Venezia 2015, applausi per Spotlight, film inchiesta sullo scandalo dei preti pedofili a Boston

Nella seconda giornata della Mostra presentati anche Looking for Grace e Beasts of No Nation

Spotlight


Dopo una partenza in sordina, colpa dell’accoglienza glaciale riservata a Everest, il Festival di Venezia fa risuonare tutto il suo clamore e il suo fascino grazie ai film presentati durante questa seconda giornata, che non saranno certo esenti da polemiche o parole di encomio.

Innanzitutto è meglio partire dai film del Concorso, dove è stato accolto con grande entusiasmo Beasts of No Nation, il film di Cary Fukunaga tratto dall’omonimo romanzo di Uzodinma Iweala e che esamina da vicino le ripercussioni della violenza nei piccoli villaggi dell’Africa occidentale attraverso gli occhi non più puri di Agu, un bambino costretto a divenire un soldato dopo essere stato privato brutalmente dei propri genitori e della propria innocenza.

Si tratta della prima pellicola prodotta da Netflix, la piattaforma di streaming digitale (che ha già in cantiere nuove produzioni cinematografiche, dopo essersi imposta all’attenzione con la qualità delle sue serie) tramite cui verrà distribuito il prossimo 16 ottobre, oltre che nelle normali sale.

Per il regista, Fukunaga, noto ai più per aver diretto l’intera prima serie di True Detective per la HBO, è stata anche l’occasione per spiegare il motivo dell’abbandono del progetto che avrebbe dovuto portare a due film su It, basati sul romanzo di Stephen King:

“Il budget andava bene, ci eravamo accordati per $32 milioni di dollari” ha commentato il regista, “il problema vero erano le divergenze creative. Il primo film sarebbe dovuto essere un horror non convenzionale, dotato di personaggi strutturati, ma la produzione voleva solo degli archetipi e i classici cliché del genere. Mi chiesero un film più inoffensivo e convenzionale, ma non si può rendere giustizia a Stephen King con qualcosa di inoffensivo.

Cary Fukunaga e il giovane Abraham Attah
Cary Fukunaga e il giovane Abraham Attah

“Avrei reso Pennywise non un semplice clown, ma un mostro capace di utilizzare i modi più sadici e intelligenti per spaventare un gruppo di ragazzi che fino ad allora aveva una vita. Il tutto avrebbe richiesto troppo per gli standard della produzione; sarebbe stato un lento crescendo, ma ne sarebbe davvero valsa la pena”.

Dopo la presentazione di Looking for Grace, dell’australiana Sue Brooks, è stata anche la giornata del film all star presentato Fuori concorso: Spotlight di Tom McCarthy. Il film mette sotto i riflettori l’inchiesta del Boston Globe che portò alla luce lo scandalo della pedofilia tra i preti della città e la copertura della Chiesa: nel corso dell’indagine giornalistica, condotta da un team denominato appunto Spotlight, vennero pubblicati 600 articoli per dare voce alle oltre 1000 violenze su minori.

Nel mirino di Spotlight c’è l’arcivescovo Bernard Law, arciprete emerito della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Nel cast del film, che non mancherà certo di suscitare polemiche, ci sono Michael Keaton, Rachel McAdams, Mark Ruffalo e Stanley Tucci, con gli ultimi due presenti sul Lido. In particolare Ruffalo ha espresso il desiderio che questa pellicola scuota il mondo della Chiesa e possa essere un primo tassello affinché si ripari a quanto successo.

“Non vedo l`ora di vedere il Papa a New York. Il fatto che siamo stati invitati qui a Venezia è davvero significativo, come pure lo è il fatto che avvenga in questo momento con Papa Francesco, che sulla questione pedofilia ha fatto scelte importanti e decisive”, ha commentato l’attore.

“Spero che il Vaticano prenda davvero l`iniziativa di tentare di riparare a quello che è successo, e non mi riferisco a compensazioni monetarie per le vittime ma a tutte le persone che credono nella Chiesa, la cui fede è stata offesa, intaccata, colpita da queste vicende. Quello che è successo ai bambini è terribile, ma il fatto che questo abbia diminuito la credibilità della Chiesa come istituzione è altrettanto terribile. Bisogna recuperare e curare questi bambini feriti, che ora sono adulti. Ma è necessario anche rassicurare le coscienze di chi crede e continua ad avere fiducia nella Chiesa”.

Presente a Venezia anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha partecipato ieri all’inaugurazione della Mostra e che oggi ha visitato l’Esposizione d’arte della Biennale.

La Mostra ha poi reso omaggio al grande Mario Monicelli, nell’anno del centenario della nascita, con il restauro e la proiezione di uno dei suoi film meno noti al grande pubblico: Vogliamo i colonnelli.

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Il trailer ufficiale di Spotlight: