Attacco jihadista in val d’Isere, vicino Lione. Uomo decapitato, 2 terroristi arrestati

Sotto attacco un impianto di gas che però era scarsamente soervegliato. L’aggressore si è qualificato come miliziano jihadista del sedicente ‘Stato Islamico’ e ha mostrato bandiera dell’Isis. Reparti speciali in azione, forse l’attentatore non ha agito da solo. Rafforzato ‘Plan Vigipirate’ nel Dipartimento Rodano-Alpi. Presi i due responsabili: uno è Yassim Salih, 35 anni. L’altro è l’autista dell’auto, arrestato qualche ora dopo in casa a Saint-Quentin-Fallavier

L'ingresso dell'impianto 'Air Product' a  Saint-Quentin-Fallavier, a 30 km da Lione, nel Dipartimento Rodano Alpi (immagine tratta da Google Map)
L’ingresso dell’impianto ‘Air Product’ a Saint-Quentin-Fallavier, a 30 km da Lione, nel Dipartimento Rodano Alpi (immagine tratta da Google Map)

Lione – Attentato con esplosione vicino Lione, in Francia. Due uomini hanno fatto irruzione nello stabilimento dell’Air Product, un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, a 30 chilometri da Lione. Gli attentatori hanno aperto bombole di gas provocando una fortissima esplosione udita in tutta la zona.

I Pompieri subito accorsi hanno però poco dopo notato qualcosa che non quadrava. Un uomo è stato trovato decapitato vicino l’impianto, con una bandiera dell’Isis vicino e delle frasi inneggianti al sedicente Stato Islamico. Uno dei due aggressori è stato fermato e si è qualificato come un miliziano jihadista dell’Isis, mostrando drappi islamisti in mano.

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L’attacco è avvenuto poco dopo le 10 di questa mattina. La testa della povera vittima è stata infilzata nella cancellata esterna dell’impianto di gas industriale, insieme alla bandiera dell’Isis.

L’uomo decapitato sarebbe il gestore di una società di trasporti con sede a Chassieu. Si trovava nella fabbrica per una consegna. Lo scrive ‘Le Dauphiné Libéré’, da cui è stata divulgata anche la notizia della testa mozzata infilzata sulla recinzione dello stabilimento, ricoperta di scritte in arabo. Le generalità della vittima però ancora non è stata divulgata. Circa 40 dipendenti presenti nella struttura al momento dell’attacco sono stati evacuati.

Sul luogo dell’attentato, che è a 30km chilometri da Lione, si stanno recando il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, e anche il ministro degli Esteri, Laurent Fabius. Sul posto c’è già il prefetto del dipartimento d’Isere.

I dipendenti dell’impianto, sotto choc, sono stati trasferiti in una palestra in un comune vicino. Evacuati altri impianti industriali della zona. Sono stati mobilitati i reparti speciali del GIGN (Groupe d’intervention de la Gendarmerie nationale).

L’uomo arrestato dalle forze di polizia è molto noto agli inquirenti e ha gridato di essere un jihadista dello Stato Islamico. Per l’attacco sono stati arrestati due uomini. Il primo potrebbe essere Yassim Salih, schedato per radicalizzazione nel 2006, una misura non rinnovata nel 2008. “Stiamo verificando l’identità” dell’uomo arrestato, ha reso noto il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, citato dalla versione online del quotidiano ‘Le Monde’. Cazeneuve ha spiegato che Salih risiederebbe a Saint-Priest, vicino a Lione. Non ha precedenti penali. Aveva attirato l’attenzione delle autorità per i suoi legami con ambienti salafiti, “ma non era noto per collegamenti con terroristi”.  Secondo le Monde, Salih sarebbe nato nel marzo 1980 e avrebbe dunque 35 anni. Fonti giudiziarie citate da Le Figaro riferiscono che Salih avrebbe effettuato in passato diverse consegne alla fabbrica Air Product, teatro dell’attacco terroristico.

