Attacco al Museo del Bardo a Tunisi, arrestato il capo della cellula terroristica

Lo ha annunciato il segretario di Stato per la sicurezza tunisina spiegando che la cellula era composta da 16 uomini.Ancora latitante il terzo autore della strage costata la vita a 20 turisti, tra cui quattro italiani, e un tunisino. Intanto, è fuga dei turisti dalla Tunisia: oltre 3mila prenotazioni annullate. Dopo l’attacco, silurati sette responsabili sicurezza e arrestato un agente

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Tunisi – Le autorità tunisine hanno arrestato il capo della cellula terroristica che una settimana fa ha sferrato l’attentato al Museo del Bardo a Tunisi uccidendo 21 persone, tra cui 20 turisti stranieri, tra cui quattro gli italiani. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Interno della Tunisia, Rafik Chelli, in un’intervista al quotidiano al-Maghreb.

Chelli ha anche spiegato che la cellula terroristica era composta da 16 uomini, tra cui due combattenti di ritorno dalla Siria. Della cellula facevano parte Jaber Kachnaoui e Yassine Abidi, che materialmente hanno condotto l’attacco al museo e che sono stati uccisi dagli uomini della sicurezza di Tunisi. Ancora latitante il terzo autore della strage, Maher Kaidi.

Il nome del capo della cellula non è stato divulgato nell’immediatezza, ma si è saputo solo giovedì: è Mohamed Amine Guebli.

Nei giorni scorsi il Primo Ministro tunisino, Habib Essid, ha fatto cadere la mannaia amministrativa sul personale della sicurezza che proteggeva il Museo del Bardo, licenziando sette funzionari. Si tratta del responsabile della Sicurezza per il turismo, del capo del distretto di polizia di Tunisi, del comandante locale dei vigili, del capo della sicurezza del distretto del Bardo e del suo omologo a Sidi Bechir, del responsabile dei servizi del Bardo e, infine, del capo del posto di polizia del Bardo.

A parte i licenziamenti, è stato arrestato inoltre un poliziotto incaricato di sorvegliare l’accesso al Museo. Secondo quanto hanno riferito i media locali, l’agente è stato ascoltato dal giudice istruttore del tribunale di prima istanza di Tunisi e sarebbe accusato di non essere stato al proprio posto di lavoro nel momento in cui l’attentato è iniziato.

Ieri si è aperto il Forum sociale mondiale Tunisi 2015. Per cinque giorni, fino al 28 marzo, nel campus dell’Università al Manar migliaia di persone – circa 50mila in tutto, secondo gli organizzatori – provenienti da ogni angolo del mondo parteciperanno alle workshop, seminari, conferenze, assemblee, forum e attività culturali.

Nella capitale, c’è anche una nutrita delegazione arrivata dall’Italia. Per domani pomeriggio è prevista una marcia per ricordare le vittime dell’attentato sotto lo slogan ‘Popoli del mondo uniti contro il terrorismo’ e la manifestazione dovrebbe terminare proprio al Bardo.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 26/03/2015, ORE 17:54:08 | (Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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