La Ferrari ha annunciato la denominazione ufficiale della monoposto 2015 di Vettel e Räikkönen: SF15-T. Impronunciabile… 

Maranello ha scelto un nome che sembra quello di un asteroide, ma forse solo perché già sanno non sarà una stella? Omaggio alla scuderia e all’Italia nel logo

20150126-ferrari-sf15-t-655x400


Maranello – La Ferrari ha annunciato la denominazione ufficiale della monoposto che sarà guidata da Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen nel Campionato Mondiale di Formula 1 di quest’anno: Ferrari SF15-T.

Il nome della nuova ‘rossa’ di F1 è stato scelto dai vertici di Maranello per omaggiare il team con le iniziali del brand ufficiale – Scuderia Ferrari – e per identificare la monoposto motorizzata da un’unità motrice turbocompressa. 

La denominazione segue in parte quella obbrobriosa scelta lo scorso anno (F14-T), che era stato scelto dagli appassionati fans della Scuderia via web. Nel logo ufficiale della denominazione anche un omaggio all’Italia, nel trattino tricolore posto prima della T di ‘turbo’, in classico ‘rosso Ferrari’.

Una denominazione impronunciabile, che suona come quella di solito attribuita dagli astronomi a un asteroide, una meteora o una stella: ma forse a Maranello sanno già che questa monoposto di transizione non sarà una stella luminosa, al massimo un asteroide di veloce passaggio…

La Ferrari SF15-T sarà svelata online venerdì prossimo, 30 gennaio. Dopo il lancio, la vettura girerà a Jerez per la prima volta da domenica con Sebastian Vettel al volante.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!


John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.