A Catania oltre 200 opere per scoprire le passioni che animarono l’arte e la vita di Pablo Picasso

Nelle suggestive sale di Castello Ursino, incisioni, oli e numerose ceramiche rivelano una faccia poco conosciuta del pittore di Malaga

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Catania – C’è grande attesa per la mostra “Picasso e le sue passioni” nel federiciano Castello Ursino di Catania, organizzata da Comediarting & III Millennio e con il patrocinio del Comune di Catania, che sarà inaugurata sabato prossimo, 4 aprile, e aperta fino al 28 giugno 2015. Curata da Dolores Duran Urcan e Stefano Cecchetto, l’esposizione presenterà al pubblico oltre 200 opere tra vasi, brocche, mattonelle dipinte, opere su carta, due oli e una gouache, in prestito da collezioni private e dal Museo Mija Malaga.

Il filo della narrazione dell’esposizione è la vita di Picasso attraverso le passioni, gli interessi, le sfere di riflessione che hanno influenzato l’arte straordinaria del pittore spagnolo, immerso nella sua formazione e nella vita di uomo ricco di luci e ombre: il teatro, il circo, la tauromachia, la politica – cui è dedicata un’installazione multimediale interattiva – e le donne che amò, che lo ispirarono e che lui soggiogò con la sua personalità sadica.

Nelle incisioni esposte – La Suite des saltimbanques 14 incisioni acquaforte e puntasecca, Il Tricorno 33 incisioni bulino e collotype, I Venti Poemi di Gongora, 41 incisioni acquaforte e acquatinta allo zucchero, Carmen 40 opere incisioni a bulino, Tauromachia 27 opere acquatinta allo zucchero e puntasecca, Barcelona Suite 5 incisioni litografia a colori, La Célestine 68 incisioni acquaforte e acquatinta – è possibile ripercorrere tutta l’arte di Picasso: gli emarginati del periodo blu, i saltimbanchi e i personaggi della commedia dell’arte di quello rosa, la svolta cubista – in cui si risente dell’influenza della grande retrospettiva su Cezanne e della scultura africana – con la ricerca ossessiva della semplificazione della forma, del segno puro, del concetto fino agli orrori del fascismo e della guerra civile con la simbologia del toro, delle nature morte e delle donne deformi.

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Ma negli anni successivi al conflitto mondiale si apre un periodo di distensione in cui Picasso si dedicherà alla ceramica – probabilmente grazie alla vicinanza con Vallauris, un villaggio in Provenza dedito alla produzione di manufatti fin dal periodo romano – scoprendo una nuova passione, un linguaggio artistico antichissimo a lui affine che lo accompagnerà fino alla morte insieme allo studio dei miti classici e alle rivisitazioni personali di opere note di altri artisti.

La mostra etnea focalizza la sua attenzione proprio sull’ultima sperimentazione dello spagnolo; al di là delle forme inedite, il percorso si snoda attraverso opere di ceramica tradizionale – piatti, ciotole, brocche – che Picasso reinventò, trasformandole in altro intrecciando metodi di assemblaggio, di scultura, di pittura e di disegno. Un nuovo giocattolo quindi – di solito evitato da pittori e scultori – di cui si erano occupati già i fauves e Matisse decorando con smalti ceramiche già pronte diversamente dal genio di Malaga che scelse di far coincidere la forma plastica con la decorazione.

Ecco che l’eclettismo, la profonda conoscenza delle tecniche artistiche e dei materiali, la vivacità poliedrica della mente di Picasso divennero strumenti per ripensare il reale, il consueto, l’ordinario, plasmandolo come un bambino guidato dall’istinto e dall’irruenza. Il pathos, la dirompente spinta creativa dell’ultimo periodo si mescolarono alla ritrovata gioia di vivere dopo gli anni del buio bellico e alla voglia di penetrare – per averne un possesso – il senso più autentico dello spirito mediterraneo.

Dalla luce abbagliante della costa azzurra, dall’amore per la giovanissima musa Françoise Gilot Picasso approda ai miti, alle storie di ninfe, bagnanti, fauni, dei e baccanali che, come in una danza dionisiaca e visionaria, lo prenderanno per mano, conducendolo verso le origini del mondo, in quell’antico e nostalgico respiro che è il Mediterraneo.

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PICASSO E LE SUE PASSIONI, 4 aprile / 28 giugno 2015, Castello Ursino, Piazza Federico II di Svevia, Catania

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Orari apertura: lun-ven 9-19 | sabato 9-23 | domenica 9-22 |

Biglietti: intero 9.50 € | ridotto scuole 4 € | gruppi (superiore a 20 persone) 7 € |

Informazioni: tel.: 095 345830 | picassoelesuepassioni@comediarting.it | www.picassoelesuepassioni.it