Usa, strage in chiesa metodista di Charleston: 9 morti, tra cui il senatore dem Clementa Pickney

A Charleston, nella Carolina del Sud. Il senatore Pickney era il pastore della chiesa Emmanuel African Methodist Episcopal. Caccia a un ventenne bianco, si privilegia pista razziale. FBI in azione perché l’assassinio di un membro del Congresso è un reato federale. Jeb Bush annulla gli eventi previsti per domani

Clementa Pickney, senatore democratico della South Carolina e pastore metodista, nella chiesa di cui era guida spirituale e dove è stato ucciso nella sera di mercoledì
Clementa Pickney, senatore democratico della South Carolina e pastore metodista, nella chiesa di cui era guida spirituale e dove è stato ucciso nella sera di mercoledì


 

Charleston (South Carolina) – Strage in una chiesa frequentata dalla comunità afroamericana, a Charleston, nella Carolina del Sud. La Cnn, citando fonti di polizia, ha rivelato la scorsa notte (in Italia) che nella chiesa metodista episcopale Emmanuel African Methodist Episcopal, un un giovane bianco, al quale la polizia sta ancora dando la caccia, avrebbe ucciso nove persone.

 

Tra le vittime anche il senatore democratico della Carolina del Sud Clementa Pickney, pastore della chiesa in cui è avvenuta la strage. Secondo alcuni media americani, anche la sorella del senatore sarebbe rimasta uccisa. Pinckney, che avrebbe compiuto 42 anni il 30 luglio prossimo. Era stato eletto per la prima volta alla Camera dei Rappresentanti nel 1996, diventando il più giovane deputato afroamericano eletto nella Carolina del Sud e dal 2000 era senatore.

 

Diventato pastore metodista a 18 anni, nel 1999 aveva sposato Jennifer, dalla quale ha avuto due figlie.

 

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Il capo del Charleston Police Departement, Gregory Mullen, ha riferito che otto delle vittime sono morte all’interno della chiesa metodista, mentre la nona è deceduta in ospedale. “Credo che sia un crimine d’odio”, ha detto Mullen. Il giovane bianco ricercato ha aperto il fuoco intorno alle 21 di ieri (le 5 del mattino in Italia), mentre era in corso una preghiera. In un tweet, la polizia di Charleston ha scritto che “il sospetto della sparatoria a Calhoun St è un bianco di circa 21 anni, di corporatura minuta, con indosso una felpa grigia, jeans blu, stivali ed è senza barba“.

 

“È inimmaginabile che qualcuno nella società di oggi entri in una chiesa mentre la gente prega e la uccida”, ha commentato ancora Mullen“L’unica ragione per cui qualcuno dovrebbe entrare in una chiesa e sparare sulla gente che prega è l’odio”, ha fatto eco il sindaco di Charleston, Joe Riley, secondo il quale è stato commesso “il più intollerabile e incredibile degli atti”. La polizia non ha precisato quante persone fossero presenti al momento della strage in chiesa – dove ogni mercoledì si tengono dei corsi sulla Bibbia – ma ha detto che ci sono sopravvissuti. In un tweet, il senatore repubblicano della Carolina del Sud Tim Scott, anch’egli esponente di punta della comunità afroamericana, ha scritto: “Il mio cuore sanguina per Charleston e la Carolina del Sud. Le mie preghiere sono per Emanuel AME (African Methodist Episcopal, ndr) e il Pastore Pinkney”.

A Charleston era atteso oggi Jeb Bush, candidato repubblicano alle primarie per la designazione del candidato alle elezioni presidenziali del 2016, per una serie di incontri nell’ambito della campagna elettorale. A seguito della strage Bush ha cancellato tutti gli eventi. “I pensieri e le preghiere di Jeb Bush sono per le vittime e per le famiglie di quanti sono rimasti coinvolti nella tragedia”, ha detto una portavoce.

 

L’FBI prenderà il comando delle investigazioni sulla strage di Charleston, perché l’assassinio di un membro del Congresso è un reato federale, di cui è competente la procura federale distrettuale. Lo ha confermato il capo della polizia della città, Gregory Mullen, secondo quanto riporta l’ABC News.

 

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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