Emergenza aerea a Seattle, aereo Alaska Airlines torna indietro per rumori sospetti in stiva. All’atterraggio la sorpresa…

Pochi minuti dopo il decollo, equipaggio e passeggeri sono stati allarmati da rumori e grida provenienti dalla stiva. Per fortuna era nella parte climatizzata e pressurizzata, perché il danno avrebbe potuto essere gravissimo…

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Seattle – Emergenza nel pomeriggio (ora locale) sulla costa occidentale degli Stati Uniti per un aereo della Alaska Airlines in volo da Seattle a Los Angeles. Pochi minuti dopo il decollo – avvenuto regolarmente alle 14.25 – equipaggio e passeggeri hanno cominciato a sentire un allarmante rumore di colpi inferti alle pareti della stiva sottostante la parte anteriore del velivolo, un Boeing 737-900 (matricola N464AS).

Immediatamente avvertito dal personale di bordo, il comandante dell’aereo ha subito attivato l’allarme di bordo, segnalando alla torre di controllo del Seattle Tacoma International Airport lo stato di emergenza, chiedendo il corridoio di atterraggio immediato per motivi di sicurezza.

Contemporaneamente nello scalo veniva attivato il dispositivo di sicurezza, con temporaneo blocco di atterraggi e decolli. Pochi minuti dopo, l’aereo atterrava e il personale di emergenza si dirigeva subito verso la stiva, trovando la sorpresa: un addetto al carico-scarico era rimasto intrappolato nella stiva del velivolo, per fortuna in una parte climatizzata e pressurizzata. Circostanza che ha salvato la vita dell’addetto aeroportuale.

Tuttavia un’indagine è stata aperta per capire i retroscena di quanto accaduto.

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L’Alaska Airlines ha con celerità diramato una breve nota volta a tranquillizzare passeggeri e clienti (e forse anche autorità): “Subito dopo il decollo, il pilota del volo Alaska Airlines 448, diretto a Los Angeles, ha riferito (al controllo aereo, ndr) di aver sentito sbattere dalla zona sottostante dell’aereo“, riporta il comunicato. “Il capitano è tornato subito a Seattle, dichiarando emergenza per l’atterraggio prioritario”, continua la nota, che precisa come l’aereo fosse “in volo da 14 minuti“.

Dopo l’atterraggio, un agente addetto al carico è stato trovato all’interno della stiva anteriore, che è pressurizzata e climatizzata“, ha precisato la compagnia aerea, che poi ha informato del fatto che l’uomo fosse in buone condizioni, ma che sia stato “trasportato in ospedale per motivi precauzionali“.Stiamo indagando attivamente sulla questione“, si conclude la nota.  

Alaska Airlines ha reso poi noto che alla base ‘dell’incidente’ vi fosse una spiegazione semplicie: “il lavoratore, dipendente della società Menzies Aviation, aveva iniziato a lavorare alle 5 (ora locale, ndr) e avrebbe dovuto concludere il turno alle 14:30, ma si è addormentato nella stiva“. Il capo turno aveva notato la sua assenza prima che decollasse e lo aveva chiamato al telefono, senza ottenere risposta, e aveva pensato che fosse andato a casa.

L’aereo è poi ripartito alle 16.37 locali ed è atteso alle 18.16 al Los Angeles International Airport. L’accaduto non mancherà di sollevare polemiche sulle procedure di sicurezza e di controllo dell’aeroporto della capitale dello Stato di Washington.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 14/04/2015, ORE 11:58:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

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