La tragedia dell’immigrazione a Lampedusa: 29 morti assiderati. Sotto accusa i soccorsi. Medico: “Strage evitabile”

Le vittime erano parte di un gruppo di un centinaio di migranti, soccorsi domenica pomeriggio nel Canale di Sicilia. Uno dei profughi morti assiderati presenta il cranio fracassato. I superstiti saranno trasferiti a Palermo. “Le parole del Papa non sono servite a niente, siamo tornati a prima di Mare Nostrum” ha detto all’Adnkronos Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. Il direttore sanitario dell’isola Pietro Bartolo: “Non vorrei si ripetesse quello che è accaduto il 3 ottobre 2013”. Il vescovo di Agrigento: “Sono morti in maniera indegna”

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Agrigento – Nuova tragedia dell’immigrazione illegale nel Canale di Sicilia, dove 29 migranti sono morti per assideramento dopo il trasbordo sulle motovedette e i mezzi della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia. Il barcone è stato soccorso al largo della Libia. Al momento dell’intervento dei militari italiani, già sette persone erano decedute: le altre 22 sono morte di freddo (ipotermia) durante l’attraversamento del Canale di Sicilia, come confermato dalle autorità sanitarie di Lampedusa.

Secondo una prima ricostruzione, infatti, i migranti avevano già subito le intemperie, freddo e pioggia, prima di essere raggiunti dalle due motovedette partite da Lampedusa. Il decesso è avvenuto per assideramento durante e dopo il trasbordo sui mezzi della Guardia Costiera, che avrebbero dovuto fare ritorno alla base di partenza oggi in mattinata, ma l’arrivo è stato ritardato dalle condizioni meteo avverse nel Mediterraneo, dove la navigazione risulta difficoltosa.

20150209-giusi-nicolini-320x260I corpi delle vittime, tutti uomini, verranno sistemati nella vecchia aerostazione di Lampedusa, in attesa dell’ispezione cadaverica. Non potranno essere trasferiti sulla terraferma prima di mercoledì. “Tra i profughi salvati ce n’è uno, in ipotermia, che desta qualche preoccupazione. Sarà trasferito in ospedale” ha dichiarato all’Adnkronos il direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela

La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, come confermato dal procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale, che ha spiegato: “Al momento è un fascicolo contro ignoti, prima dobbiamo leggere le informative e poi decideremo per quali reati procedere. Non escludiamo l’omicidio colposo o doloso, ma è ancora troppo presto“. Stante ad alcune indiscrezioni, qualcuno punta il dito sulla inadeguatezza dei soccorsi, soprattuto in ragione delle condizioni meteo.

Altre fonti però temono che a pagarne le conseguenze possano essere i militari, mandati eventualmente allo sbaraglio a salvare naufraghi in una zona del mondo non di competenza italiana

Il direttore sanitario di Lampedusa ha usato parole forti e toni durissimi. “Sono sconvolto, sono davvero sconvolto – ha detto Pietro Bartolo – Non riuscirò mai ad abituarmi a queste tragedie. Ma questa volta posso dire che questa strage di poteva evitare. Mi spiace dirlo, ma con la fine di Mare nostrum siamo tornati a contare i morti in mare“.”Sono stanco – ha aggiunto all’Adnkronos – Questi profughi potevano essere salvati. Sarebbe bastato che li andassero a prendere con le navi militari e non con i gommoni o le motovedette in mare aperto con questo gelo e con questo maltempo“. “Non ci risulta che ci siano altri cadaveri al momento – ha detto ancora – Speriamo che la conta dei morti si fermi qui. Non vorrei si ripetesse un’altra strage del 3 ottobre 2013“.

Altrettanto dura il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. “I 366 morti di Lampedusa non sono serviti a niente, le parole del Papa non sono servite a niente, siamo tornati a prima di Mare Nostrum. È la realtà“, ha detto all’Adnkronos, aggiungendo: “è la prova che Triton non è Mare Nostrum. Siamo tornati indietro“. Nicolini ha anche annunciato che chiederà “al più presto un incontro al Viminale per sapere come dobbiamo organizzarci in vista dell’arrivo della primavera“. Preme lo spring tour, alla faccia di ogni allarme di infiltrazione di terroristi dalla Libia: non più sospetti, ma certezze.

Uno dei profughi morti per assideramento nel Canale di Sicilia presenta il cranio fracassato. Il cadavere è stato sistemato alla banchina del molo Favaloro a Lampedusa, insieme con gli altri 28 corpi senza vita dei morti di questa ennesima tragedia. Non si esclude che l’uomo si sia fracassato il cranio cadendo oppure litigando con gli altri profughi per tentare di entrate nel gavone del barcone per stare al caldo. 

Dovremmo metterci tutti in ossequioso silenzio e pensare che questi erano uomini come noi e sono morti in una maniera indegna per un essere umano” ha detto a Radio Vaticana il vescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, prossimo cardinale.

La Guardia costiera sta facendo il proprio lavoro oltre ogni limite. Gli uomini della Capitaneria di porto di Lampedusa sono fuori da oltre 24 ore, in condizioni meteo proibitive. Ma come diciamo da tempo i mezzi messi in campo da Triton non sono sufficienti” ha invece dichiarato all’Adnkronos Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per l’Italia. “Lampedusa oggi accoglie di nuovo i corpi senza vita di migranti in fuga da guerre, fame, violenze o gravi rischi per la loro vita, morti in mare per il freddo. Le cattive condizioni climatiche invernali non hanno interrotto il flusso degli arrivi via mare, a dimostrazione della mancanza di alterative per chi è costretto, nonostante tutto, a tentare la traversata“, ha scritto Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Orrore al largo di Lampedusa. Persone morte non in un naufragio, ma per il freddo. Queste le conseguenze del dopo Mare Nostrum“, ha scritto su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Altro sangue sulle coscienze sporche dei ‘falsi buoni’“, ha scritto su Facebook il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Poi alle agenzie ha dichiarato che domani chiederà “a Junker di sospendere Triton, operazione inutile e di morte. Così come è dannoso il ministro dell’interno italiano Angelino Alfano al quale resta solo una cosa da fare: dimettersi“. 

 

La chiamata di soccorso era giunta domenica pomeriggio al Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera di Roma. Dopo aver localizzato il telefono satellitare da cui era partita la richiesta di aiuto, sono state dirottate verso l’imbarcazione in difficoltà le navi mercantili “Bourbon/Argos” e “Saint Rock”, che navigavano in zona, e allo stesso tempo sono salpate da Lampedusa le motovedette CP 302 e CP 305 che hanno imbarcato i migranti e i cadaveri. Ma durante il viaggio di ritorno l’ipotermia ha ucciso altri migranti esposti alle cattive condizioni meteo, tutti giovani uomini.

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