La nuova strage di migranti nel Mediterraneo. Scafista fermato per omicidio

La Procura di Siracusa ha ordinato il fermo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed omicidio nei confronti di un tunisino, individuato come scafista del gommone ribaltatosi nel Canale di Sicilia, causando la morte di 10 persone

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Siracusa – La Procura di Siracusa ha emesso un provvedimento di fermo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed omicidio nei confronti di un tunisino, accusato di essere lo scafista del gommone che si e’ capovolto nelle acque del Canale di Sicilia, causando la morte di 10 immigrati. Le vittime sono 5 uomini e 5 donne, una delle quali minorenne

Le salme sono giunte nella serata di ieri nel porto di Augusta, a bordo del pattugliatore “Dattilo” della Guardia Costiera, che ha recuperato anche i 210 superstiti. I magistrati siracusani Francesco Paolo Giordano e Antonio Nicastro non hanno disposto l’autopsia delle vittime, ma solo una semplice ispezione cadaverica, eseguita in nottata dal medico legale, nel corso della quale è stato accertato che le dieci persone sono decedute per annegamento.

Le salme, su disposizione della Prefettura, sono state trasferite al cimitero di Lentini, mentre i sopravvissuti sono stati accompagnati nei centri di accoglienza di Siracusa e Messina.

I cadaveri delle 10 vittime dell’ultimo naufragio erano stati recuperati dall’equipaggio della “Dattilo” (CP940) della Guardia Costiera dopo la segnalazione giunta dal rimorchiatore “OOC Cougar”, in servizio presso le piattaforme petrolifere libiche, dove in queste ore si sta dirigendo una squadra navale della Marina Militare per svolgere ‘attività addestrative’ nel quadro dell’esercitazione “Mare Aperto”: in realtà un ridispiegamento della forza militare marittima italiana in previsione di un’azione di protezione delle piattaforme petrolifere e di alcuni impianti energetici strategici per l’Italia e la Libia

In quelle acque, a circa 50 miglia a Nord delle coste della Libia – in pieno Golfo dela Sirte – si è ribaltato il gommone che li trasportava. I superstiti ripescati dai soccorritori sono 121 e sono stati imbarcati assieme alle salme sulla “Dattilo”, che aveva già a bordo 318 profughi prelevati in un precedente intervento: le 439 persone sono sbarcate nel porto di Augusta (Siracusa).

In altre operazioni di soccorso, un mercantile ha salvato 183 persone, la nave “Fiorillo” (CP904) della Guardia Costiera ne ha caricate 313 condotte fino a Porto Empedocle. Sono invece 183 gli immigrati sbarcati a Pozzallo da un mercantile che li ha soccorsi sempre nel Canale di Sicilia. Condotti a Lampedusa i 94 salvati a Nord della Libia.

(Fonte: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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