Giovanni Lo Porto ucciso nel corso di un raid della CIA in Afghanistan, mentre era tenuto ostaggio dai talebani (VIDEO)

Insieme al cooperante palermitano sono stati uccisi due cittadini americani, tra i quali Warren Weinstein, esperto in cooperazione internazionale, sposato e con due figlie, e un membro di al-Qaeda, Ahmed Farouq

Giovanni Lo Porto (foto da Facebook)
Giovanni Lo Porto (foto da Facebook)

Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano rapito nel Punjab pakistano il 19 gennaio 2012, è stato ucciso da a gennaio in un raid condotto da droni statunitensi in Afhganistan, dove era tenuto ostaggio delle milizie islamiche talebane. 

Il cooperante italiano lavorava in Pakistan con una ong tedesca impegnata in un progetto di assistenza alla popolazione segnata da un violento terremoto. Era stato prelevato da quattro uomini armati e di lui non si aveva più notizia.

La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Dow Jones, che cita fonti dell’amministrazione Obama. La Casa Bianca ha confermato, aggiungendo che assieme a Lo Porto vi fossero anche altri ostaggi americani, tra cui Warren Weinstein, esperto come Lo Porto in cooperazione internazionale, e un’altra persona di cui ancora non sono state rese note le generalità.

Il presidente Barack Obama ha confermato, in una dichiarazione ufficiale, la notizia, ma prima la Casa Bianca aveva diramato un comunicato.

È con enorme dolore che abbiamo realizzato recentemente che in un’operazione antiterrorismo del governo americano a gennaio sono stati uccisi due ostaggi innocenti, prigionieri di al-Qaeda“, aveva annunciato la nota di White House. “I nostri pensieri vanno alle famiglie di Warren Weinstein, americano prigioniero di al Qaeda dal 2011, e Giovanni Lo Porto, un cittadino italiano ostaggio di al Qaeda dal 2012“.

Da quanto è trapelato, l’attacco è stato condotto da un drone della Cia. Nel comunicato, la Casa Bianca ha sottolineato che nell’operazione contro un edificio di al Qaeda, sono stati uccisi “accidentalmente” entrambi gli ostaggi e che “non ci fosse motivo di credere che all’interno del compound, al confine tra Afghanistan e Pakistan, fossero presenti” i prigionieri. “Nessuna parola può esprimere il nostro dispiacere per questa terribile tragedia“, continua la nota della presidenza americana.

Nell’operazione è stato ucciso anche Ahmed Farouq, cittadino americano tra i leader di al Qaeda, probabilmente tra gli obiettivi del raid. “Il presidente ha stabilito che queste informazioni, finora segrete, dovessero essere diffuse oggi, declassificate e condivise con il popolo americano“, prosegue la nota, “si assume la piena responsabilità di queste operazioni e crede che sia importante fornire agli americani più informazioni possibili sulle operazioni anti-terrorismo, in particolare quando provocano la morte di nostri cittadini“.

La Casa Bianca ha assicurato che farà “tutto il possibile per fare in modo che non si ripeta” e ha sottolineato che l’operazione è stata condotta in osservanza delle politiche anti terrorismo e che sono in corso indagini che comprendere cosa sia avvenuto e come impedire che possano ripetersi altri incidenti in futuro.

OBAMA: MI ASSUMO LA PIENA RESPONSABILITÀ   Concetti espressi dal presidente Barack Obama, in una breve dichiarazione alla stampa in diretta tv, in cui si è assunto la “piena responsabilità” per la morte del cooperante italiano, Giovanni Lo Porto e del concittadino Warren Weinstein. 

Il presidente ha espresso “profondo cordoglio” alle famiglie di Giovanni Lo Porto e Warren Weinstein, uccisi nel raid, e ha annunciato di aver parlato ieri con Matteo Renzi. Obama ha assicurato che gli Usa faranno “tutto il possibile per non ripetere questi errori“.  “Come marito e come padre posso solo immaginare il dolore e l’angoscia che stanno provando le due famiglie” per la perdita dei loro cari, ha aggiunto Barack Obama. “Non ci sono parole per riportarli in vita“, ha detto il presidente Usa, che ha definito Lo Porto e Weinstein “un esempio per noi“. “Quelle persone“, ha aggiunto, “che vedono la sofferenza e rispondono con la compassione, vedono guerre e rispondono con la pace“, ha spiegato, ricordando che entrambi fossero impegnati in programmi di assistenza alle popolazioni in difficoltà in Pakistan e Afghanistan.

Statement by the Press Secretary

It is with tremendous sorrow that we recently concluded that a U.S. Government counterterrorism operation in January killed two innocent hostages held by al-Qa’ida.  Our hearts go out to the families of Dr. Warren Weinstein, an American held by al-Qa’ida since 2011, and Giovanni Lo Porto, an Italian national who had been an al-Qa’ida hostage since 2012.  Analysis of all available information has led the Intelligence Community to judge with high confidence that the operation accidentally killed both hostages.  The operation targeted an al-Qa’ida-associated compound, where we had no reason to believe either hostage was present, located in the border region of Afghanistan and Pakistan.  No words can fully express our regret over this terrible tragedy.

We also believe two other Americans were recently killed in U.S. Government counterterrorism operations in the same region.  We have concluded that Ahmed Farouq, an American who was an al-Qa’ida leader, was killed in the same operation that resulted in the deaths of Dr. Weinstein and Mr. Lo Porto.  We have also concluded that Adam Gadahn, an American who became a prominent member of al-Qa’ida, was killed in January, likely in a separate U.S. Government counterterrorism operation.  While both Farouq and Gadahn were al-Qa’ida members, neither was specifically targeted, and we did not have information indicating their presence at the sites of these operations. 

The President directed that the information being shared today, which was properly classified until now, be declassified and shared with the American people.  He takes full responsibility for these operations and believes it is important to provide the American people with as much information as possible about our counterterrorism operations, particularly when they take the lives of fellow citizens.  The uniquely tragic nature of the operation that resulted in the deaths of two innocent hostages is something we will do our utmost to ensure is not repeated.  To this end, although the operation was lawful and conducted consistent with our counterterrorism policies, we are conducting a thorough independent review to understand fully what happened and how we can prevent this type of tragic incident in the future. 

Many within our government spent years attempting to locate and free Dr. Weinstein and Mr. Lo Porto.  The pain of their deaths will remain with us as we rededicate ourselves to adhering to the most exacting standards in doing all we can to protect the American people.    

AGGIORNAMENTO 23/04/2015, ORE 16:54:42 | (Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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