Lo Stato Islamico manda al rogo 45 persone in Iraq e rapisce in Libia altri 35 egiziani di religione copta

I miliziani del sedicente Stato Islamico in azione per l’islamizzazione radicale del Mediterraneo e del Medio Oriente. Discordanza tra le fonti: in Iraq potrebbero essere stati uccisi prima che i poveri resti fossero dati alle fiamme in segno di disprezzo

Il pilota della Reale Aviazione Militare Giordana, Capitano Muad al-Kasaesbeh, trucidato dal satanico esercito del sedicente Stato Islamico
Il pilota della Reale Aviazione Militare Giordana, Capitano Muad al-Kasaesbeh, trucidato dal satanico esercito del sedicente Stato Islamico

Roma – I miliziani jihadisti del sedicente Stato Islamico hanno arso vive 45 persone nella provincia di al-Anbar, nell’Iraq occidentale. Lo ha reso noto il capo della polizia locale. Secondo il colonnello Qasim al Obeidi molte delle vittime facevano parte delle forze di sicurezza statali.

I combattenti del cosiddetto Stato Islamico hanno assunto il controllo della maggior parte della città, vicino alla base aerea di Ain al Asad, già la settimana scorsa. Obeidi ha riferito che una residenza ospitante le famiglie del personale di sicurezza e autorità locali è sotto attacco, invocando l’aiuto del governo e della comunità internazionale.

A inizio mese, il sedicente Stato Islamico aveva pubblicato un video che mostrava i terroristi bruciare vivo un pilota dell’aviazione giordana, Muad al-Kasaesbeh, il cui aereo era stato abbattuto il 24 dicembre in Siria.

Alcune fonti hanno però dato una versione dei fatti differente: i prigionieri sarebbero prima stati assassinati, poi sarebbero stati bruciati i loro poveri resti.

Intanto, altri 35 egiziani sono stati rapiti in diverse aree della Libia controllate dai gruppi islamisti dello Stato Islamico, per mano di jihadisti di Ansar al-Sharia, secondo quanto riporta il quotidiano Libya Herald .

Secondo il Libya Herald alcuni cittadini egiziani, per lo più lavoratori agricoli, sarebbero stati rapiti ieri da gruppi di uomini armati nella zona di Derna, città controllata proprio da Ansar al-Sharia, che ha aderito allo Stato Islamico, come rappresaglia ai raid egiziani.

All’inizio si pensava fossero solo sette persone, ma in seguito il numero esatto è stato precisato in 35.

(askanews)

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