Il Papa alla Sacra Rota: la mancanza di fede matura è causa di nullità di matrimonio (cattolico)

All’apertura dell’Anno Giudiziario della Rota Romana, il Pontefice ha confermato la linea indicata dal suo predecessore ai  sacerdoti valdaostani. Per sposarsi con il rito religioso è indispensabile “una fede matura” come requisito costitutivo. Ne conseguono ora effetti pratici prima non attesi e rimasti al livello di riflessione accademica

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Città del Vaticano – Papa Francesco ha confermato oggi la linea indicata nel luglio 2005 da Benedetto XVI ai preti della Valle d’Aosta: se manca una fede matura il sacramento del matrimonio è invalido e dunque si deve dichiararlo nullo.

La novità però è costituita dal fatto che se Papa Ratzinger aveva lanciato il tema come argomento di riflessione rimasta accademica, Papa Bergoglio è passato all’azione, istituendo una commissione che sarà chiamata a esprimersi sulle modalità di istruzione di processi più veloci in seno alla Sacra Rota, anche nel caso che il matrimonio sia invalido per mancanza di fede.

20141106-papa-sacra-rotaQuesta mattina, in occasione dell’apertura dell’Anno Giudiziario della Rota Romana, Bergoglio ha ribadito che in questo caso l’annullamento viene concesso “per grave deficit nella comprensione del matrimonio stesso“. “La crisi del matrimonio – ha osservato in proposito il Papa – è non di rado nella sua radice crisi di conoscenza illuminata dalla fede, cioè dall’adesione a Dio e al suo disegno d’amore realizzato in GesuùCristo“.

Una eventualità, ha spiegato, che “non va più ritenuta eccezionale come in passato, data appunto la frequente prevalenza del pensiero mondano sul magistero della Chiesa“. “L’esperienza pastorale – ha rilevato il Pontefice – ci insegna che vi è oggi un gran numero di fedeli in situazione irregolare, sulla cui storia ha avuto un forte influsso la diffusa mentalità mondana“.

Per Papa Francesco, “esiste infatti una sorta di mondanità spirituale, che si nasconde dietro apparenze di religiosità e persino di amore alla Chiesa“, un approccio che “conduce a perseguire, invece della gloria del Signore, il benessere personale“. In questo quadro, proprio la fede immatura rappresentauno dei frutti di tale atteggiamento“.

Se si ha “una fede rinchiusa nel soggettivismo“, il rischio é quello di rimanere chiusi “nell’immanenza della sua propria ragione o dei suoi sentimenti“. Secondo il Papa, “è evidente che, per chi si piega a questo atteggiamento, la fede rimane priva del suo valore orientativo e normativo, lasciando campo aperto ai compromessi con il proprio egoismo e con le pressioni della mentalità corrente, diventata dominante attraverso i mass media“. “Per questoauspica il Papa – il giudice, nel ponderare la validità del consenso espresso, deve tener conto del contesto di valori e di fede – o della loro carenza o assenza – in cui l’intenzione matrimoniale si è formata“. 

Considerata la natura sacramentale del matrimonio, la sconoscenza “dei contenuti della fede potrebbe portare a quello che il Codice chiama errore determinante la volontà“. Un errore che “non minaccia solo la stabilità del matrimonio, la sua esclusività e fecondità, ma anche l’ordinazione del matrimonio al bene dell’altro, l’amore coniugale come ‘principio vitale’ del consenso, la reciproca donazione per costituire il consorzio di tutta la vita“.

Il matrimonio – così – tende ad essere visto come una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno, spingendo i nubendi alla riserva mentale circa la stessa permanenza dell’unione, o la sua esclusività, che verrebbero meno – conclude Bergoglio – qualora la persona amata non realizzasse più le proprie aspettative di benessere affettivo“.

Dopo l’esortazione alla paternità responsabile, considerata erroneamente un rimprovero a chi ha molti figli (lo è, in qualche modo, ne ha tanti che non riesce a seguire come è dovere fare, aggiungeremmo), oggi il Pontefice ha esortato indirettamente a non considerare i sacramenti come un atto di socialità, una forma di partecipazione e gratificazione affettiva, una specie di appuntamento cui si possa arrivare impreparati. Invece la fede matura è l’antidoto costitutivo, che produce effetti ben precisi: l’assenza di questa maturità della fede ne produce altri. 

(Credit: AGI)

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