Il secondo uomo arrestato dalla forze di sicurezza francesi sarebbe il conducente della vettura che ha speronato i serbatoi di gas dell’impianto nel tentativo di farli saltare in aria. L’uomo è stato arrestato nella sua casa di Saint-Quentin-Fallavier, sottoposta poi ad attenta perquisizione con l’ausilio anche di unità cinofile e di artificieri.

Nel corso della conferenza stampa, il ministro dell’Interno francese ha anche detto che altre persone sono state fermate dalla polizia in relazione all’attacco, senza entrare nei particolari: “L’inchiesta permetterà di dire se sono implicate e in che modo, è troppo presto per dirlo”, ha spiegato Cazeneuve, che ha anche descritto le modalità del fermo di Yassim Salih, bloccato da un pompiere del Servizio dipartimentale per gli incendi e il soccorso. “Il sangue freddo di un pompiere ha permesso l’arresto del criminale”, ha dichiarato il ministro.

La dinamica: un’auto ha sfondato la cancellata di ingresso dell’impianto e i due uomini hanno poi proceduto all’attacco, facendo esplodere le bombole di gas e decapitando una persona e facendo diversi feriti, ma nessuno in condizioni gravi.

La decapitazione di oggi è la prima effettuata da jihadisti del sedicente Stato Islamico in territorio europeo.

L’impianto – malgrado la delicatezza delle lavorazioni effettuate – non era sorvegliato e l’attacco è stato in qualche modo semplice da attuare. Intensificato il dispositivo antiterrorismo VIGIPIRATE in tutta la zona tra Lione, Grenoble e Chambery, capoluogo dell’Alta Savoia.

Le forze di sicurezza transalpine stanno ricercando un uomo, considerato un membro del commando che ha attaccato l’impianto.

Le scuole della zona sono in situazione di allarme, anche se non sono state evacuate, ma è stato disposto un dispositivo di protezione attorno agli edifici da parte delle forze di polizia municipale. Ai familiari degli studenti è stato chiesto di prelevare i propri figli e di portarli in sicurezza.

L’inchiesta sull’attacco di Saint-Quentin-Fallavier sarà condotta la sezione antiterrorismo della Procura di Parigi, competente per materia su tutti gli atti terroristici in Francia come ‘procura unica nazionale’. Il premier francese, Manuel Valls, ha ordinato una “vigilanza rafforzata” su tutti i siti sensibili del Rodano-Alpi, ossia un adeguamento del ‘Plan Vigipirate’ in vigore dal Gennaio scorso, ossia dalla strage di Parigi al Charlie Hebdo e al supermarket chacher di Place de Vincennes.

L’attentato di Lione ”è stato di natura terroristica” ha confermato il presidente francese, Francois Hollande, in una dichiarazione ai giornalisti a Bruxelles. “Questo attentato ha fatto una vittima, un uomo di 50 anni che è stato vilmente assassinato“, ha poi aggiunto i particolari sulle modalità con cui è stato condotto l’attacco. Poi Hollande ha assicurato: “Faremo ciò che i francesi si aspettano: sradicheremo i gruppi responsabili di queste azioni“. “La sola risposta è l’azione, la prevenzione e la dissuasione” e “non l’emozione. Non bisogna cedere alla paura” ha esortato Hollande.

“Provo un senso di orrore per la barbarie avvenuta questa mattina nell’Isere, nel cuore della nostra regione” ha dichiarato Jean-Jack Queyranne, presidente della regione del Rodano-Alpi, intervistato da Dauphine Libere.

Per la leader del Front national, Marine Le Pen, “misure decise e forti” devono essere prese “immediatamente” per “abbattere l’islamismo”. “Adesso le grande dichiarazioni devono finire”, ha aggiunto, sottolineando che è il momento dell'”azione. Nulla è stato fatto per anni contro il fondamentalismo islamico”.

AGGIORNAMENTO 6, 26/06/2015, ORE 22:10:51 | (Agenzie) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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