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Jihad è guerra di religione. Bergoglio non dice la verità

Il vescovo di Roma, capo della Chiesa Cattolica, espone la Cristianità in generale e il cattolicesimo in particolare alla violenza jihadista infinita. Inaccettabile

La qualità dei condottieri si riconosce dal rapporto tra verità e realtà in funzione della comunità guidata.

Chi mente sapendo di mentire, non solo pecca davanti a Dio, ma fallisce di fronte agli Uomini ed espone il proprio popolo a una violenza maggiore.

20160728-asia-bibi-asianewsDovevamo capire che Jeorge Mario Bergoglio, transeunte vescovo di Roma, è pericoloso per la Cristianità tutta e per la Chiesa cattolica in particolare quando si rifiutò di dare udienza ai familiari di Asia Bibi, condannata a morte in Pakistan per blasfemia (mai avvenuta, peraltro).

Personaggi del genere vanno detronizzati dal popolo, ma il popolo cattolico è paralizzato dalla paura, anestetizzato dalla menzogna seriale, impalato alla sconoscenza della questione jihad/imperialismo islamico: non sa, non approfondisce, non studia.

Andate a messa portandovi l’immagine del Sacro Cuore di Gesù, come segno di protesta verso le bugie del Pontefice. Attaccatevelo al petto come veniva imposto dai nazisti ai20160728-stella-david-220x258 nostri fratelli maggiori ebrei.

Siate combattenti per la libertà in questo piccolo modo. Se morirete in un attacco jihadista almeno avrete detto di esservi opposti a questo scempio della verità.

Il jihad islamico è una guerra di conquista: è una guerra globale, lanciata in nome del Corano e di Allah. È una guerra di dominio materiale e immateriale, per la conquista di territori, l’imposizione di un credo e il dominio del mondo sotto la sharia, la legge coranica.

Che il Papa neghi la dimensione della guerra è grave, ma soprattutto è una inaccettabile bugia o una scandalosa valutazione ignorante e per questo ancora più grave e pericolosa.

(Credit photo: AsiaNews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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