuoco con armi da guerra, come confermato dal portavoce dei procuratori del Regno, Thierry Werts. La polizia ha risposto al fuoco e due uomini armati sono stati uccisi, mentre l’altro è stato arrestato, ha confermato il procuratore Eric Van der Sypt, il quale ha anche rivelato che il successivo rastrellamento ha portato all’individuazione di quattro kalashnikov, pistole, materiali per fabbricare bombe e uniformi di polizia.

Il procuratore Van der Sypt si è però rifiutato di fornire i nomi dei terroristi uccisi a Verviers, precisando che quanto non detto durante la conferenza era stato volutamente omesso per non cmpromettere il seguito dell’indagine e dell’operazione, che è tuttora in corso. Van der Sypt ha fatto intendere di conoscere l’identità dei terroristi uccisi e dei potenziali legami con altre cellule jihadiste ancora non individuate.

Elemento chiave di questa rete jihadista sarebbe un cittadino belga che di recente si è recato in Grecia e che ha collegamenti stabili con la Siria e l’ISIS. Questo dato è stato confermato dalla fonte dell’antiterrorismo belga che ha rivelato alla CNN l’esistenza di una rete jihadista con gangli in vari Stati dell’UE.

Secondo questo anziano funzionario, l’intelligence belga ha chiesto alla CIA aiuto per individuare questo sospetto, che sarebbe il capo della rete coinvolta nell’operazione scattata ieri a Bruxelles e a Verviers. A tal fine sarebbe stata contattata l’intelligence greca per individuare l’uomo, a conferma del fatto che il problema costituito dalla guerra scatenata contro l’Occidente riguarda tutti ed esclude nessuno.