Proposte due donne al vertice del Salone del Libro di Torino: Giovanna Milella e Giulia Cogoli

Nel programma di sviluppo della kermesse torinese è confermato l’obiettivo di un’integrazione tra ‘Salone del Libro’, ‘Circolo dei Lettori’ e altre istituzioni delle principali città del Piemonte dedite alla promozione del libro e della lettura, nonché alla valorizzazione del patrimonio delle librerie e delle biblioteche

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Torino – Si propsetta un cambio al vertice del Salone del Libro, dove arriveranno la giornalista Giovanna 20150526-giovanna-milellaMilella alla presidenza e l’esperta di comunicazione Giulia Cogoli alla direzione: è questa la proposta che verrà portata all’assemblea dei soci della Fondazione del Libro. È la conclusione dell’incontro di questa mattina a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, il sindaco di Torino Piero Fassino, gli assessori Antonella Parigi e Maurizio Braccialarghe.

L’obiettivo a cui dovrà tendere la nuova guida del Salone, è stato spiegato al termine dell’incontro, è l’ulteriore espansione e crescita di un evento che, grazie alla competenza e alla passione di Rolando Picchioni e di Ernesto Ferrero, si è affermato come una delle principali manifestazioni internazionali del libro. Nell’incontro si è anche confermato l’obiettivo di un’integrazione tra ‘Salone del Libro’, ‘Circolo dei Lettori’ e altre istituzioni delle principali città del Piemonte dedite alla promozione del libro e della lettura, nonché alla valorizzazione del patrimonio delle librerie e delle biblioteche.

Abbiamo ritenuto di fare una scelta che privilegiasse la rapidita e le competenze dando certezze nella continuità“, ha commentato il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino. Abbiamo ritenuto – ha spiegato20150526-giulia.cogoli Chiamparino – di fare prevalere una scelta che non implicasse le dimissioni degli attuali consiglieri perché questo avrebbe comportato un prolungamento dei tempi. Sono state scelte Milella e Cogoli in base ai loro profili di esperienza e professionalità”. Ed ancora Chiamparino ha ricordato che “questo cda ha ancora davanti a sé due anni di tempo e questo consentirà anche una sperimentazione nella continuità per lavorare e predisporre un quadro per cui la fondazione non si occuperà solo dell’organizzazione del Salone ma anche della promozione del libro e della cultura in Piemonte“.

Era necessario – ha aggiunto l’assessore alla cultura del Piemonte, Antonella Parigi – intervenire tempestivamente con un mandato preciso ad operare subito per essere pronti a realizzare un piano futuro sulla sostenibilità del salone e l’editoria in Piemonte. Abbiamo ora due anni di tempo per darci un assetto su dimensione regionale per la promozione della lettura a 360 gradi“.

Sulle polemiche della ‘non torinesità’ della scelta, Chiamparino ha replicato: “forse bisognerebbe sottolineare l’aspetto positivo che è una delle prime volte in cui rappresentanti della classe dirigente milanese prendono il treno da Milano per venire a lavorare a Torino. Questo significa che Torino è pienamente in grado di attrarre“.

(AGI)

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