Volkswagen, mala tempora currunt. In vista tagli ai ‘bonus’ per i dipendenti, ma non licenziamenti

In un’intervista all’agenzia di stampa tedesca DPA, Herbert Diess e Bernd Osterloh – presidente del consiglio di gestione del brand Volkswagen e capo del consiglio di fabbrica del gruppo automobilistico tedesco – hanno indicato le misure da intraprendere per tamponare le uscite straordinarie derivanti dal #dieselgate. Confermati i piani di rilancio per riportare fiducia tra i consumatori e per ritornare ai vertici delle vendite mondiali

Wolfsbrug – Il 2015 sarà ricordato come l’anno nero della Volkswagen, quello in cui il patrimonio di fiducia, di immagine e di qualità percepita del prodotto si sono scontrati con il vergognoso caso del #dieselgate, lo scandalo sulle emissioni inquinanti mascherate da un software autoadattativo, che nascondeva la pericolosità degli scarichi per l’ambiente.

Un affaire che costerà al gruppo Volkswagen-Audi diverse decine di miliardi, ancora non del tutto quantificate, mandando a picco il bilancio, con la necessità di una cura dimagrante e alla predisposizione di tagli di costi, premessa per il rilancio finanziario del gruppo.

Tuttavia, malgrado gli enormi costi da affrontare, Volkswagen non intenderebbe tagliare la propria forza lavoro. Lo hanno annunciato, in un’intervista all’agenzia tedesca Dpa, il presidente del consiglio di gestione del brand Volkswagen Herbert Diess e Bernd Osterloh, capo del consiglio di fabbrica del gruppo.

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“Stiamo lavorando con tutte le nostre forze per evitare interventi sull’occupazione delle maestranze, ha detto Diess, aggiungendo che “se riusciremo a superare questa crisi in tempi brevi, abbiamo una buona probabilità di rafforzare la fiducia dei nostri clienti. Tutto dipende da questo”.

Diess ha spiegato di non vedere alcuna minaccia per la forza lavoro ‘core’ – centrale – del gruppo, spiegando però che di certo ci sarà un taglio ai bonus dei dipendenti. “L’azienda guadagnerà di meno e l’impegno finanziario è in forte crescita. Naturalmente dobbiamo reagire: non possiamo andare avanti come se nulla fosse successo”, ha spiegato il presidente del consiglio di gestione del gruppo tedesco.

I due manager di VW-Audi hanno confermato che anche i manager saranno colpiti dal taglio dei bonus. “Sono assegnati in base ai risultati economici e noi avremo un’annata cattiva, rispetto a quella passata”. Quanto ai costi da affrontare per risolvere il #dieselgate, Diess ha riconosciuto che “è molto difficile in questo momento dare una stima precisa“. Ma gli analisti finanziari sono concordi nel ritenere che la cifra ammonterà a diverse decine di miliardi di euro.

I due manager invece non hanno voluto commentare il destino dei circa 7.000 lavoratori con contratto temporaneo.

Tuttavia, le affermazioni di Diess differiscono in parte con la linea affermata dal nuovo Ad di VW-Audi, Matthias Müller, il quale nelle scorse settimane aveva ipotizzato interventi “sulla nostra redditività e la nostra forza lavoro“, dando per scontato che una parte dei lavoratori della VW potessero perdere – magari solo temporaneamente – la propria occupazione.

Diess ha invece escluso un impatto del piano di risparmi sulle attività future, escludendo rinvii nel lancio della Golf 8 e sottolineando l’impegno a rilanciare la produzione di auto elettriche. “Le nostre auto dovranno essere ancora migliori” gli ha fatto eco Osterloh. E a questo fine, ricordiamo, la prossima ammiraglia del brand VW – la Phaeton – sarà full electric, con un’autonomia intorno a 500 chilometri, mentre la ‘rivoluzione elettrica’ terrà banco nei piani di VW-Audi nel prossimo futuro.

Lo sforzo sarà duplice per il gruppo di Wolfsburg: da un lato riconquistare la fiducia dei consumatori, frantumatasi sotto il peso delle rivelazioni continue sullo scandalo emissioni truccate; dall’altro lanciare la motorizzazione elettrica come determinante per eliminare (almeno in massima parte) l’impatto ambientale derivante dall’uso di combustibili fossili e non rinnovabili.

Una sfida che per VW-Audi sarà determinante per la sopravvivenza.

(Credit: AdnKronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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