Lewis Hamilton vince in Bahrain davanti a Kimi Räikkönen, che torna sul podio in un finale al cardiopalma
Rosberg 3° per un errore al penultimo giro, ma dopo una gara d’attacco. Bottas quarto, resiste a Vettel sotto il podio: un errore al 36° giro gli costa il podio. Ricciardo arriva con la power unit Renault esplosa di …gioia. Button non parte, Alonso 11° dietro Massa (con una Williams piantatasi in griglia)
Sakhir – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Bahrain, conquistando il terzo successo stagionale e il 36° gran premio della carriera. Una vittoria importantissima, perché ora sono 27 i punti che vanta sul secondo in classifica piloti, il compagno di squadra della Mercedes, Nico Rosberg, oggi terzo, dopo una gara condotta avendo nel mirino proprio il pilota britannico.
La partenza esitante di Rosberg, il balzo delle due Ferrari di Vettel e Räikkönen in partenza e la strategia dei pit stop hanno oggi penalizzato il pilota tedesco, apparso però in forma più aggressiva, autore di diversi sorpassi condotti con decisione sia nei confronti di Vettel che di Räikkönen. A due giri dalla fine, la pressione esercitata dal ritorno arrembante di Kimi Raikkonen – con gomme soft grazie a una indovinata strategia di gomme – e un problema all’impianto frenante hanno causato un lungo di Rosberg in Curva 1, consentendo al pilota finlandese un sorpasso più facile, comunque alla sua portata. Indovinata la differente strategia scelta per Räikkönen che, partito con gomme soft (banda gialla), ha percorso il secondo stint più lungo con le medie (banda bianca) per poi tornare alle soft per l’ultima frazione di gara, durante la quale è arrivato a guadagnare tre secondi al giro a Rosberg e a Hamilton.
Per Räikkönen il secondo posto significa risalire sul podio dopo 26 gran premi: l’ultima volta era stato a Singapore nel 2013. Un risultato che rilancia in classifica il pilota di Epoo, avvicinandolo al compagno di squadra Vettel.
Finale al cardiopalma per un improvviso calo del ritmo del pilota in testa, che ha accusato un problema serio ai freni, con un indurimento del pedale che avrebbe compromesso il risultato: fosse accaduto un giro prima, la gara sarebbe andata a Räikkönen e alla Ferrari.
Vettel invece oggi è stato autore di una gara altalenante, con qualche errore – per ammissione dello stesso pilota tedesco – ma anche resa più difficile dalla rottura di un particolare aerodinamico sull’ala anteriore, che ha reso la monoposto sottosterzante fino al lungo alla Curva 15 nel corso del 36° giro, con fuori pista, rientro e pit stop necessario a sostituire l’ala.
Davanti alla Ferrari del tedesco si è piazzato il coriaceo Bottas, con l’unica Williams a prendere il via dalla griglia: l’altra, quella condotta da Felipe Massa, è rimasta ammutolita in griglia, costringendo il pilota brasiliano a partire dalla pitlane. Il 10° posto finale del brasiliano vale una mezza impresa conquistata con il cuore.
Dal 6° al 10° posto una serie di miracolati. Ricciardo ha chiuso la gara con il motore esploso nell’ultima curva e la Renault si trova ora nella graziosa situazione di montare la quarta power unit sulla monoposto dell’italo-australiano. Al settimo posto Grosjean, al suo secondo piazzamento a punti consecutivo, davanti a Sergio Perez, che ha beneficiato di una strategia a due soste contro quella a tre seguita dai suoi diretti competitor, finiti tutti fuori dalla zona punti.
A chiudere la Top Ten, oltre al già citato Massa al nono posto Daniil Kvyat, che ha messo la pezza a un week-end fino a oggi disastroso.
Fuori dai punti, Alonso – 11° – ha portato a termine la gara con una McLaren in grande difficoltà, tanto da lasciare Button fermo prima della partenza, a causa di problemi elettrici insanabili. È la seconda volta che un guasto alla monoposto blocca prima della partenza una monoposto di Woking: la prima volta era accaduto al debutto in Australia, quando il sostituto di Alonso, Magnussen, aveva parcheggiato la macchina a bordo pista con il motore ammutolito nel giro di ricognizione. Ora le tre settimane di pausa prima del GP di Spagna serviranno al team per cercare di trovare il bandolo della matassa dell’affidabilità.
Dopo il pilota spagnolo, Nasr ed Ericsson (12° e 14°) sono incappati in una strategia di gara infelice, con lo svedese tirato già dalla zona punti da un pit stop rallentato a causa di un problema nell’inserimento dell’anteriore destra. Tra i due piloti del team di Hinwill, Nico Hülkenberg, con la stessa strategia di tre pit.
A chiudere il loto dei classificati Maldonado (Lotus), che però è rimasto bloccato ai box nel finale con i freni letteralmente in fumo e le due Manor Marussia di Stevens e Mehri, a 2 giri.
