Tommaso Cerno racconterà in prime time il ‘D-Day’ su Rai3, nel 70° anniversario della fine della II Guerra Mondiale

Il direttore del ‘Messaggero Veneto’ condurrà quattro puntate in onda da venerdì dal 20 marzo per raccontare la II Guerra Mondiale. Il programma sarà prodotto dalla Rai e vedrà in studio anche Paolo Mieli (che è uno storico) e altri ospiti. Costi in linea con il budget della rete, regia di Igor Scotti e studio di ‘Che tempo che fa’

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Roma – La Rai affronta la ricorrenza dei 70 anni della fine della II Guerra Mondiale e della Liberazione dell’Italia con un programma in prima serata, che andrà in onda per quattro venerdì su Rai3, puntando su un volto relativamente nuovo, Tommaso Cerno, attuale direttore del ‘Messaggero Veneto’ di Udine (nella foto di apertura).

Lo rivela l’Adnkronos, che anticipa anche il titolo del programma: ‘D-Day, i giorni cruciali della storia‘. Cerno è anche una firma prestigiosa dell’Espresso e oggi dirige la testata friulana che fa parte del Gruppo Editoriale L’Espresso. 

La prima puntata di questa nuova trasmissione di storia, che analizzerà davvero i momenti cruciali della storia europea e mondiale del XX Secolo, è prevista per il prossimo 20 marzo. Il programma ha già ottenuto l’approvazione del dg Luigi Gubitosi e occuperà una prima serata ‘libera’ da altri concorrenti, come talk show o programma di approfondimento politico, a tutto beneficio della fruizione del pubblico, che potrà approfondire il tema della fine della II Guerra Mondiale e le conseguenze che quella pagina tragica della nostra storia. Il venerdì sera per ‘D-Day’ non è una serata semplice, ma l’unico serio concorrente al momento è Crozza su La7, anche se un programma di approfondimento storico come ‘D-Day’ punterà sicuramente su un pubblico diverso. E poi, Crozza si può anche rivedere. 

‘D-Day’ ‘accompagnerà’ gli spettatori verso il 25 aprile, data in cui è prevista una grande serata di approfondimento sulla Liberazione, che sarà trasmessa da Rai1. Lo studio di ‘D-Day’ sarà quello usato dal programma di Fabio Fabio ‘Che tempo che fa‘, con una nuova scenografia in parte già pronta. Il programma sarà diretto da Igor Scotti.

Bocche cucite a Viale Mazzini questa novità del palinsesto Rai, ma la struttura del programma, prodotto interamente dalla Rai e firmato dall’autore de ‘La Grande Storia’ Luigi Bizzarri e dal suo staff, dovrebbe prevedere, oltre alla conduzione di Cerno, Paolo Mieli come ospite fisso per tutte e quattro le puntate, accanto ad altri ospiti, che cambieranno invece da serata a serata.

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“All’ippodromo ci sono le corse domani”: con questo segnale il 21 aprile 1945 la BBC diede inizio all’attacco congiunto di truppe alleate e dell’azione partigiana per liberare Bologna

Per quanto riguarda i contenuti, ‘D-Day’ il 20 marzo partirà con una serata di forte impatto, che racconterà la morte di Mussolini e di Hitler, mentre la seconda, venerdì 27 marzo, affronterà la fine del Fascismo e del Nazismo. Nella terza puntata si parlerà di documenti segreti e spie di guerra, mentre l’ultima, in calendario il 10 aprile – se i tempi saranno rispettati – racconterà la tragedia delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

I costi del programma, che secondo le fonti sarà un esempio di servizio pubblico, dovrebbero aggirarsi sugli 80.000 euro a puntata, in linea con il budget della rete. La produzione, interamente Rai, non prevede infatti collaborazioni esterne al di là di quella di Cerno e di un autore che il giornalista dovrebbe portare con sé.

Per il quarantenne direttore del ‘Messaggero Veneto’, che non è un volto del tutto nuovo nelle trasmissioni di Viale Mazzini – dove è presente da anni come ospite e opinionista – l‘approdo in Rai come conduttore in prima serata sarà la prova del nove.

Quella del venerdì sera scelta per ‘D-Day’ non è una fascia semplice: tra gli altri, dovrà vedersela con Crozza su La7, anche se un programma di approfondimento storico come ‘D-Day’ punterà su un pubblico diverso. L’ultima parola spetterà all’Auditel. L’ultima parola spetterà poi all’Auditel, che emetterà l’ardua sentenza. Noi propendiamo per un grande successo, che auspichiamo. Il momento storico richiede un approfondimento e un aggiornamento della conoscenza del nostro passato, per affrontare il presente e il futuro con rinnovato amore per la libertà.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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