Le proposte di Tsipras all’UE. Hollande: ‘proposte serie e credibili’. Teoria dei giochi, avanti tutta

Il trucco di un compromesso è far sembrare tutti vincenti in una strategia “Win-Win”. Da taglio baby pensioni a stop sconto Iva per le isole dell’Egeo, alla riduzione delle spese militari. Sul piano di Atene oggi si esprimerà il Parlamento greco

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Bruxelles – Il governo greco ha presentato all’Eurogruppo il nuovo piano da dodici miliardi di euro di tagli alla spesa e nuove entrate fiscali. Il Parlamento greco dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per discutere delle proposte di riforma formulate da Tsipras. Il voto del Parlamento, ha reso noto l’agenzia Ana-Mpa, consentirà o meno al governo di negoziare il pacchetto di riforme.

La conferma che il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha ricevuto la proposta del governo greco è arrivata ieri sera, su Twitter, dal suo portavoce Michel Reijns. “Nuove proposte greche ricevute dal presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, importante per le istituzioni prenderle in considerazione nella loro valutazione”, ha scritto Reijns sul social network.

Il documento, si legge sull’agenzia di stampa Ana-Mpa, è stato anche presentato al Parlamento, in maniera tale che oggi ai legislatori verrà chiesto, attraverso procedure di emergenza, di approvare la proposta ed autorizzare il governo a negoziare con i creditori. Dopo che il negoziato verrà concluso, il documento finale sarà presentato al Parlamento per essere approvato, rendendolo legge.

Il piano da 12 mld in due anni serve per ottenere 53,8 mld di euro necessari a onorare i prestiti in scadenza fino alla fine del 2018 e un nuovo obiettivo, ridotto, per l’avanzo primario dei prossimi 4 anni.Ha preso forma il piano di Atene per assicurarsi il via libera a nuovi aiuti internazionali ed evitare per la Grecia lo scenario peggiore, quello che porta al default e all’uscita dall’Euro.

Queste le misure principali.

IVA ISOLE E TURISMO. Via lo sconto Iva alle isole entro il 2016; sale al 23% l’aliquota per ristoranti e catering, per gli alberghi al 13%.

DIFESA. I tagli salgono a 300 milioni di euro entro la fine del 2016.

PENSIONI. Arriva il taglio progressivo delle baby pensioni, attraverso disincentivi. L’età pensionabile sale a 67 anni entro i 2022. Salta anche il contributo di solidarietà per pensionati entro il 2019. I risparmi previsti sono tra lo 0,25-0,50% del Pil nel 2015 e l’1% dal 2016.

TASSE. Aumento delle tasse sugli armatori, della tassa sui beni di lusso (dal 10 al 13%), di quella sulle imprese (dal 26% al 28%), ma anche del contributo di solidarietà sul reddito e, se necessario, della tassa sugli immobili dopo la revisione catastale.

MODERATO OTTIMISMO – In borsa si registra un moderato ottimismo per una soluzione positiva, gli indici sono tutti in rialzo in Europa e lo spread è in calo.

Un messeggio importante viene dal presidente francese François Hollande, che ha definito le proposte di Alexis Tsipras “serie e credibili”. “I greci – ha detto – hanno mostrato una determinazione a voler stare nell’Eurozona, perché il programma che stanno presentato è serio e credibile“. “Le prossime ore saranno determinanti”, ha però aggiunto prudentemente Hollande, agiungendo che “niente è stato ancora deciso”.

Tuttavia, secondo indiscrezioni la riunione straordinaria dell’Eurozona prevista per Sabato 11 Luglio potrebbe addirittura accettare il piano e rendere inutile la riunione straordinaria del Consiglio Europeo dei capi di Stato e di governo in calendario per Domenica. Tutto sarà deciso nelle prossime ore.

Un fatto che dimostra come la ‘Teoria dei giochi’ – in cui l’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, è un maestro – sia sullo sfondo di tutta questa manovra, che sarà vincente solo in una prospettiva di strategia “Win Win”: se tutti sono vincitori, passano da vincitori e si possono dire vincitori, la soluzione si trova anche se è solo interlocutoria, di facciata e implica decisioni ulteriori che però permettono di non far collassare il sistema.

In una prospettiva continentale, il default della Grecia provocherebbe infatti un default politico dell’intera impalcatura europea. Il salvataggio della Grecia – a prescindere dalle responsabilità dei greci nei tempi passati – sembra essere invece il mezzo con cui (come auspicavamo giorni fa: qui) la Grecia salverà se stessa e l’Unione Europea e l’Unione Europea salverà se stessa (e noi tutti) salvando la Grecia.

Più facile a dirlo che a farlo, ma se avverrà potrà essere avviata una nuova fase per il processo di integrazione europea.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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