Ferrari 488 GTB, la berlinetta con potenze estreme per emozioni estreme. A Ginevra in World Premiere (foto)

All’85° Salone Internazionale di Ginevra torna la sigla GTB, a 40 anni dalla presentazione della 308 GTB, la prima berlinetta di Maranello a motore posteriore-centrale. Motore V8 a 90° turbocompresso con prestazioni e reattività da pista anche nella guida guida di tutti i giorni

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Maranello – A un mese esatto dall’apertura dell’85° Salone di Ginevra, torna nel listino Ferrari la siglia GTB, proprio a “40 anni dalla presentazione della 308 GTB, prima V8 posteriore-centrale“. Una ricorrenza che serve al Cavallino Rampante per aprire “un nuovo capitolo nella storia degli 8 cilindri“. Con una nota stampa oggi la casa di Maranello ha anticipato il debutto della Ferrari 488 GTB, berlinetta con “prestazioni da pista fruibili anche nella guida quotidiana da chi non è un pilota professionista“. “I tempi di risposta, l’agilità, la possibilità di arrivare al limite garantiscono un feeling unico con un divertimento di guida impareggiabile“, si dice nel comunicato. 

La nuova berlinetta sintetizza le conoscenze acquisite dalla Ferrari nelle competizioni F1 e WEC dove la 458 GT è campione del mondo e trionfatrice tra l’altro delle due ultime edizioni della 24 Ore di Le Mans“. Ma la costruzione della bellissima 488 beneficia anche delle conoscenze tecniche acquisite dai tecnici della Ferrari nei 10 anni di programma XX, con vetture estreme costruite solo per l’uso in pista e guidate da gentleman-driver clienti di Maranello per poterle usare solo in manifestazioni organizzate dalla Squadra Corse Clienti. “I dati raccolti hanno contribuito all’affinamento dei controlli elettronici e del sistema veicolo permettendo così al pilota di sfruttare al massimo le eccezionali prestazioni di questa nuova vettura“, spiegano dalla Ferrari. 

Sotto il profilo tecnico, il “V8 turbo da 3902 cm3″ si pone ai “vertici per potenza, coppia e tempi di risposta“, ma è una unità motrice completamente nuova che rende la Ferrari 488 GTB un punto di riferimento per propulsori con questa architettura. La potenza massima erogata è di 670 cv a 8.000 giri/min, con una coppia massima di 760 Nm in settima marcia, un tempo di risposta di 0,8 secondi a 2000 giri/min e assicura l’eccezionale accelerazione da 0-200 km/h in 8,3 secondi.

A Fiorano la berlinetta ha reso possibile ai collaudatori (tra cui Andrea Bartolini) di staccare “il tempo di 1’23” sul giro“, un crono di assoluto rilievo se si pensa che il record della pista è di 55″999 e appartiene a Michael Schumacher, che lo realizzò nel 2004 con la F2004.

Per quanto riguarda la trasmissione, “il cambio utilizza il Variable Torque Management che eroga la poderosa coppia in modo crescente e continuo“. Il cambio ha una “calibrazione dei rapporti” che consente una progressione dell’accelerazione entusiasmante. Gli scarichi – sottoposti a uno studio specifico – consentono quella sinfonia di suoni che è caratteristica delle Ferrari. Un sound che pervade ogni lembo di pelle, sconvolgendo a livello mitocondriale la struttura cellulare di chi ha nel proprio bagaglio culturale l’amore per i motori e la passione per le Rosse di Maranello. In questo quadro, i tecnici di Maranello hanno ottenuto una “sonorità nuova, piena, pulita e assolutamente distintiva, come si richiede a ogni motore della casa del Cavallino Rampante“, si afferma nella nota.

Sul fronte aerodinamico, il particolare lavoro di ricerca ha reso possibile un “contributo fondamentale alle prestazioni”. L’efficienza di 1,67 è un “nuovo record per una Ferrari di serie“, con un carico aerodinamico “aumentato del 50% rispetto al modello precedente“, a fronte di “una riduzione della resistenza all’avanzamento“. Una sfida – garantire un equilibrio tra le due forze – vinta con la messa a punto di “elementi innovativi tra cui lo spoiler anteriore doppio, le prese d’aria laterali “base bleed” e al retrotreno l’aerodinamica attiva insieme allo spoiler soffiato“. Ricerca anche nella definizione del fondo scocca, che ha una conformazione aerodinamica che assicura la generazione di vortici verso il retrotreno, a tutto vantaggio della stabilità e della fluidità. 

Grande l’ausilio dell’elettronica alla guida, che rende fruibile la 488 GTB anche a guidatori non professionisti. 

Il controllo elettronico evoluto dell’angolo di assetto” – Side Slip Control 2 – SSC2 – risulta “più preciso e meno invasivo, consente una maggiore accelerazione longitudinale in uscita dalle curve” e “sfrutta il controllo di trazione F1-trac, il differenziale elettronico E-diff e ora anche lo smorzamento degli ammortizzatori attivi, rendendo ancora più uniforme e omogeneo il comportamento della vettura nelle manovre più complesse“.

La Ferrari 488 GTB è disegnata dal Centro Stile Ferrari ed esprime il proprio carattere anzitutto grazie alla sinuosità della fiancata, che richiama idealmente la presa d’aria della 308 GTB di cui si celebra il 40° anniversario dalla presentazione. La presa d’aria è attraversata da un profilo alare che divide il canale d’ingresso in due.

Il frontale è dotato di un largo alettone “a cassetto” con profili sovrapposti per migliorare l’efficienza termica dei radiatori, sospeso e staccato dal volume . “Al centro due piloni sono abbinati a un deflettore che incanala aria verso il fondo piatto“.

Sul  retrotreno predominano soluzioni aerodinamiche, “con l’innovativo spoiler “soffiato” nella parte superiore, che genera carico verticale senza aumentare la resistenza, associato ad un diffusore aggressivo, dotato di portelle aerodinamiche attive e disegnato intorno ai due scarichi rialzati“. La fanaleria presenta un disegno dei fanali LED ad anello circolare.

Nell’abitacolo, si può rilevare “l’integrazione tra i nuovi comandi a satellite, i diffusori aria inclinati e il quadro” comandi, che fa sembrare il posto di guida come un vero e proprio “cockpit cucito attorno al pilota” e un richiamo a quella sportività che non vuole sacrificare il comfort.

Un richiamo alla tradizione è la “netta separazione tra plancia e tunnel“, con un “volante multifunzione, il bridge comandi e i sedili avvolgenti“. Rivista in modo radicale la “grafica e l’interfaccia del sistema infotainment“, mentre debutta su una Ferrari il sistema di “keyless start” con chiave elettronica, che ha un’originale forma richiamante i polmoncini di aspirazione del motore.

Il Cavallino Rampante si vede nei dettagli.

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.