Lotta contro i tumori: l’Università Cattolica di Roma scopre scoperta molecola che alimenta crescita del cancro al colon

I ricercatori sostengono che la scoperta può consentire la comprensione del meccanismo che la produce e così dei mezzi per interrompere la crescita tumorale

20150604-ricerca-laboratorio-655x436


Roma – Sulla rivista scientifica ‘The Journal of Pathology‘ sono stati pubblicati i risultati di uno studio condotto dai ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma sui meccanismi di progressione del cancro al colon.

La ricerca ha mostrato una relazione stretta tra progressione della malattia neoplastica con la produzione di ossido di azoto da parte delle cellule staminali tumorali.

Esperimenti iniziali in fase pre-clinica hanno mostrato che all’inibizione della produzione di ossido di azoto segue la conseguenziale inibizione della progressione tumorale. Una scoperta importantissima, che apre le porte alla cura radicale del cancro al colon, uno dei più aggressivi. Le cellule staminali tumorali sono quei tipi di cellule da cui la ‘sequenza’ tumorale prende avvio, quindi aver scoperto il meccanismo per cui si può inibire questa crescita è fondamentale per la sperimentazione di farmaci capaci di ‘soffocarne’ lo sviluppo.

Lo studio è stato coordinato dal professor Antonio Gasbarrini, direttore dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di Medicina Interna, Gastroenterologia ed Epatologia del Policlinico Agostino Gemelli, e condotto da Maria Ausiliatrice Puglisi, ricercatrice presso lo stesso centro. I risultati sono stati  medesima UOC, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista ‘The Journal of Pathology‘.

In considerazione della complessità, lo studio ha coinvolto numerosi altri ricercatori sia del Policlinico Gemelli di Roma – come Maurizio Martini, dell’UOC di Anatomia Patologica, Angela Maria Di Francesco, dell’UOC di Oncologia Pediatrica) – che di altri importanti centri di ricerca, come l’Istituto Superiore di Sanità (come Lucia Ricci-Vitiani), il CNR (Carlo Cenciarelli) e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Rita Carsetti).

Il nostro gruppo di ricerca – ha spiegato Maria Ausiliatrice Puglisi – da oltre dieci anni si occupa dell’isolamento e della caratterizzazione delle cellule staminali tumorali da neoplasie del tratto gastrointestinale”. “Queste cellule, che stanno alla base della crescita tumorale e della formazione di metastasi, costituiscono oggi la nuova frontiera della lotta contro i tumori; infatti, individuarle e comprenderne i meccanismi che regolano la loro complessa biologia potrà permettere lo sviluppo di nuovi approcci prognostici e terapeutici in oncologia”, ha affermato Puglisi.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 04/06/2015, ORE 12.35.12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.