Motori | TOYOTA, ERRORI E OMISSIONI NELLO SPOT DELLA YARIS, di John Horsemoon - 19.04.2012 | THE HORSEMOON POST -

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Motori | TOYOTA, ERRORI E OMISSIONI NELLO SPOT DELLA YARIS, di John Horsemoon - 19.04.2012 | THE HORSEMOON POST


AUTOMOTIVE E COMUNICAZIONE
TOYOTA, ERRORI E OMISSIONI NELLO SPOT DELLA YARIS

Nello spot della piccola giapponese compendio di messaggi sbagliati e contrari al codice della strada.
di John Horsemoon

Articolo pubblicato il 19.04.2012 - h 15.30

Tag: Toyota, responsabilità sociale, codice della strada

Toyota e General Motors si contendono da anni il primato delle vendite globali di automobili e devono oggi  rintuzzare l'aggressività del gruppo Volkswagen, che si è dato tempo fino al 2018 per conquistare la primazia. Ma la casa delle Tre Ellissi è anche tra i costruttori più attivi in materia di responsabilità sociale, sia in campo ambientale che nel sostegno di iniziative benefiche in molti ambiti. In Italia, per esempio, ha recentemente rinnovato la collaborazione con l'associazione “Peter Pan”, che opera a sostegno delle famiglie di bambini in cura oncologica presso l'ospedale Bambin Gesù di Roma.

Non stiamo parlando quindi di una casa automobilistica attenta solo a potenze e prestazioni, ma a un costruttore sensibile verso i temi sociali in generale e della sicurezza stradale, perfino nello sport. Dieci giorni fa, il pilota francese Nicola Lapierre è rimasto coinvolto in un incidente con il prototipo T030 ibrido destinato alla 24 Ore di Le Mans, nel corso del secondo test di 30 ore sul circuito di “Paul Ricard” a Le Castelet. Nessun danno fisico al pilota, ma molti danni alla vettura. Soprattutto incapacità di capire i motivi che hanno causato l'incidente. Bene, la Toyota non parteciperà alla 6 Ore di Spa, che ne avrebbe dovuto segnare il debutto ufficiale nelle competizioni, contrariamente a quanto programmato in precedenza, ma gli ingegneri del costruttore nipponico stanno impegnandosi a capire quali siano stati i motivi alla base del crash di Lapierre. Questo è insomma “lo stile della casa”.

Risulta dunque difficilmente comprensibile il grave errore di comunicazione in cui la Toyota è incorsa nell'ultimo spot della Yaris, sugli schermi delle televisioni in questi giorni, in cui si narrano le esperienze di Marta, una bimba che cresce, diventa ragazza e donna, ma ha un costante rapporto con i cani e le auto. Il cane, un fastidiosissimo cagnolino di piccola taglia, è sostituito da un cucciolone di generose dimensioni e dal carattere dolce. Marta, diventata una donna adulta, può portare in giro questo molosso nella nuova Yaris, che è più grande perché è più aerodinamica e consuma di meno. Una storia a lieto fine. Peccato però che lo spot sia un condensato di messaggi sbagliati.

Nella prima scena, il cagnolino viaggia sul sedile posteriore, mentre Marta è seduta su un seggiolino regolamentare (anche se il modello di auto non sembra storicamente allineato al seggiolino), ma sul lato sinistro. Due errori. Il codice della strada stabilisce da molti anni che i cani debbano essere trasportati in una zona delimitata da una rete di protezione ed è noto a tutti che si debba preferire, se possibile, il lato destro per collocare i seggiolini dei bambini.

La storia poi prosegue. La bella bimba diventa una graziosa fanciulla, poi una gradevole adolescente, ancora una deliziosa ragazza, ma il fastidioso cagnolino rimane a infastidire abbaiando, sempre sul sedile posteriore e sempre senza la regolare rete di protezione. Infine, Marta è diventata un'affascinante donna, che sostituisce il cagnolino (si immagina passato a miglior vita per l'incedere del tempo...) con un molosso, che si bea delle gioie dell'aria, affacciato al finestrino posteriore sinistro della Toyota della sua proprietaria. Fine della storia.

Se le tradizioni della casa nipponica sono improntate alla responsabilità, non si capisce come possa essere accaduto un incidente di percorso così grave e una serie di errori così grossolana. Avremmo voluto chiederlo all'ufficio stampa della filiale italiana della Toyota, ma non è stato possibile. Ci riproveremo lo stesso, dopo la pubblicazione di questo articolo, ma resta il fatto che lo spot promuove comportamenti sbagliati e contrari al codice della strada, circostanza che è sfuggita agli occhi attenti del marketing del costruttore nipponico e che merita una riflessione.

Tra marketing e tecnicismi, sceneggiature e copyright, spesso ci si dimentica delle cose più ovvie. Una negligenza cui immaginiamo si rimedierà con celerità. Almeno è quel che ci auguriamo.

© Riproduzione riservata

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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