Angelus, Francesco: Vangelo non opprime persone, coerenza, no autoritarismi. A giugno visita a Sarajevo (video)

Jeorge Mario Bergoglio si recherà il 6 giugno in visita apostolica a Sarajevo, la martoriata capitale della Bosnia, che ospita cristiani e musulmani e che ha a lungo sofferto per la guerra civile scoppiata dopo la dissoluzione della Jugoslavia. Lo ha annunciato al termine della recita dell’Angelus in piazza San Pietro

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Città del Vaticano – “Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: la vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la sensualità”. Lo ha affermato Papa Francesco all’Angelus di oggi. “Il Vangelo – ha spiegato – cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene”. Nel suo breve discorso, il Pontefice ha voluto chiarire oggi che “l’autorità” con cui Gesù insegnava non ha nulla a che vedere con l’autoritarismo.

“Che cosa significa ‘con autorità’?”, si è chiesto il Papa. “Vuol dire – ha risposto – che nelle parole umane di Gesù si sentiva tutta la forza della Parola di Dio, si sentiva l’autorevolezza stessa di Dio, ispiratore delle Sacre Scritture. E una delle caratteristiche della Parola di Dio è che realizza ciò che dice“. “Noi spesso – ha rilevato – pronunciamo parole vuote, senza radici, superflue. La parola di Dio invece fa quello che dice“.

Francesco ha citato in proposito l’episodio di Gesù che insegna “con autorità” nella Sinagoga di Cafarnao. “La fama di Gesù – ha ricordato infatti – si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea” e “la nuova dottrina insegnata con autorità da Gesù è quella che la Chiesa porta nel mondo, insieme con i segni efficaci della sua presenza: l’insegnamento autorevole e l’azione liberatrice del Figlio di Dio diventano le parole di salvezza e i gesti di amore della Chiesa missionaria”. Cosi’ “Gesù dopo aver predicato, dimostra subito la sua autorità liberando un uomo, presente nella Sinagoga, che era posseduto dal demonio”.

“La parola di Dio ci dona lo stupore, ci fa stupire bene!”. Francesco ha spiegato che proprio “l’autorità divina di Cristo aveva suscitato la reazione di Satana, nascosto in quell’uomo; Gesù, a sua volta, riconobbe subito la voce del maligno e ordino’ severamente: ‘Taci! Esci da lui!’. E con la sola forza della sua parola, libera la persona dal maligno. E ancora una volta i presenti rimangono stupiti”. Con questo stile autorevole ma non opprimente, coerente e non vanaglorioso è “compito dei cristiani diffondere ovunque la forza redentrice del Vangelo – ha riassunto Bergoglio – diventando missionari e araldi della Parola di Dio”.

“Per questo – ha concluso rivolto alla folla – vi chiedo sempre di avere un quotidiano contatto col Vangelo, di portarlo con voi, di nutrirvi ogni giorno da questa fonte di salvezza, è la forza che ci cambia: cambia la vita e ci cambia il cuore”. 

Al termine della preghiera Mariana, Papa Francesco ha annunciato che si recherà in visita apostolica a Sarajevo il 6 giugno prossimo, per abbracciare la martoriata capitale della Bosnia, in cui per secoli hanno vissuto cristiani e musulmani in pace e che ha a lungo sofferto per la guerra civile scoppiata dopo la dissoluzione della Jugoslavia. 

“Desidero annunciare che sabato 6 giugno, a Dio piacendo, mi recherò a Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina – esclama il Papa, dalla finestra del Palazzo Apostolico in Vaticano, rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro – Vi chiedo fin d’ora di pregare affinché la mia visita a quelle care popolazioni sia di incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fermenti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità e della pace”.

(Agenzie)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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