Mattarella ha giurato: “Sarò arbitro imparziale, giocatori mi aiutino”. Discorso di 30 minuti, con 42 applausi

La crisi economica, la minaccia jihadista, le Forze Armate e il riferimento esplicito ai due fucilieri di Marina della Brigata San Marco – Masimiliano Latorre e Salvatore Girone – gli italiani che si spendono per gli altri in tutto il mondo.  “La crisi ha aumentato ingiustizie, servono iniziative per crescita”. “Lotta a mafia e corruzione priorità assolute” Il nuovo presidente, secondo una prassi consolidata, è arrivato a Montecitorio dove alle 10 ha giurato e subito dopo ha tenuto il suo discorso di insediamento durato 32 minuti: “Ue si impegni di più per immigrazione”. Grillo non è andato alla cerimonia, ma ha scritto nove auguri-auspici sul blog e su Twitter ripropone con un hashtag augurale: #benvenutopresidente

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Roma – Con la formula di rito, prevista dall’articolo 91 della Costituzione, Sergio Mattarella ha giurato da presidente della Repubblica di fronte al Collegio Elettorale presidenziale, costituito dal Parlamento riunito in seduta comune delle due Camere, integrato dai delegati regionali. «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione», la formula.

Tre minuti di applausi, rigorosamente bipartisan, lo avevano accolto al suo ingresso alla Camera. A parte qualche defezione iniziale fra i banchi dei grillini, da tutto l’emiciclo dell’Aula di Montecitorio, sia dal centrosinistra che dal centrodestra, sono giunti applausi, a differenza di quanto accaduto al momento della proclamazione della sua elezione sabato scorso. Un aggiornamento di posizione molto positivo.

Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato. La responsabilità di rappresentare l’unità nazionale innanzitutto. L’unità che lega indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno“, ha affermato Mattarella nel discorso di insediamento, durato esattamente 30 minuti, dopo il solenne giuramento. Trenta minuti interrotti da ben 42 applausi, compreso quello iniziale dopo il giuramento e quello finale, lungo.

Nessuna contestazione, né plateale, né strisciante all’indirizzo del nuovo Capo dello Stato. Dobbiamo scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto di principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione“, ha detto ancora Mattarella, sottolineando che il presidente della Repubblica è come “l’arbitro”: “devo essere e sarò imparziale”, ha sottolineato anche con il tono, subito interrotto da un applauso corale dell’Aula, auspicando subito dopo in modo secco: “I giocatori lo aiutino con la loro correttezza“.

È indispensabile che al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita, da articolare innanzitutto a livello europeo“, ha affermato Mattarella, che a un certo punto si è fermato avendo perso l’ordine dei fogli che stava leggendo e cercando di ricomporli con calma e senza imbarazzo. L’Aula, con i sorrisi comprensivi di Laura Boldrini e di Valeria Fedeli, lo ha applaudito per rompere quel filo di imbarazzo che Mattarella ha però gestito, dopo aver rimesso in ordine i fogli: “Mi sarebbe mancato un passaggio importante… “. Poi ha ripreso.

La lunga crisi si è prolungata oltre ogni limite e ha a inflitto ferite al nostro Paese“, ha affermato, “ha aumentato le ingiustizie, prodotto emarginazione e solitudine“, ha sottolineato Mattarella

Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi, come Falcone e Borsellino“, ha continuato con tono commosso il presidente della Repubblica, aggiungendo che “garantire la Costituzione vuol dire difendere e diffondere i valori della legalità. La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute“.

Ancora, dopo un ringraziamento alle Forze Armate – “sempre più strumento di pace ed elemento essenziale della nostra politica estera e di sicurezza, rivolgo un sincero ringraziamento, ricordando quanti hanno perduto la loro vita nell’assolvimento del proprio dovere” – ha citato in modo esplicito la situazione che coinvolge i due militari italiani in India (non citata, ndr): “Occorre continuare a dispiegare il massimo impegno affinché la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una conclusione positiva, con il loro – ha scandito – definitivo ritorno in Patria“. 

L’italia sia “un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace“, ha aggiunto Mattarella, secondo il quale “considerare la sfida terribile del terrorismo fondamentalista nell’ottica dello scontro tra religioni o tra civiltà sarebbe un grave errore“, perché “la minaccia è molto più profonda e più vasta – ha sottolineato il Capo dello Stato – L’attacco è ai fondamenti di libertà, di democrazia, di tolleranza e di convivenza“. All’uopo, Mattarella ha sottolineato come “per minacce globali servono risposte globali. Un fenomeno così grave non si può combattere rinchiudendosi nel fortino degli Stati nazionali. I predicatori d’odio e coloro che reclutano assassini utilizzano internet e i mezzi di comunicazione più sofisticati, che sfuggono, per la loro stessa natura, a una dimensione territoriale. La comunità internazionale – ha rimarcato il presidente – deve mettere in campo tutte le sue risorse“.

Sull’Europa, Mattarella ha sottolineato come l’Ue si trovi davanti a “un’emergenza umanitaria, grave e dolorosa, che deve vedere l’Unione Europea più attenta, impegnata e solidale“. “Le guerre, gli attentati, le persecuzioni politiche, etniche e religiose, la miseria e le carestie generano ingenti masse di profughi“, ha marcato il presidente. “Milioni di individui e famiglie in fuga dalle proprie case, che cercano salvezza e futuro proprio nell’Europa del diritto e della democrazia“, ha aggiunto.

Durante il tragitto verso Montecitorio – dalla residenza nella foresteria della Corte costituzionale dove ha vissuto dal 2001 (per motivi di sicurezza) – come è tradizione ha iniziato a suonare la campana più grande di Montecitorio, che ha cessato i rintocchi quando il capo dello Stato eletto è entrato alla Camera.

Dopo il giuramento e il discorso, Mattarella si è recato all’Altare della Patria, dove ha reso omaggio al Milite Ignoto, deponendo una corona di fiori, salutato dai reparti militari e dal passaggio dei nove Aermacchi A339 del 313° Gruppo di Rivolto, le celeberrime Frecce Tricoliri della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che hanno disegnato il Tricolore Italiano sui cieli di Roma.

Sulla Lancia Flaminia presidenziale, da piazza Venezia il presidente della Repubblica si è poi spostato al Quirinale, dove è avvenuto il passaggio delle consegne tra il Presidente Supplente della Repubblica, Pietro Grasso, e il Presidente effettivo.

Beppe Grillo – invitato da Mattarella a presenziare al giuramento e al discorso di insediamento, ma che aveva cortesemente declinato – forse pentito della scelta (errata), ha scritto dal proprio blog una lettera aperta al presidente della Repubblica con nove auguri/auspici, postandoli poi su Twitter con un beneaugurante hashtag: #benvenutopresidente.


Per la serie “anche dagli errori traiamo lezioni per il futuro”.

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