Riforma della scuola: che cosa prevede il disegno di legge del Governo Renzi?

Il disegno di legge del Governo prevede una serie di modifiche strutturali oggetto di contestazione da parte dei sindacati e degli studenti. Alcune sono davvero discutibili e rischiano di cristallizzare l’arbitrarietà dei dirigenti scolastici

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Roma, 18 apr. – Una scuola più dinamica, autonoma per davvero, aperta al territorio e al futuro, dotata di risorse (umane e finanziarie) che consentano a presidi e insegnanti di scrivere il loro Piano dell’offerta formativa. È quella che si propone di ottenere il ddl ‘La Buona Scuolà varato lo scorso 12 marzo dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Queste le linee guida del testo, contestato dai sindacati che hanno indetto uno sciopero generale per il prossimo 5 maggio.

AUTONOMIA SCOLASTICA – Maggiori strumenti ai presidi per gestire risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le scuole avranno un organico potenziato e potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i Piani dell’offerta formativa. Piani triennali, predisposti dai dirigenti scolastici, sentiti gli insegnanti, il Consiglio di istituto e le realtà territoriali.

IL DIRIGENTE SCEGLIE LA SQUADRA – I presidi potranno scegliere loro squadra individuando i nuovi docenti che ritengono più adatti per realizzare i Piani dell’offerta formativa all’interno di appositi albi territoriali.

PIANO STRAORDINARIO ASSUNZIONI – Il ddl dà il via libera ad un Piano straordinario di assunzioni per il 2015/2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l’organico dell’autonomia.   Oltre 100mila insegnanti saranno assunti a settembre 2015. Dopo si torna ad assumere solo per concorso.

STUDIARE PER IL FUTURO – Il ddl prevede il potenziamento delle competenze linguistiche: in particolare l’italiano per gli studenti stranieri e l’inglese per tutti. Potenziate Arte, Musica, Diritto, Economia e Discipline motorie. Nella Buona Scuola viene dato più spazio all’educazione ai corretti stili di vita e si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali. Alle superiori, il curriculum diventa flessibile con materie opzionali capaci di rispondere alle esigenze degli studenti.

SCUOLA-LAVORO –  Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L’alternanza si farà in azienda, ma anche in enti pubblici. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni l’anno a partire dal 2016 mentre 90 milioni vengono stanziati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e come strumento anti dispersione.

STOP CLASSI ‘POLLAIO’ – I presidi hanno il potere di derogare alle regole attuali, utilizzando l’organico in modo flessibile per evitare la formazione di classi troppo numerose.

CARD PER L’AGGIORNAMENTO – Arriva la Carta per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria.

BONUS PER VALORIZZARE I DOCENTI – Viene istituito il bonus annuale delle eccellenze destinato ai docenti. Ogni anno il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegnerà il bonus al 5% dei suoi insegnanti: peseranno la qualità dell’insegnamento, la capacità di utilizzare metodi didattici innovativi, il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Per il bonus vengono stanziati 200 milioni l’anno.

LA SCUOLA ‘TRASPARENTE’ – Al via un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, Anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, curricula degli insegnanti, incarichi di docenza.

5 PER MILLE E SCHOOL BONUS – Il 5 per mille potrà essere destinato anche alle scuole. Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi.

BANDO PER LE ‘SCUOLE INNOVATIVE’ – Il ddl prevede un bando per la costruzione di scuole altamente innovative, dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole green e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. Stanziati 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole. Il disegno di legge assegna poi la delega al governo a legiferare in materia d semplificazione del Testo Unico della scuola, valutazione degli insegnanti, riforma dell’abilitazione all’insegnamento, del diritto allo studio, del sostegno e degli organi collegiali, creazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni.

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