Papa Francesco: “Gli anziani non disprezzino i giovani ma li incoraggino”. Anch’io sono un ‘nonno’, ha rivelato…

All’Udienza Generale del mercoledì, il Pontefice ha riflettuto sul ruolo degli anziani nella società, “troppo indaffarata, troppo presa, troppo distratta”, in cui possono “cantare” i segni di Dio, come “Benedetto XVI, che ha scelto di passare nella preghiera e nell’ascolto di Dio l’ultimo tratto della sua vita”.  I “nonni” hanno un “valore” e un’importanza “nella famiglia”. “Lo faccio immedesimandomi in queste persone, perché anch’io appartengo a questa  fascia di età” – ha aggiunto – “Quando sono stato nelle Filippine, i filippini mi salutavano chiamandomi Lolo Kiko, cioè nonno Francesco”, ha rivelato

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Città del Vaticano – Gli anziani non disprezzino i giovani ma al contrario li incoraggino a superare le difficoltà e le angosce per le incertezze del futuro. E’ la missione che Papa Francesco indica ai fedeli della terza età durante l’udienza generale in piazza San Pietro, dedicata in particolare alla figura e al ruolo dei nonni, in famiglia e nella società.

È brutto il cinismo dell’anziano che ha perso il senso della sua testimonianza, che disprezza i giovani e che non comunica un’esperienza di vita – osserva il Papa – Invece, è bello l’incoraggiamento che l’anziano riesce a trasmettere ai giovani in cerca del senso della fede e della vita: è la vera missione dei nonni, la vocazione degli anziani”.

Spiega Francesco agli anziani, fra i quali ricomprende se stesso: “Noi possiamo intercedere per le attese delle nuove generazioni e dare dignità ala memoria e ai sacrifici di quelle passate; possiamo ricordare ai giovani ambiziosi che una vita senza amore è una vita arida; possiamo dire ai giovani paurosi che l’angoscia del futuro può essere vinta; possiamo insegnare ai giovani troppo innamorati di se stessi che c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.

Per il Papa, “i nonni e le nonne formano la corale permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta nel campo della vita”. Inoltre, “le parole dei nonni hanno qualcosa di speciale per i giovani, per i nipoti; e loro lo sanno”. E rivela anche che “le parole che la mia nonna mi consegnò per iscritto il giorno della mia ordinazione sacerdotale le porto ancora con me sempre, nel breviario, le leggo spesso e questo mi fa bene”.

Francesco sottolinea che “abbiamo bisogno di anziani che pregano, perché la vecchiaia ci è data proprio per questo: è una cosa davvero bella la preghiera degli anziani. Consideriamo il valore del loro ruolo in famiglia – esorta – anche se è vero che la società tende a scartarli. Ma Dio ci chiama a seguirlo in ogni età della vita”.

Anche per gli anziani, avverte il Papa, “non è ancora giunto il momento di tirare i remi in barca, anche se non c’è dubbio che questo periodo della vita è diverso da quelli precedenti e dobbiamo un po’ inventarcelo, perché le nostre società non sono pronte a dare a questa fase della nostra vita il suo pieno valore”.

(Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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