Lite Marquez/Le Iene: per il pilota spagnolo in arrivo la contro denunzia

Mediaset ha reso noto che Stefano Corti e Alessandro Onnis hanno dato mandato ai propri legali per procedere legalmente contro Marquez e la sua famiglia. “Sua madre ha ripreso con uno smartphone. Perché non rende pubblico il video?”

Cologno Monzese – Gli inviati del programma di Italia 1 ‘Le Iene’, Stefano Corti e Alessandro Onnis, hanno incaricato i propri legali di denunciare denunciare Marc Marquez e i suoi familiari per l’aggressione subita, le lesioni inferte, la calunnia arrecata dichiarando 20151102-le-iene-2di essere stati aggrediti dalle due ‘Iene’ e la rapina concretatasi nel furto delle schede di memoria delle telecamere sottratte alla troupe del programma televisivo.

Lo ha reso noto Mediaset. Diversa la versione della stampa spagnola secondo cui Marc Marquez sarebbe stato “spintonato e insultato nella sua abitazione” dalle “Iene”. Il pilota avrebbe a sua volta sporto denuncia nei confronti della trasmissione di Mediaset.

Corti e Onnis si erano recati a Cervera, città in cui vive Marquez, in Spagna, per consegnare un “premio scherzoso per le vicissitudini che lo hanno visto protagonista in pista” a Sepang, ricordano i due inviati de ‘Le Iene’. Ma entrambi hanno dovuto ‘assaggiare’ l’incapacità umoristica dello stesso pilota, del padre, dal fratello e di un amico.

Al “momento della consegna della coppa”, ricorda la nota di Mediaset, “i due inviati sono stati aggrediti senza che potessero spiegare il senso del nostro gioco”. Peraltro, Mediaset nota che – a parte i video registrati dagli inviati (e inutilizzabili perché le schede sono state distrutte dai Marquez) – “un altro filmato è nelle mani della madre di Marquez”, che ha ripreso l’intera scena. Se volesse, potrebbe rendere pubblico il video”.

I due inviati poi hanno anticipato di aver salvato altro materiale, che renderanno noto lunedì sera nella puntata del programma di Italia Uno. In ogni caso, procederanno legalmente contro Marquez e i parenti per vari reati.

(Credit: Mediaset, AdnKronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.