La Cassazione ‘assolve’ Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher

La Suprema Corte ha assolto “per non aver commesso il fatto” i due giovani. In particolare, la Quinta Sezione Penale ha annullato la condanna inflitta ai due giovani dalla Corte d’Assise d’Appello di Firenze il 30 gennaio 2014, senza rinvio ad altra corte. Knox condannata a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, pena già scontata

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Roma – La Corte di Cassazione ha assolto “per non aver commesso il fatto” Amanda Knox e Raffaele Sollecito. In particolare la Quinta Sezione Penale della Suprema Corte ha annullato – senza rinvio ad altra corte – la condanna inflitta ai due giovani dalla Corte d’Assise d’appello di Firenze il 30 gennaio 2014.

La decisione, che cancella ogni accusa di omicidio nei confronti di Amanda e Raffaele, è arrivata dopo quasi 12 ore di camera di consiglio dei giudici della quinta sezione penale presieduta da Gennaro Marasca.

La gioia del difensore di Sollecito Giulia Bongiorno è stata espressa in diretta tv, durante un collegamento con la trasmissione “Bersaglio Mobile” su La7. Bongiorno ha sottolienato la compostezza del proprio assistito, che ha sempre rispettato la magistratura, non sottraendosi fino all’ultimo alle sorti del processo.

“Sono immensamente felice che quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà”, ha dichiarato Raffaele Sollecito, parlando con uno dei suoi legali dopo la sua assoluzione. Sollecito è stato a Roma fino a questa mattina, poi si è allontanato, seguito in modo riservato da agenti della Polizia di Stato (per precauzione).

“Amanda è felice, chiederemo il risarcimento per ingiusta detenzione”, ha invece riferito l’avvocato Carlo Della Vedova, dopo aver parlato con Knox e averle comunicato l’assoluzione dal reato di omicidio. Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, ma ha sofferto una carcerazione preventiva superiore alla pena inflittale, quindi pena già scontata.

“È una verità difficile da digerire per la famiglia, per noi che l’abbiamo difesa e per i giudici che hanno emesso i verdetti di condanna”, ha invece dichiarato l’avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher, con comprensibile amarezza.

(Fonte: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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