I pizzini del ‘califfo’. Svelati su Twitter gli ordini di al-Baghdadi ai miliziani del sedicente Stato Islamico

Tra questi documenti, rivelati dall’agenzia di stampa ‘askanews’, anche prove di crimini di guerra: “uccidere tutti gli ostaggi”. Un fuoriuscito dallo Stato Islamico, ora aderente al Fronte al-Nusra, ha lanciato sul social di microblogging l’hashtag #ViolareletteresegretedialBaghdadi

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Roma – Abu Bakr al-Baghdadi come Totò Riina, Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro: le comunicazioni strategiche attaverso carta e penna, un salto indietro tecnologico per proteggerne la segretezza nella trasmissione degli ordini lungo la filiera del terrore.

Non solo web e social network, video spettacolari e post produzione, ma anche il più classico dei mezzi di comunicazione: un ‘pizzino’. Scritto a penna e affidato a messaggeri, come messaggeri ‘postali’ dei tempi andati.

Messaggi, ordini, indicazioni tattiche, rivendicazioni da emettere sul web, ordini di eliminazione dei prigionieri: prove per chi, prima o poi, metterà sotto processo per crimini contro l’umanità questa banda di jihadisti.

A svelare questa preziosa documentazione – la cui attendibilità però non è possibile certificare – è stata l’agenzia di stampa ‘askanews’, che l’ha rinvenuta sul web, risalendo all’account Twitter che ne ha pubblicato alcune copie. 

Tuttavia, dalla lettura delle lettere, i giornalisti di askanews hanno trovato prove di come il sedicente Stato Islamico non esiti a nascondere i suoi prigionieri negli ospedali pediatrici, non abbia remore di eliminare gli ostaggi prima della fuga, si accaparri gli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile.

L’autore della pubblicazione su Twiter sarebbe un fuoriuscito-pentito dal cosiddetto Stato Islamico, oggi confluito nel Fronte al-Nusra, che ha accompagnato i cinguettii con l’hashtag #ViolareletteresegretedialBaghdadi.

Di seguito il testo di alcuni di questi “pizzini” con ordini impartiti tra il 2014 e il mese di gennaio 2015, quando viene ordinato di attivarsi per rivendicare gli attacchi di Parigi. Noi abbiamo trovato un’aliquota di questi ordini, ne pubblichiamo in photogallery qualcuno.

RIVENDICARE ATTENTATI DI PARIGI – Datato 13 gennaio 2015, provincia di Raqqa, indirizzata al “fratello Faruq al-Jazrawi presso l’ufficio informazioni”. “Per ordine dello sceicco … (omissis), dovete lavorare alacramente, e in tutti i modi possibili, per l’assunzione della responsabilità dell’operazione in Francia. Entrare in contatto, il più presto possibile, con il fratello responsabile dell’informazione della provincia di Deir al Zur e passare questo ordine.

PREPARERE AUTOBOMBA – Provincia al Kheir, 13 maggio 2014, lettera indirizzata al “fratello Abu Ahmad al Tunisi”: “Siete pregati di preparare un’autobomba per attaccare miscredenti di al Shejil (una cittadina nei pressi di Dir al Zur nell’est della Siria). Inviare uno dei fratelli della penisola (arabica, Paesi del Golfo) per questa operazione”.

DISTRIBUIRE AIUTI UMANITARI SOLO AI JIHADISTI – Provincia di Aleppo, 22 agosto 201, al “fratello” Abu Imad: “Si prega di distribuire le quote di aiuti umanitari di soccorso solamente ai fratelli mujaheddin (combattenti dell’Isis) e a nessun altro”.

PRIMA DI FUGGIRE UCCIDERE TUTTI GLI OSTAGGI – Provincia di Aleppo, 6 gennaio 2014, al direttore dell’ospedale pediatrico cittadino, “fratello” Abu Obeidah. “In caso di un attacco contro la vostra struttura o contro i soldati dello Stato (islamico) da parte di qualsiasi fazione militare della zona siete tenuti a liberarvi dei prigionieri in qualsiasi modo e ritirarvi. Il ritiro deve avvenire sempre di notte e che Allah sia con te”.

INVIARE 2 KAMIKAZE, NON BADARE A VITTIME CIVILI – Messaggio del comando della provincia di Raqqa, 16 maggio 2014, indirizzato al “fratello” Abu Azzam al Iraqi (l’iracheno). “Ti ricordiamo che devi provvedere all’invio di due fratelli martiri per uccidere l’apostata Abu Maria al Harari, ma solo dopo averli addestrati bene: non ha importanza chi morirà nell’operazione. Non fate distinzione tra civili e militari, tanto tutti quelli che gli saranno accanto miscredenti e chiediamo ad Allah di assistervi”.

BOMBARDATE LA CITTA’, USATE AUTOBOMBE CONTRO I CAPI – Provincia di Raqqa, 13 giugno 2014, al fratello comandante militare della provincia al Kheir, “fratello” Abu Seif al Tunisi. “Stringere il cerchio intorno ai miscredenti presenti in Dier al Zur, sono tutti apostati. Permettete uscita dalla città solo a chi si pente, sia esso civile o combattente. Bombardate la città, se occorre usate autobomba. Dovete eliminare i capi. Chiediamo ad Allah che vi dia fermezza”

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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