Allarme terrorismo islamico dal Nepal: quattro indiani vanno in giro in Europa con documenti falsi

La polizia nepalese ha rivelato l’identificazione di quattro individui, ricercati da sette anni, accusati di una serie di attentati islamisti in India. I quattro avrebbero un passaporto nepalese ottenuto da funzionari amministrativi corrotti, per i quali il governo di Kathmandu ha annunciato una punizione esemplare. Secondo un ex ministro degli Interni del Nepal “i terroristi traggono vantaggio dall’instabilità politica, dalla povertà e dalla corruzione dilagante”. Lo riporta l’agenzia di stampa AsiaNews del Pontificio Istituto Missioni Estere

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Kathmandu – Allarme terrorismo islamico dall’Estremo Oriente per la presenza in Europa di quattro terroristi islamici indiani che da almeno sei anni viaggiano tra Europa e Asia con falsi passaporti del Nepal, rilasciati da funzionari nepalesi corrotti. Le autorità di Kathmandu hanno identificato i jihadisti in Sahanwaj Miya, Mohmad Ahamad Hussein Miya, Mohamad Fahad Ansari e Irshad Ansari, che risultano inclusi nella lista dei ricercati più pericolosi dalla polizia indiana perché coinvolti in una serie di attacchi jihadisti compiuti in India dal 2008 nelle città di Banaras, Gorakhpur, Faijabad, Jayapur, Ahamdabad, Lukhnow e New Delhi, attacchi che hanno provocato la morte di almeno 166 persone.

Lo ha rivelato l’agenzia di stampa AsiaNews, con una corrispondenza di Christopher Sharma, che ha dato conto di un’indagine della polizia nepalese svolta in collaborazione con i colleghi indiani, grazie alla quale è stata svelata l’attività terroristica di alcuni combattenti appartenenti al gruppo islamico Indian Mujahidin. Il gruppo fu fondato nel 2008 in India e combatte per la creazione di uno ‘Stato islamico nell’Asia del sud‘.

Secondo gli inquirenti di Kathmandu i miliziani jihadisti islamici riuscirono a entrare in Nepal in modo illegale e ottennero passaporti falsi attraverso la corruzione di alcuni funzionari amministrativi del distretto di Sunsari, nella parte meridionale del Paese. Le indagini hanno rivelato che questi passaporti falsi sono utilizzati da almeno sei anni e i quattro hanno nel frattempo viaggiato indisturbati in Europa e tra l’Europa e l’Estremo Oriente.

Il ministro degli Interni del Nepal, Bam Dev Gautam, ha dovuto ammettere che “queste persone stanno usando falsi passaporti del Nepal per viaggiare in diversi luoghi. Il governo del Nepal si sta attivando per cancellare questi passaporti e monitorare tali attività terroristiche“.

Tuttavia, nel Paese si è diffusa la convinzione che questi quattro terroristi islamici non siano i soli ad aver potuto ottenere una falsa cittadinanza e un passaporto contraffatto per girare liberamente intorno al mondo. Tra chi è convinto esista una rete più diffusa che avrebbe goduto di tali abusi c’è Bhim Rawal, ex ministro degli Interni, che al corrispondente di AsiaNews, Christopher Sharma, ha affermato: “l’amministrazione dovrebbe indagare ed eliminare in modo definitivo questi abusi. Temiamo che ci siano decine di casi simili a causa della corruzione dei funzionari del Nepal“. “Noi dobbiamo fermare tutte le attività terroristiche e ogni tipo di supporto a questi gruppi. I terroristi possono trarre vantaggio dall’instabilità politica, dalla povertà e dalla corruzione dilagante nel Paese“, ha denunciato.

Il governo del Nepal – presieduto da Sushil Koirala, che è anche ministro della Difesa (ma anche della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente, della Cooperazione e dell’Alleviamento della Povertà) – ha ordinato che le autorità coinvolte nella concessione della cittadinanza e dei passaporti artefatti siano portati davanti alla giustizia del Paese, perché subiscano una pena esemplare. Nel corso delle indagini peraltro è emerso che alcuni dei funzionati avessero rivendicato la parentela con i quattro uomini, per accelerare l’iter di concessione dello status di cittadino e nel rilascio del relativo passaporto – la convocazione delle autorità coinvolte nella concessione della falsa cittadinanza e dei passaporti. Un legame parentale rivelatosi poi infondato. 

GLe autorità nepalesi hanno rivelato anche che i quattro terroristi islamici si sarebbero addestrati in Pakista, dove si troverebbe attualmente uno dei quattro – Sahanwaj Miya – mentre gli altri tre sarebbero intenzionati a tornare in Europa, con il fine di rafforzare la loro attività di sostegno operativo ai gruppi terroristi in sonno.

(Credit: AsiaNews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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