Aereo turco fa scattare l’allarme della difesa aerea. Due Typhoon rompono il muro del suono per intercettarlo: sentiti su tutta la Pianura Padana Orientale

I caccia dell’Aeronautica Militare intercettano l’aereo, che non comunicava con i controllori del traffico aereo. L’aereo era diretto in Svizzera. Superato il muro del suono, udito in tutta la Pianura Padana orientale

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Roma – Scattato l’allarme per la difesa aerea italiana oggi pomeriggio a causa di un Embraer turco, decollato dall’aeroporto di Bodrum in Turchia con destinazione lo scalo di Ginevra, in Svizzera. I piloti dell’aereo non riuscivano a comunicare con il traffico aereo italiano per motivi tecnici. 

Di fronte al silenzio, senza esitare le autorità civili comunicavano l’emergenza con la difesa aerea, che faceva scattare lo “Scramble”. A quel punto due caccia Eurofighter Typhoon del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare partivano a tutta velocità da Grosseto, per intercettare l’aeroplano. Visti i tempi, i due velivoli superavano entrambi il muro del suono, causando un bang udito in tutta la Pianura Padana centro-orientale.

Sui social media ci sono stati scambi di informazioni, in particolare per capire se si fosse trattato di un terremoto. 

Gli aerei della difesa aerea, in servizio di allarme sul territorio nazionale, hanno raggiunto in pochi minuti l’aereo, identificandolo e verificando che non vi fossero in atto minacce per la sicurezza nazionale e internazionale, ridirigendo la prua dei due velivoli verso la base di partenza a Grosseto.

L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, sia in tempo di pace che in situazioni di emergenza bellica, con quello degli altri Paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito dal 36° Stormo di Gioia del Colle, dal 4° Stormo di Grosseto e dal 37° Stormo di Trapani con velivoli caccia Eurofighter Typhoon.

In particolare negli ultimi tempi la difesa aerea è ancora più sensibile, in considerazione delle reiterate minacce all’Italia e agli altri Stati dell’Unione Europea da parte dei miliziani dell’autoproclamato e sedicente Stato Islamico.

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