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"Montezemolo? Non si allei con Casini"
Da "Affariitaliani.it" 20/11/2012
"Fermare il declino" del 21/11/2012
di Daniele Riosa
"Per allearsi bisogna essere in due. Continuo a dire che può esserci un dialogo. E poi quando c'è stata la rottura non ho capito se eravamo sgraditi a bordo o meno. Non posso credere che la rottura sia avvenuta per i contenuti visto che sono simili. Montezemolo stesso ha usato le mie parole sul fatto che la patrimoniale la deve pagare lo Stato attraverso le dismissioni e la concorrenza”. Oscar Giannino, leader di Fermare il declino, con un'intervista ad Affaritaliani.it, tende una mano a Montezemolo dopo i dissidi delle ultime settimane. Ma chiede a Italia Futura di smarcarsi dall'abbraccio di Casini: "Il presidente della Ferrari deve continuare a estendere i soggetti coinvolti nella costruzione di un'offerta politica di società civile dal basso. Però ha un problema e si chiama Casini". Monti? “Va cambiata la sua agenda di politica economica”
Se ci fossero le primarie del Pdl quale candidato sceglierebbe tra gli 10 in campo?
"Non essendo iscritto al Pdl non coi andrò. E poi no ho capito una cosa: queste primarie ci saranno? Mi pare che fino a questo momento le annunciano e poi cambiano le regole. Comunque allo stato attuale sono primarie per consentire ad Alfano una sua legittimazione".
Italia Futura, l'Udc e Fli Fermare vogliono Monti premier nella prossima legislatura. Anche Fermare il declino punta sull'attuale premier?
"Ho sempre detto e lo ripeto: Monti ha fatto riacquistare credibilità all'Italia ed è un patrimonio da difendere. Ma sono per cambiare la sua agenda di politica economica".
In che modo?
"Abbiamo bisogno di abbattere il debito con ciò che è dello Stato svincolandoci da avanzi primari di queste proporzioni e di fare un'operazione di meno spesa per meno imposte. Le due cose vanno di pari passo e credo che Monti non le abbia potute fare in questo anno, ma penso che l'alternativa per tornare a cresce c'è ed è chiara ed è quella che presentato prima".
Alle elezioni del 2013 Fermare il declino si presenterà con Italia Futura?
"Guardi che per allearsi bisogna essere in due. Continuo a dire che può esserci un dialogo. E poi quando c'è stata la rottura non ho capito se eravamo sgraditi a bordo o meno. Non posso credere che questa sia avvenuta per i contenuti visto che sono simili. Montezemolo stesso ha usato le mie parole sul fatto che la patrimoniale la deve pagare lo Stato attraverso le dismissioni e la concorrenza. E' ovvio che da parte mia, sulle parole del presidente della Ferrari, non ci può essere nessun tipo di obiezione. Per questo continuo a non capire, ma in ogni caso vediamo".
Se dovesse lanciare un appello a Montezemolo che cosa gli direbbe?
"Di continuare su questa linea e di estendere i soggetti coinvolti nella costruzione di un'offerta politica di società civile dal basso. Montezemolo sa però di avere un problema: l'Udc di Casini".
In che senso è un problema?
"In questo passaggio elettorale la questione fondamentale è come comporre le istanze principali che vengono dal basso. La prima, largamente incarnata da Grillo, dice ai cittadini di non sporcarsi con i politici e i partiti della vecchia politica. La seconda riguarda il merito delle cose e la volontà di cambiamenti radicali soprattutto per sburocratizzare la Pubblica Amministrazione. Italia Futura su questo punto è molto più esplicita nel dire che vuole un'Italia moderata, termine però che non so cosa voglia dire. Al contrario, per me, vanno attuate politiche ‘immoderate’. Per esempio far prevalere il merito nella P.A.. Ecco, si devono mettere insieme queste due cose”
Questo vale anche per Fini?
"Sì, anche se Fini ormai è una persona più che un partito. L'Udc è un partito che ha rotto con Berlusconi e che ha usato linguaggio di un certo tipo e si è conquistato sul campo un suo diritto. Questo a Casini bisogna riconoscerlo".
Se dovesse votare alle primarie del Pd qual candidato sceglierebbe?
"Renzi, perché ha posto sia il problema della discontinuità della classe dirigente del suo partito, sia perché dal punto di vista programmatico dice no alla patrimoniale e dice cose che per fare crescere l'Italia sono simili a quelle che secondo me sono necessarie".
Fermare il declino potrebbe appoggiare Maroni come candidato alla regione Lombardia?
"Mi pare di capire che il Pdl stia andando in quella direzione e quindi lo escludo. Ho detto ad Albertini che la sua iniziativa per noi era civica e su questo mi sono molto esposto. Gli abbiamo dato una mano. Dopodiché rispetto le scelte del mio amico Albertini che sul Pdl ha un'idea diversa dalla mia".
Ovvero?
"Il Pdl rappresenta qualcosa di non componibile visto che non ha compiuto alcun atto di discontinuità rispetto alle responsabilità che ha in 18 anni di storia italiana. Ci penseranno gli elettori a giudicarlo. La Lega invece li ha compiuti e l'ho riconosciuto a Maroni. Il segretario del Carroccio ha sostituito muscolarmente Bossi, responsabile dello sfascio della Lega ne ha cambiato anche il linguaggio rispetto a alcune questioni importanti: penso al fatto di aver sostituito la parola secessione con Nord e Macroregioni. Una cosa molto positiva".
Come sono i suoi rapporti con la Marcegaglia?
“I miei ottimi”.
Articolo pubblicato su "Fermare il declino", 21/11/2012
https://www.fermareildeclino.it/articolo/montezemolo-
Articolo pubblicato in origine su "Affaritaliani.it", 20/11/2012
http://affaritaliani.libero.it/politica/oscar-