Aereo Germanwings, giallo su presunto video. Procura di Marsiglia smentisce: “non ne siamo a conoscenza”

Smentita dagli investigatori la notizia del ritrovamento, fra i rottami dell’aereo, di un telefonino con le drammatiche immagini prima dello schianto sulle alpi Francesi. Procuratore di Marsiglia: “chi ne fosse in possesso dovrebbe consegnarlo alle autorità”. Lufthansa sapeva della malattia di Lubitz. Hollande: “Entro la fine della settimana l’identificazione delle vittime”. Il 17 aprile a Colonia la cerimonia funebre. La compagnia aerea tedesca cancella i festeggiamenti per il 60° anniversario della fondazione

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Marsiglia  Il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, ha precisato di non avere conoscenza alcuna del supposto video ripreso da uno dei passeggeri del volo 4U9525 della Germanwings precipitato sulle Alpi Marittime della Provenza lo scorso 24 marzo. “Al momento nessun video è stato utilizzato nel quadro delle indagini sul disastro aereo”, il magistrato ha precisato in un’intervista alla CNN. Tuttavia, Robin ha anche detto che chiunque “fosse in possesso di un simile video dovrebbe consegnarlo immediatamente agli inquirenti”. Il che potrebbe significare che Robin non esclude che questo video possa esistere.

A riferire dell’esistenza del filmato sono state la Bild e Paris Match, descrivendone il contenuto. La registrazione documenterebbe gli ultimi istanti a bordo prima dello schianto finale dell’Airbus A320.

Stante a quanto riferito da ‘Paris Match‘ e ‘Bild emergerebbe che i passeggeri del volo della Germanwings fossero consapevoli di quanto stesse accadendo a bordo e della drammatica fine verso la quale stessero andando incontro. Si tratterebbe di un video ripreso con un telefono cellulare da un passeggero ritrovato tra i rottami da una fonte vicina all’indagine, presumibilmente da uno degli investigatori inviato sul luogo dell’impatto per recuperare ogni piccolo particolare di quel maledetto aereo.

Nel filmato, che documenterebbe gli ultimi secondi del volo, “la scena è talmente caotica” che è difficile identificare delle persone, ma dal suono delle urla dei passeggeri “è perfettamente chiaro che sono consapevoli di quanto sta per accadere loro“, scrive ‘Paris Match. Si sentirebbe l’espressione O mio Dio!” urlata in varie lingue. Si sentirebbe anche “per oltre tre volte” il suono di un oggetto metallico che sbatte: forse era il tentativo del comandante di sfondare la porta della cabina di pilotaggio dell’aereo in cui si era barricato Lubitz. Poi, verso la fine, “dopo un violento scossone, più forte degli altri“, le urla si intensificano. “Poi nulla“, scrive il giornale francese nella sua descrizione.

Oggi l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, insieme all’ad di Germanwings, Thomas Winkelmann, si è recato in visita sul luogo del memoriale eretto in memoria delle vittime della tragedia aerea sulle Alpi. Nel corso di una dichiarazione concisa, ma senza contraddittorio con i giornalisti, Spohr ha affermato che servirà molto tempo per capire come siano andati i fatti : “ogni giorno – ha detto – ne 20150401-andreas-lubitz-320x213sappiamo un po’ di più, ma servirà molto tempo per poter capire come ciò possa essere accaduto“. Poi ha aggiunto: “siamo molto colpiti per il fatto che un incidente di questo tipo possa essere accaduto alla Lufthansa, dove c’è grandissima attenzione sulla sicurezza”. Soprattutto, “siamo colpiti per le perdite che ci sono state e semplicemente non ci sono parole per esprimerlo“.

Quindi ha promesso di sostenere le famiglie delle vittime, per tutto il tempo necessario: “Non aiuteremo solo questa settimana – ha sottolineato – Vogliamo aiutare tutto il tempo necessario“. Infine ha ringraziato i soccorritori e la popolazione locale, oltre che le autorità francesi per il sostegno ricevuto: “Sono profondamente colpito dalla loro professionalità, energia, compassione e simpatia”.

Tuttavia Spohr e Winkelmann si sono rifiutati di rispondere alle domande dei giornalisti presenti e un portavoce a adotto come motivazione il fatto che i due dirigenti fossero in visita per tributare il proprio cordoglio alle vittime della tragedia.

Nel frattempo ieri sono emersi altri particolari sulla consapevolezza della Lufthansa sulle condizioni di salute mentale di Andreas Lubitz, il copilota dell’Airbus A320 che è al momento individuato come autore della strage, con cui ha tolto la vita a se stesso e ad altre 149 persone innocenti e incapaci di difendersi da un simile atto di barbarie.

La scuola di addestramento dei piloti della Lufthansa era venuta a conoscenza dei problemi di depressione di Lubitz all’epoca del suo addestramento. In una mail del 2009, dopo aver preso una pausa nella pratica, Lubitz informò la scuola pilota di aver avuto “un grave episodio depressivo“.

Inoltre, è emerso dalle cartelle cliniche del policlinico di Düsseldorf che il ventisettenne copilota della Germanwings non avrebbe dovuto volare quel giorno, a causa delle sue condizioni di salute e, in particolare, perché affetto da un grave problema a un occhio, con pericolo di distacco della retina.

Intanto il presidente francese Hollande ha annunciato che le vittime del disastro aereo avvenuto nelle Alpi francesi potranno essere identificate entro la fine della settimana. “Il ministro dell’Interno francese ha confermato che al più tardi nel fine settimana sarà possibile identificare tutte le vittime grazie ai prelievi di Dna che sono stati fatti”, ha dichiarato.

Lunedì il colonnello François Daoust, direttore dell’Istituto di ricerche criminali della Gendarmerie Nationale di Pontoise aveva parlato di un lasso di tempo compreso tra i due e i quattro mesi per avere risultati definitivi.

Dopo quanto accaduto Lufthansa ha deciso di cancellare i festeggiamenti previsti a metà aprile per i 60 anni della compagnia aerea. Prima dell’incidente erano stato organizzati ricevimenti ed eventi ad hoc per un anniversario significativo, ma Lufthansa Group – proprietaria al 100% di Germanwings – ha reso noto che tutti gli appuntamenti sono stati annullati “per rispetto delle vittime”. I dirigenti della compagnia aerea tedesca parteciperanno invece il 17 aprile alla cerimonia commemorativa per le vittime insieme ai loro parenti e ai leader tedeschi nel duomo di Colonia.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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