Libia, prime crepe nell’accordo di unità nazionale. Sewehli rifiuta la guida provvisoria del Consiglio di Stato. “Senza alcun potere”

Secondo la stampa libica l’uomo politico ha rifiutato la carica perché la presidenza del Consiglio di Stato è una carica senza alcun potere

Rabat – Prime crepe nell’accordo di unità nazionale per la Libia, raggiunto ieri in tarda serata tra le varie fazioni che si contendono il potere. Secondo il quotidiano ‘Libya Herald‘ il presidente del Consiglio di Stato designato, Abdurrahman Sewehli, ha rifiutato la nomina perché il ruolo è “ampiamente impotente”.

Abdurrahman Sewehli, presidente designato del Consiglio di Stato della Libia, nell'accordo di unità nazionale sottoscritto l'8 Ottobre 2015 a Skhirat, in Marocco (foto dalla pagina Facebook del politico libico)
Abdurrahman Sewehli, presidente designato del Consiglio di Stato della Libia, nell’accordo di unità nazionale sottoscritto l’8 Ottobre 2015 a Skhirat, in Marocco (foto dalla pagina Facebook del politico libico)

Ieri sera, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la crisi libica, il diplomatico spagnolo Bernardino Leòn Gross, ha annunciato il raggiungimento dell’accordo per la formazione di un governo di unità nazionale, che dovrebbe rimanere in carica per due anni, un tempo entro il quale le istituzioni libiche dovrebbero essere ridisegnate con una nuova Costituzione.

Proprio il Consiglio di Stato, secondo l’accordo sottoscritto, dovrebbe fungere da camera alta, in attesa del nuovo assetto costituzionale, con un presidente, due vice-presidenti e un rapporteur, una sorta di segretario della presidenza con funzioni di comunicazioni esterne.

Un articolo dell’accordo, infatti, stabilisce che nella prima riunione il Consiglio di Stato avrebbe eletto queste quattro figure chiave, dandosi un regolamento interno, come da prassi istituzionale.

Ora questo rifiuto, che potrebbe mettere tutto in discussione, visto che l’accordo è stato definito da Leòn Gross come ‘testo finale non modificabile’. Tranne che non salti tutto e la mediazione dell’Onu vada a farsi benedire.

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