Il Nepal di fronte alla tragedia umanitaria: oltre 4.100 morti, anche quattro italiani

Tra le vittime gli alpinisti Oskar Piazza, Renzo Benedetti, Marco Pojer e Gigliola Mancinelli. Stanno bene Fiorella Fracassetti di Bergamo e Giovanni Cipolla di Verona

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Roma – Si aggrava ulteriormente il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Nepal – ma anche India e Cina – sabato e domenica scorsi. I morti sono ora più di 4.138 e i feriti sono oltre 6.800, secondo le ultime cifre fornite dalla Polizia nepalese e dal Centro nazionale per le operazioni d’emergenza. Tra le vittime figurano anche quattro italiani: lo ha ufficializzato il presidente del CAI (Club Alpino Italiano), Umberto Martini. “È con grande dolore e cordoglio che apprendiamo della morte di Renzo Benedetti, Socio della Sezione Sat di Cavalese, Marco Pojer, socio della Sezione Sat Alta Val di Fassa e dei due tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Oskar Piazza, trentino, e Gigliola Mancinelli, medico marchigiano. Questa tragedia ci colpisce nel profondo del cuore, oltre che come uomini e donne, anche come comunità alpinistica. Rivolgiamo un pensiero ai familiari di tutte le vittime di questa tragedia“, le parole commosse di Martini.

Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli sono morti nel crollo della struttura dove alloggiavano nel villaggio Langtang in Nepal“, ha confermato all’Adnkronos Adriano Alimonte, presidente del Soccorso Alpino Trentino. Oskar Piazza, trentino, era membro e istruttore della Scuola Nazionale Tecnici Alpini del Cnsas, mentre Gigliola Mancinelli, marchigiana, medico anestesista, era istruttrice nazionale della Scuola Medici del Cnsas.

Nel frattempo sono iniziate le operazioni di evacuazione degli scalatori bloccati sull’Everest dopo il terremoto che ha colpito il Nepal. Tre elicotteri, ha reso noto con un tweet l’alpinista rumeno Alex Gavan, sono riusciti a raggiungere i campi base 1 e 2 situati a oltre 6mila metri.

Stanno bene invece Fiorella Fracassetti, copywriter bergamasca di 38 anni, di cui non si avevano notizie dal giorno del terremoto, che ha chiamato a casa e sta bene; lo stesso vale per Giovanni Cipolla, 24 anni di Verona, che si è messo in contatto con la famiglia. Fiorella Fracassetti “ha già prenotato il volo per rientrare in Italia, dovrebbe arrivare domani”, ha detto il papà all’Ansa.

Il premier Sushil Koirala ieri ha lanciato un drammatico appello alla comunità internazionale per “aiuto e sostegno”. “Riusciremo a superare questo momento, qualunque sarà il costo per farlo”, ha affermato, chiedendo ai connazionali in questo momento “di fare il possibile” per salvare vite umane.

“Molti dei morti sono bambini. Siamo sommersi dalle vittime“, ha affermato Pratap Narayan, del Teaching Hospital, che riunisce 12 ospedali nella capitale e nella valle di Katmandu. La regione è senza energia elettrica. Danneggiate le centrali idroelettriche.

Da parte sua l’Unicef ha lanciato l’allarme per i bambini che si trovano nelle zone colpite dal sisma. Secondo l’organizzazione, sono quasi un milione di minori a rischio nella regione distrutta dal terremoto che hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente.

L’emergenza, spiegano dall’Unicef, rende “i bambini particolarmente vulnerabili“, per la mancanza di acqua potabile, i problemi medico-sanitari e per il fatto che molti di questi bambini possono essersi trovati separati dalle famiglie. Oltre agli aiuti già sul posto, l’organizzazione ha predisposto l’arrivo nel paese di 120 tonnellate di aiuti umanitari che comprendono materiale medico ed ospedaliero, tende, coperte.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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