Strage in Kenya: l’UE mente sapendo di mentire (per bocca di Federica Mogherini)

L’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell’UE, nonché una dei vice-presidenti della Commissione Europea, ha diramato una dichiarazione sull’eccidio islamista di cristiani all’università di Garissia, in Kenya. Le vittime – al momento 147 – sono tutti studenti cristiani uccisi perché cristiani. Ma per Mogherini l’eccidio di Garissa è stata compiuta per “provocare divisioni tra diverse fedi”

IRAN TALKS Mogherini


Roma – Ieri sera il Pontefice, alla fine della Via Crucis al Colosseo, ha detto con parole chiare, ineludibili e incontrovertibili sul fatto che le stragi di cristiani avvengono grazie al “colpevole silenzio” del mondo intero. Il pensiero di Francesco era ai 147 (ma il bilancio è purtroppo non definitivo e destinato tragicamente a salire) studenti cristiani dell’università di Garissa, in Kenya, trucidati dai jihadisti islamici somali di al-Shabaab solo perché cristiani. Separati dai colleghi musulmani, come i nazisti tedeschi erano soliti separare gli ebrei dal resto del mondo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Una sorta di secondo tempo della Shoa, diluita e diffusa in tutto il Medio ed Estremo Oriente. È, peraltro, un obiettivo dichiarato dei fondamentalisti islamici di Boko Haram, di al-Shabaab, dell’Isis. Serve di più per capirlo?

Non la pensa allo stesso modo l’ex ministra degli Esteri italiana Federica Mogherini, che in un atto ufficiale dell’Unione Europea ha utilizzato termini incompatibili con la realtà dei fatti, mentendo sapendo di mentire.

Che cosa ha detto Mogherini, in qualità di Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Difesa dell’UE, nonché vice-presidente della Commissione Europea?

Ecco il testo integrale della dichiarazione ufficiale emessa dopo l’eccidio di Garissa (disponibile in versione originale, dal sito dell’European Union, External Action, qui).

Dichiarazione dell’Altro Rappresentante UE (per la PESC, ndr) e Vice-Presidente (della Commissione Europea, ndr) Federica Mogherini sull’attacco terroristico a Garissa, Kenya

L’estremismo violento ha una volta ancora preso di mira il diritto del popolo del Kenya di vivere in pace e in un regime di libertà religiosa. Attaccando gli studenti del college vicino Garissa, uccidento 147 giovani e ferendone molte di più, i terroristi hanno mostrato la loro determinazione a danneggiare il processo educativo, a provocare divisioni tra differenti fedi, a impoverire il Paese di un futuro di crescita economica e culturale, di stabilià e dignità per tutti i suoi cittadini.

L’UE esprime le proprie più profonde condoglianze alle famiglie di chi ha perso la propria vita e la propria solidarietà alle vittime ferite.

L’UE reitera il proprio impegno a supportare il Governo e il popolo del Kenya a superare la minaccia proveniente da tale terrorismo. È importante che tutti facciano la loro parte se vogliamo raggiungere questo obiettivo. La solidarietà dell’UE in questo momento è assicurata e lavoreremo per rafforzare il nostro supporto agli sforzi antiterrorismo del Kenya.

Nella dichiarazione di Federica Mogherini – ripetiamo: un atto ufficiale dell’Unione Europea – non si fa menzione dell’obiettivo dell’attacco, né gli autori di questo barbarico eccidio: i cristiani (obiettivo), i miliziani jihadisti di al-Shabaab (autori della strage).

20150404-EU STATEMENT MOGHERINI GARISSA ATTACK-320Si fa riferimento a una minaccia alla “libertà religiosa”, che in Kenya nessuno mette in discussione, tranne i terroristi islamici: lo dimostra il fatto che gli studenti universitari musulmani pregassero nella moschea, mentre i cristiani facessero la stessa cosa nell’Aula Magna del college, nel rispetto reciproco e senza alcun accenno di violenza o intolleranza. Sfugge a Mogherini tutto questo?

Se ne desume che le parole della vice-presidente della Commissione Europea sono balle sesquipedali e possono essere classificate come bugie tese a silenziare la vera natura razzista, settaria e omicida dell’islamismo fondamentalista. Mogherini è una collaborazionista de facto dell’orrore: perché non lo identifica, non lo cita, sfugge all’inquadramento necessario per collocarne la minaccia in un ambito preciso: la persecuzione anticristiana per mano islamica.

Parole al vento anche quelle che promettono il “supporto agli sforzi antiterrorismo del Kenya”: con quali mezzi? Decisi da chi? L’Unione Europea è forse uno Stato federale? Quando i cittadini hanno votato per un Governo federale europeo?

Mai, purtroppo i cittadini dell’UE non hanno mai votato per ratificare una Costituzione federale, non sono cittadini di uno Stato federale, ma di una specie di confederazione rafforzata da alcune20150404-berlusconi-the-economist-2001 cooperazioni più profonde (come in materia monetaria), che dà spazio a personaggi collocati in ruoli apparentemente decisivi, ma con un processo non pienamente democratico.

Apparentemente decisivi – con carico preoccupante di sconoscenza (e forse anche di malafede) – perché l’ufficio dell’Alto Rappresentante dell’UE per la Politica Estera e di Difesa Comune è pura fuffa: fosse vero, darebbe un potere quasi assoluto in materie intrecciate e decisive come la politica estera e di difesa.

Jean-Claude Juncker non ha niente da dire su questa dichiarazione di Mogherini, che – mentendo – getta discredito su tutta Europa?

Ovvero, parafrasando un noto titolo de ‘The Economist‘ riferito (non senza qualche fondamento) riferito a Berlusconi, ‘Junker and Mogherini are unfit to lead European Commission

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