Il Consiglio Europeo lancia l’ultimatum alla Grecia: “Accordo entro cinque giorni o sarà Grexit”

Entro giovedì 9 Luglio Tsipras dovrà presentare le nuove proposte, toni duri da Hollande e Merkel, Renzi possibilista, Tusk accenna alla dimensione geopolitica della crisi greca

Da sinistra, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, e Donald Tusk, presidente stabile del Consiglio Europeo (foto Xinhua via Adnkronos)
Da sinistra, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, e Donald Tusk, presidente stabile del Consiglio Europeo (foto Xinhua via Adnkronos)

Bruxelles – Cinque giorni per trovare un accordo oppure per la Grecia ci sarà il fallimento e l’uscita dall’euro. I Paesi dell’Eurozona, riuniti in un nuovo Eurosummit straordinario, hanno posto ad Atene un vero ultimatum: entro domenica prossima bisognerà trovare un accordo per un nuovo programma di sostegno oppure l’unica opzione sarà la Grexit. I capi di Stato e di governo dell’Eurozona e la Commissione europea hanno usato toni duri contro la Grecia, senza però chiudere la porta a un accordo per un nuovo programma, che contenga impegni concreti per le riforme e nuovi finanziamenti.

Il titolo non sembri fuorviante: la riunione straordinaria di ieri è stata in seno all’Eurogruppo, ma il tenore della discussione ha riguardato globalmente la posizione della Grecia all’interno dell’Unione Europea, altrimenti a che titolo avrebbe partecipato Donald Tusk, che è il presidente stabile del Consiglio Europeo, ossia di tutti i Paesi membri dell’UE e non solo dei 19 che partecipano alla ‘cooperazione rafforzata economico-monetaria’ che esprime l’Euro?

Dimostrazione ulteriore della confusione istituzionale e di una necessità di razionalizzazione del sistema europeo, ormai quasi al tilt democratico.

“Non ho mai parlato di scadenze – ha detto il presidente de facto dell’Eurosummit, Donald Tusk – ma oggi dico che abbiamo solamente cinque giorni per trovare l’accordo finale, che sia forte e chiaro. La scadenza è alla fine di questa settimana”, ha avvertito, annunciando per domenica prossima un nuovo Eurosummit e un vertice Ue a 28, chiamato a valutare tutte le conseguenze di una possibile Grexit sull’Unione europea. Tusk ha riconosciuto che la questione greca ha anche importanti valenze geopolitiche, il che aggrava lo scenario e richiede responsabilità da tutti i fronti.

Nel frattempo il governo di Alexis Tsipras dovrà presentare entro giovedì nuove proposte, che saranno prima valutate dalle istituzioni creditrici e poi domenica dal vertice europeo. Il primo ministro greco ha spiegato di aver presentato all’Eurogruppo e all’Eurosummit una proposta che contiene “riforme credibili” e che il governo greco sta cercando una “soluzione sostenibile”.

Si tratta della richiesta per una copertura finanziaria di quanto necessario al Paese nel medio lungo termine, del programma per un pacchetto di investimenti per affrontare problemi importanti come la disoccupazione e dell’avvio di negoziati sulla ristrutturazione del debito. E dopo il vertice Ue di ieri sera il governo greco ostenta ottimismo. “Una soluzione sostenibile è fattibile”, assicurano fonti citate dall’agenzia Ana.

“La discussione (all’Eurogruppo, ndr) si è svolta in un clima positivo, il processo sarà veloce, inizierà nelle prossime ore e ha come obiettivo quello di concludersi a fine settimana al più tardi – ha detto Tsipras – Tutti hanno capito che non abbiamo un problema greco, ma un problema europeo per cui siamo chiamati tutti a trovare una soluzione”.

Sul tavolo dell’area euro ci sono tutte le opzioni, ha sottolineato il presidente dell’esecutivo di Bruxelles, Jean-Claude Juncker. “La Commissione europea è pronta a tutto. Abbiamo uno scenario sulla Grexit preparato nei dettagli, abbiamo uno scenario per fornire aiuti umanitari e ne abbiamo uno, ed è il mio preferito, per agire ora e tenere la Grecia nell’area euro. Sono fermamente contrario all’ipotesi di una Grexit, ma non possiamo evitarlo se il governo greco non fa quello che ci aspettiamo faccia e se non rispetta la dignità del popolo greco”.

“La situazione è abbastanza grave e incerta”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale ha sottolineato che, dopo la netta vittoria del ‘no’ al referendum in Grecia, “la posizione del premier Tsipras forse si è rafforzata, ma la libertà di manovra degli altri 18 Stati membri si è ridotta”.

Toni duri anche dal presidente francese, Francois Hollande: “Se entro domenica prossima non ci sarà un accordo su un nuovo programma di aiuti alla Grecia, allora si andrà verso la Grexit con un programma di accompagnamento”.

Domenica prossima il vertice europeo a 28 sulla Grecia “sarà quello finale – ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine dell’Eurosummit – Dobbiamo impiegare le prossime ore per arrivare a un accordo”. “C’è la necessità di trovare punti di accordo politici e tecnici sull’emergenza greca. Ora la palla è nel campo del governo greco”, ha spiegato.

Renzi ha sottolineato che fra i leader dell’area euro “il clima non è migliorato dopo il referendum” di domenica scorsa. “Credo che ci sia stato da parte di alcuni colleghi un irrigidimento” nei confronti della Grecia, in particolare sulla richiesta di Atene di ristrutturare il debito pubblico: “Non mi sembra che ci sia spazio per discutere in modo strategico di debito”.

In ogni caso il premier si è augurato che possa “prevalere il principio di buon senso e Tsipras ha tutto l’interesse a presentare una proposta di buon senso”.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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