Giappone: drone radioattivo sul tetto dell’ufficio del premier Abe. Probabile gesto dimostrativo degli anti-nuclearisti

Sul velivolo, lungo 50 centimetri e dotato di videocamera, le autorità hanno rilevato un basso livello di radiazioni. Scattato comunque piano di sicurezza, anche se Abe non era nel palazzo del governo. Un tribunale la scorsa settimana rigettato posizioni ecologiste, approvando il riavvio di una centrale nucleare

Il drone atterrato sul Kamei, la sede del Governo giapponese, circondato dalla sicurezza (Foto AGI/REUTERS/Toru Hanai)
Il drone atterrato sul Kamei, la sede del Governo giapponese, circondato dalla sicurezza (Foto AGI/REUTERS/Toru Hanai)

 


Tokyo – Allarme sicurezza oggi sul palazzo del governo nipponico per l’atterraggio di un piccolo drone sul tetto dello stabile. Il drone è atterrato sul ‘Kantei’ e, a differenza di quanto diramato in un primo momento, non portava esplosivo, ma una una piccola macchina fotografica, una bottiglia d’acqua e una torcia. Lungo 50 centimetri, il piccolo velivolo era marcato con il simbolo della radioattività ed è risultato radioattivo alle analisi dei tecnici NBCR intervenuti, che hanno però rilevato solo una modesta entità delle radiazioni. Si indaga ora sul materiale utilizzato.

Al momento non è chiaro chi abbia spedito il drone ma è diffusa la convinzione che possa trattarsi di un gesto dimostrativo di movimenti ecologisti, contrari alla riapertura delle centrali nucleari, bloccate dopo il disastro provocato su quella di Fukushima dal terremoto/tsunami del 2011.

Mercoledì infatti un tribunale nipponico ha rigettato il ricorso degli ecologisti, approvando la riapertura di una centrale atomica civile, un fatto cui il movimento ecologista locale contrasta con ogni mezzo.

In ogni caso, Shinzo Abe non era in sede, perché impegnato a Giakarta, in Indonesia, al vertice Asia-Africa. Abe abita a pochi minuti dalla sede del governo ed è solito passare tutta la giornata senza spostarsi, quando lavora a Tokyo.

Il fatto mostra però ancora una volta – dopo le centinaia di segnalazioni provenienti dalla Francia – che i droni possono essere un pericolo effettivo, perché facilmente utilizzabili come mezzi per condurre attacchi devastanti con tecnologia dual use a basso costo.

(Credit: AGI, Reuters) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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