THE HORSEMOON POST ©2012 | Cronaca Italia |La parata del 2 Giugno tra demagogia e incapacità della politica, di Vincenzo Scichilone - 30.05.2012 -

Cerca su THP
, ore
Vai ai contenuti

Menu principale:

THE HORSEMOON POST ©2012 | Cronaca Italia |La parata del 2 Giugno tra demagogia e incapacità della politica, di Vincenzo Scichilone - 30.05.2012

Cronaca > Italia
Politica, cronaca e non solo




POLITICA, ITALIA
Festa della Repubblica, terremoto e altre ricorrenze
La parata del 2 Giugno tra demagogia e incapacità  della politica

La Festa della Repubblica sia occasione di socialità civica
Per rendere migliore la politica occorre rinsaldare i vincoli della comune appartenenza alla Comunità Nazionale
di Vincenzo Scichilone

Articolo pubblicato il 30.05.2012 - h 14.20 | Tag: festa della repubblica, anniversario carabinieri, anniversario marina militare



Ieri mattina è stato il presidente della Puglia Vendola a proporlo via Twitter: annulliamo la parata del 2 giugno e destiniamo le somme ai terremotati dell’Emilia. Subito dopo è iniziato il profluvio di adesioni a questa brillante idea, cui - per onestà intellettuale - ammettiamo di aver aderito inizialmente, come atto istintivo di un tipico idealismo fanciullesco e senza costrutto. Ma noi non siamo amministratori pubblici, al limite possiamo permetterci di dire anche delle cialtronate.

Però, per rendere chiara la natura della riflessione, vogliamo subito precisare perché non inseriamo in questa nostra analisi la visita del Papa a Milano: il Pontefice è un capo di Stato estero, oltre che un Pastore di anime.

La parata del 2 Giugno è al centro di polemiche
La parata del 2 Giugno è al centro di polemiche
 

La sua visita equivale - in territorio italiano - a quella del presidente del Messico, dell’Argentina, dell’Islanda. Ergo, le spese devono essere coperte dai capitoli del bilancio dello Stato programmati per quelle finalità.

Semmai, in virtù della particolare relazione esistente tra la Chiesa cattolica e la Repubblica italiana, forse sarebbe opportuno che una parte di queste spese - calcolate in circa 6 milioni di euro - fossero prese in carico dalla curia milanese. Riteniamo che ciò avverrà. Naturalmente, se il Vaticano decidesse di rimandare la visita, sarebbe un fatto positivo, anche se onestamente alcune delle osservazioni che stiamo per fare valgono anche per questo avvenimento.

Diverso è il discorso sui festeggiamenti in occasione del 2 Giugno. Come detto, Nicki Vendola ieri ha lanciato via Twitter la proposta di annullare la parata del 2 giugno per pura demagogia politica, come strumento di una campagna elettorale lunga che porterà il Paese alle elezioni del 2013. Non si spiegherebbe diversamente la cronistoria dei tweet del presidente della Regione Puglia.

Alle 11.04 Vendola (o chi per lui) twitta: “Ieri, sindacati e Regione hanno siglato un accordo molto importante per mettere in sicurezza i lavoratori a tempo..”.

Della devastante scossa di due ore prima non sa niente?

Alle 11.41 rimedia: “Nostro affetto va in queste ore terribili ai cittadini dell'Emilia.Ora prevalenti paura e dolore.Sappiano peró che non sono soli #terremoto“.

Otto minuti dopo il tweet topico: “Italia attraversata da lutti, disperazione, paure. Inopportuno fare ora parata militare 2 giugno. Altri modi x celebrare #Repubblica”, ripetuto alle 16.15, senza prima non dimenticare di rivolgere un pensiero di affetto alle popolazioni dell’Emilia. Pura demagogia elettorale.

I tweet di Nicki Vendola del 29 maggio 2012
I tweet di Nicki Vendola del 29 maggio 2012
 

Un evento importante, come la parata del 2 giugno o una visita del Papa, necessita di una organizzazione complessa che naturalmente non si avvia due o tre giorni prima; è il momento finale di un lungo processo che presuppone l’utilizzo di mezzi interni ed esterni. Questi ultimi attinti da fornitori esterni.

Annullare la parata del 2 giugno non significherebbe risparmiare risorse finanziarie per poterle destinarle ai terremotati, ma proporre di depauperarle, perché i contratti conclusi in precedenza con fornitori esterni dovrebbero essere onorati comunque. Questi contratti di fornitura di beni e servizi saranno stati probabilmente firmati senza preoccuparsi di prevedere una clausola di emergenza che consentisse - di fronte a eventi catastrofici - di recedere senza dover affrontare l’intero costo del servizio, magari anche con l’accensione di una apposita assicurazione. Accorgimenti del bravo imprenditore e del buon padre di famiglia.

Ergo, non ha torto il presidente della Repubblica quando afferma che la parata si svolgerà (si deve svolgere), ma in tono minore. Se non accadesse, molte risorse pubbliche sarebbero spese inutilmente, il danno e la beffa.

Ne derivano due conseguenze.

La prima: per le prossime ricorrenze (5 giugno Festa dei Carabinieri, 10 Giugno Festa della Marina, per fare solo un esempio) si dovrebbe ricorrere al massimo ridimensionamento possibile - se non a un annullamento vero e proprio - fornendone immediata evidenza all’opinione pubblica, in un momento di difficoltà estrema per le finanze pubbliche e di emergenza per il terremoto in Emilia.

Il Duomo di Mirandola distrutto dalla scossa di terremoto del 29 maggio 2012
Il Duomo di Mirandola distrutto dalla scossa di terremoto del 29 maggio 2012
 

La seconda: per il futuro, occorrerebbe ripensare in toto la celebrazione del 2 Giugno, Festa della Repubblica, di cui non andrebbe eliminata la parata militare ai Fori Imperiali, ma andrebbero soppressi tutti gli avvenimenti di contorno ad uso e consumo della casta e delle cerchie danzanti attorno alla casta.

Più in generale, il 2 Giugno va consegnato al popolo italiano e utilizzato per sviluppare il senso civico nella popolazione, anche attraverso la promozione di feste di prossimità in grado di incrementare il senso della comune appartenenza alla Comunità Nazionale. Insomma, occorre utilizzare la ricorrenza per sviluppare il senso civico degli italiani, come premessa indispensabile per un salto di qualità della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica.

Al momento, viviamo piuttosto un periodo di “saldo di qualità” della politica e certi demagoghi come Nicki Vendola sono solo la punta visibile di una schiera copiosa e trasversale, cui aderiscono gli amanti delle scorciatoie fiscali per coprire l’incapacità di un Paese ad amministrare se stesso.

© Riproduzione riservata

THE HORSEMOON POST NEWSLETTER

Tip
Iscriviti per ricevere
aggiornamenti e promozioni
Traduzione by Google Traslate
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu