Angelus, Francesco ‘apre’ Quaresima, tempo di ‘combattimento’: “Gesù combatté contro satana corpo a corpo nel deserto”

Il Pontefice ha fatto distribuire il libretto “Custodisci il cuore” come aiuto alla conversione nella Quaresima. Contiene “la ricchezza della nostra dottrina”, i contenuti essenziali della fede: “i sette Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, le virtù̀, le opere di misericordia…”. Distributori d’eccezione cento clochard, insieme ai volontari, aiutati dalla Penitenzieria apostolica. Oggi pomeriggio il pontefice va ad Ariccia per gli esercizi spirituali della Curia: “Pregate perché in questo deserto possiamo ascoltare la voce di Gesù e correggere tanti difetti”

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Città del Vaticano – Il tempo di Quaresima è tempo di ‘combattimento’ del bene contro il male. E “Gesù combatté contro Satana corpo a corpo nel deserto”, ha ricordato Papa Francesco all’Angelus di questa mattina ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro. Un richiamo ai ‘mali’ contemporanei, tanti e da molte fonti. 

Così, il Pontefice ha fatto distribuire un piccolo libretto tascabile dal titolo “Custodisci il cuore” come aiuto al “cammino di conversione” della Quaresima, “che ha come centro il cuore”: un regalo che il Papa ha fatto oggi a tutti i fedeli, distribuito da molti volontari, fra cui anche cento clochard, aiutati dalla Penitenzieria apostolica.

“Questo libretto – ha detto il papa – raccoglie alcuni insegnamenti di Gesù̀ e i contenuti essenziali della nostra fede, come ad esempio i sette Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, le virtù̀, le opere di misericordia… Ora lo distribuiranno i volontari, tra i quali ci sono numerose persone senzatetto, venuti in pellegrinaggio. Coloro che sono nel bisogno sono anche quelli che ci donano questa grande ricchezza: la ricchezza della nostra dottrina. Prendete un libretto ciascuno e portatelo con voi, come aiuto per la conversione e la crescita spirituale, che parte sempre dal cuore: lì dove si gioca la partita delle scelte quotidiane tra bene e male, tra mondanità̀ e Vangelo, tra indifferenza e condivisione. L’umanità̀ ha bisogno di giustizia, di pace, e potrà̀ averle solo ritornando con tutto il cuore a Dio, che ne è la fonte. Portate il libretto e leggetelo tutti!”.

In precedenza Francesco ha commentato il Vangelo della Prima domenica di Quaresima (Marco 1,12-15), che racconta i 40 giorni di Gesù nel deserto, “spinto dallo Spirito”. “Il deserto – ha spiegato il pontefice – è il luogo dove si può ascoltare la voce di Dio e la voce del tentatore. Nel rumore, nella confusione questo non si può̀ fare; si sentono solo le voci superficiali. Invece nel deserto possiamo scendere in profondità̀, dove si gioca veramente il nostro destino, la vita o la morte. E come sentiamo la voce di Dio? La sentiamo nella sua Parola. Per questo è importante conoscere le Scritture, perché́ altrimenti non sappiamo rispondere alle insidie del maligno. Il deserto quaresimale ci aiuta a dire no alla mondanità̀, agli ‘idoli’, ci aiuta a fare scelte coraggiose conformi al Vangelo e a rafforzare la solidarietà̀ con i fratelli”.

“Allora – ha esortato il papa – entriamo nel deserto senza paura, perché́ non siamo soli: siamo con Gesù, con il Padre e con lo Spirito Santo. Anzi, come fu per Gesù̀, è proprio lo Spirito Santo che ci guida nel cammino quaresimale, quello stesso Spirito sceso su Gesù̀ e che ci è stato donato nel Battesimo. La Quaresima, perciò̀, è un tempo propizio che deve condurci a prendere sempre più coscienza di quanto lo Spirito Santo, ricevuto nel Battesimo, ha operato e può operare in noi. E alla fine dell’itinerario quaresimale, nella Veglia Pasquale, potremo rinnovare con maggiore consapevolezza l’alleanza battesimale e gli impegni che da essa derivano”.

La Quaresima, ha detto ancora, “è tempo di combattimento spirituale contro lo spirito del male. E mentre attraversiamo il ‘deserto’ quaresimale, noi teniamo lo sguardo rivolto alla Pasqua, che è la vittoria definitiva di Gesù̀ contro il Maligno, contro il peccato e contro la morte. Ecco allora il significato di questa prima domenica di Quaresima: rimetterci decisamente sulla strada di Gesù̀, la strada che conduce alla vita”.

E ha concluso: “La Vergine Santa, modello di docilità̀ allo Spirito, ci aiuti a lasciarci condurre da Lui, che vuole fare di ciascuno di noi una ‘nuova creatura’. A Lei affido, in particolare, la settimana di Esercizi Spirituali, che avrà̀ inizio oggi pomeriggio, e alla quale prenderò̀ parte insieme con i miei collaboratori della Curia Romana. Vi chiedo di accompagnarci con la vostra preghiera”.

A braccio ha aggiunto: “Pregate perché in questo deserto possiamo ascoltare la voce di Gesù e correggere tanti difetti che abbiamo e far fronte alle tentazioni che ogni giorno ci attaccano. Vi chiedo pertanto di accompagnarci con la vostra preghiera“.

Va notato che per la prima volta gli esercizi non si svolgono in Vaticano, ma presso la la Casa Divin Maestro in Ariccia, predicati dal padre carmelitano Bruno Secondin. Nella settimana degli Esercizi spirituali sono sospese tutte le udienze, anche quella generale di mercoledì. 

(AsiaNews)

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