Il segretario di Stato Vaticano Parolin ha rivelato: “il Papa ha chiesto di fermare le forze del cosidetto califfato”

Nuovo appello alla Comunità Internazionale di fermare le atrocità commesse dall’ISIS. “Il Santo Padre soffre nel vedere i muri eretti in Medio Oriente”, ha detto il Segretario di Stato nella lectio magistralis di inaugurazione dell’Anno Accademico della Facoltà Teologica del Triveneto a Padova

Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano (foto Infovaticana.com)
Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano (foto Infovaticana.com)

Padova – Dal Vaticano è arrivato ieri un nuovo, forte appello per contrastare l’avanzata dell’Isis, il movimeno jihadista islamico autoproclamatosi ‘Stato Islamico’ tra Siria settentrionale e Iraq occidentale. “Il Papa ha chiesto che vengano fermate le forze del cosiddetto ‘califfato’ del Nord della Siria“, ha riferito il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, durante la lectio magistralis che ha tenuto a Padova in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico della Facoltà Teologica del Triveneto.

Il Pontefice “soffre a vedere i muri che sono stati eretti tra le comunità in Medio Oriente dove i conflitti in atto rendono reale il pericolo della frammentazione di tutta la regione e la fine di Stati, per questo motivo la Santa Sede lavora per garantire una comunicazione costante e una collaborazione tra le diverse comunità denunciando violenze che sono ormai quotidiane nella Regione“, ha spiegato Parolin.

I muri sembrano quasi voler affermare che il dialogo è impossibile – ha sottolineato ancora il segretario di Stato Vaticano – e le differenze di credo incompatibili dimenticando che la condizione di pace e rispetto della vita sono elementi fondamentali per garantire una convivenza rispettosa della dignità di ogni persona, della sicurezza dei diversi popoli e di ogni religione“.

(ASKANEWS)

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!