Il cancro si sfida a colpi di coltello. E di forchetta. Il 70% dei tumori si possono prevenire a tavola

Al centro dell’attività di due ricercatori italiani dell’Airc – emigrati e rientrati in Italia – il ruolo della dieta mediterranea nella lotta contro le malattie neoplastiche. Carlotta Sacerdote, 40 anni, e Luigi Ricciardiello, 45, sono titolari di un Investigator grant e investigano sul peso degli stili di vita nello sviluppo del cancro. L’iniziativa ‘Arance della Salute‘ segna l’avvio delle manifestazioni del 50° anniversario dalla fondazione dell’AIRC (Associazione Italia Ricerca sul Cancro), con migliaia di volontari in oltre 1.750 piazze d’Italia

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Milano – “Quasi il 70% dei tumori potrebbe essere prevenutoo diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening e diagnosi precoce. Il cancro si può sfidare infatti sfidare a colpi di coltello: e di forchetta. A tavola. E i migliori alleati – in questa singolar tenzone – sono un piatto di frutta e verdura. Ma anche andare a lavorare a piedei.

Questo è stato sottolineato due giorni fa a Milano, in occasione del lancio della campagna Airc ‘Le Arance della Salute’, da due ricercatori che da anni mettono la prevenzione sotto i loro microscopi. La campagna dell’Airc segna il 50° anniversario dall’inizio dell’attività, un traguardo significativo che questo fine settimana vedrà i volontari dell’Airc in 1.750 piazze italiane offrire ai concittadini benefattori oltre 559 mila chili di arance rosse

In cambio di una donazione di 9 euro i donatori riceveranno una reticella da 2,5 kg di arance rosse e la guida “50 anni di ricerca a tavola“, con gustose e sane ricette realizzate dal cuoco Sergio Barzetti in collaborazione con La Cucina Italiana, oltre a utili consigli per la prevenzione del cancro a tavola.

I volontari sono protagonisti anche nell’immagine della campagna con i volti di Michela, avvicinatasi ad AIRC dopo la scomparsa della madre, e di Camilla, sedicenne guarita dal cancro, impegnata come volontaria anche in ospedale.

Ma i ‘testimonial scientifici‘ dell’annuale iniziativa di fund raising targata Associazione italiana per la ricerca sul cancro sono Carlotta Sacerdote, 40 anni, e Luigi Ricciardiello, 45, entrambi titolari di un Investigator grant. Entrambi cervelli tricolore emigrati e poi rientrati. “Ho fatto come il salmone: ho risalito la corrente“, ironizza Ricciardiello, che con i fondi Airc continua in Italia, all’università di Bologna, le ricerche intraprese negli Usa, fra San Diego e Dallas. “Con il primo grant ho pagato lo stipendio a una mia ricercatrice. Il secondo finanziamento è stata la naturale conseguenza del primo e ora siamo in 5“.

Stesso discorso per Sacerdote che – dopo una tappa a New York e una a Bruxelles – dal 2010 è stata assunta come medico ospedaliero nell’Unità universitaria di epidemiologia dei tumori della Città della Salute e della Scienza di Torino. Oggi ha formato un gruppo di ricerca e segue un progetto epidemiologico finanziato da Airc. Obiettivo: “Spiegare i meccanismi biologici con cui si possono prevenire i tumori con semplici gesti come mangiare in maniera equilibrata e avere una vita attiva“. Sacerdote, ricercatrice a tempo pieno e mamma di 4 figli, indaga sull’epigenetica e studia “le modificazioni dei livelli di metilazione del Dna associati ai diversi pattern alimentari e come questi influiscano sull’incidenza dei tumori, in particolare della mammella e del colon“. La sua base: 40 mila volontari fra gli arruolati nello studio Epic, grande progetto prospettico europeo.

Sotto la lente la dieta mediterranea. “E l’Italia in questo è un laboratorio fantastico con le sue infinite declinazioni da Nord a Sud. La dieta mediterranea – spiega la scienziata – risulta protettiva per molte malattie croniche e in particolare per i tumori. Non è però ancora stato chiarito totalmente quali alimenti/nutrienti di cui è ricca siano i portatori dell’effetto benefico per la salute. Forse è una combinazione di pattern alimentare e stile di vita. La ricerca che conduco ha proprio l’obiettivo di far luce sui meccanismi dell’azione protettiva di questo tipo di dieta studiata nel suo complesso“.

Quindi la prevenzione può iniziare in un luogo più vicino di quanto noi possiamo sospettare: a tavola… (per trovare la piazza dell’Airc più vicina, cliccare qui).

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