Giornata da dimenticare per Verstappen e Sainz: le due Toro Rosso sono state fermate dalla rottura delle unità motrici e il team ora è alle prese con lo spettro delle penalità che il regolamento assurdo della F1 irroga dopo il quarto motore per stagione. Una sciocchezza sesquipedale.
Due le penalizzazioni irrogate dai commissari sportivi durante la gara: a Sainz, 5″ ai box per un eccesso di velocità in pitlane nell’uscita per schierarsi in griglia, idem per Maldonado per un posizionamento irregolare alla partenza.
A Barcelona la Ferrari porterà uno step evolutivo della monoposto, il popolo rosso sogna un sorpasso e una riscossa. Vedere Arrivabene che si lascia andare per una partenza felice è già un passo avanti per chi è affetto da quella strana passione causata dal Cavallino Rampante. E Marchionne gongola…: fu pretattica precampionato? A posteri l’ardua sentenza.
AGGIORNAMENTO 1 19/04/2015, ORE 22.14.35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!
2015 FORMULA 1 GULF AIR BAHRAIN GRAND PRIX – GARA
Pos | Pilota | Team | Monoposto | Gap |
1 | Lewis Hamilton | Mercedes AMG Petronas F1 Team | Mercedes | 1h35’05”809 |
2 | Kimi Räikkönen | Scuderia Ferrari | Ferrari | 3”380s |
3 | Nico Rosberg | Mercedes AMG Petronas F1 Team | Mercedes | 6”033s |
4 | Valtteri Bottas | Williams Martini Racing | Williams/Mercedes | 42”957s |
5 | Sebastian Vettel | Scuderia Ferrari | Ferrari | 43”989s |
6 | Daniel Ricciardo | Infiniti Red Bull Racing | Red Bull/Renault | 1’01”751s |
7 | Romain Grosjean | Lotus F1 Team | Lotus/Mercedes | 1’24”763s |
8 | Sergio Perez | Sahara Force India F1 Team | Force India/Mercedes | 1 Giro |
9 | Daniil Kvyat | Infiniti Red Bull Racing | Red Bull/Renault | 1 Giro |
10 | Felipe Massa | Williams Martini Racing | Williams/Mercedes | 1 Giro |
11 | Fernando Alonso | McLaren Honda | McLaren/Honda | 1 Giro |
12 | Felipe Nasr | Sauber F1 Team | Sauber/Ferrari | 1 Giro |
13 | Nico Hülkenberg | Sahara Force India F1 Team | Force India/Mercedes | 1 Giro |
14 | Marcus Ericsson | Sauber F1 Team | Sauber/Ferrari | 1 Giro |
15 | Pastor Maldonado | Lotus F1 Team | Lotus/Mercedes | 1 Giro |
16 | Will Stevens | Manor Marussia F1 Team | Marussia/Ferrari | 2 Giri |
17 | Roberto Merhi | Manor Marussia F1 Team | Marussia/Ferrari | 3 Giri |
– | Max Verstappen | Scuderia Toro Rosso | Toro Rosso/Renault | Ritirato (power unit) |
– | Carlos Sainz | Scuderia Toro Rosso | Toro Rosso/Renault | Ritirato (power unit) |
– | Jenson Button | McLaren Honda | McLaren/Honda | Non partito |
Classifica Mondiale Piloti dopo il GP del Bahrain
Classifica Mondiale Costruttori dopo il GP del Bahrain
Primati |
In prova: Fernando Alonso (2005), Renault R25, 1’29’’848 a 216,846 km/h di media |
In gara: Pedro de la Rosa (2005), McLaren MP4-20 Mercedes, 1’31’’447 a 213,054 km/h di media |
Sulla distanza: Fernando Alonso (2005), Renault R25, 1h29’18’’531 a 207,082 km/h di media |
Limite di velocità in Pitlane: 80 km/h durante prove, qualifiche e gara |
DRS: I settori DRS sono collocati tra le Curve 10 e 11 e tra la Curva 15 e la Curva 1, sul rettilineo di partenza/arrivo. La Zona DRS 1 ha il punto di rilevazione del distacco 10 metri prima la Curva 9 e il punto di attivazione 50 metri dopo la Curva 10. La Zona DRS 2 ha il punto di rilevazione del distacco 108 metri prima della Curva 14 e l’attivazione 270 metri dopo la Curva 15. |
Timing ufficiale
Venerdì 17 Aprile 2015 |
Prove Libere 1: 13.00 – 14.30 (14.00 – 15.30 locali)
Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – RaiSport1: differita alle 17.30 |
Prove Libere 2: 17.00 – 18.30 (18.00 – 19.30 locali)
Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – RaiSport1: differita alle 21.30 |
Sabato 18 Aprile 2015 |
Prove Libere 3: 14.00 – 15.00 (12.00 – 13.00 locali) Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – RaiSport1: differita alle 18.30 |
Qualifiche: 09.00 (15.00 locali)Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – Rai2: differita alle 21.30 |
Domenica 19 Aprile 2015 |
Gara: 17.00 (18.00 locali): Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – Rai2: differita alle 22.00 |
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.