THE HORSEMOON POST ©2012 | Politica: Italia, Europa| Scenari internazionali dietro l’attacco di Brindisi?, di Vincenzo Scichilone - 20.05.2012 -

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THE HORSEMOON POST ©2012 | Politica: Italia, Europa| Scenari internazionali dietro l’attacco di Brindisi?, di Vincenzo Scichilone - 20.05.2012

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BARBARO ATTACCO ALLA CIVILTA’

Scenari internazionali dietro l’attacco di Brindisi?
Destabilizzare l’Italia per affossare l’Europa

Chi ha colpito vuole seminare il terrore nella società italiana

di John Horsemoon

Articolo pubblicato il 20.05.2012 - h 03.00 | Tag: Brindisi, Melissa Bassi, terrorismo, sacra corona unita, mafia

Doveva essere un sabato di impegno civile nel ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo, dei tre poliziotti uccisi a Capaci, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Invece è stato un bagno di sangue: una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, dilaniata da tre bombole di gpl innescate da un timer; un coetanea, Veronica Capodieci, in gravissime condizioni. Altre tre studentesse in gravi condizioni, delle quali una probabilmente perderà le gambe. Cinque persone ferite in modo meno grave.

Lo scenario - inedito, inconsueto - l’istituto Professionale di Stato “Francesca Morvillo” di Brindisi, 600 studenti quasi tutte donne, specializzato nella moda. Ordigno artigianale, innesco professionale, volontà di uccidere e di compiere una strage: il ritrovo del timer - ora bloccata alle 7.55 - ne conferma le precise finalità.

Melissa Bassi, 16 anni, morta per mano criminale a Brindisi
Melissa Bassi, 16 anni, morta per mano criminale a Brindisi
 

Nei giorni scorsi avevamo ragionato con una fonte autorevole che vuole mantenere l’anonimato sulla possibile escalation terroristica, ma su uno scenario oggettivamente diverso. Il punto di partenza dell’analisi era che il terrorismo in Italia non ha mai avuto l’effetto di destabilizzare il potere, semmai di stabilizzarlo.

Così, ipotizzare una mossa per coagulare il consenso attorno allo Stato, mai tanto delegittimato a causa delle conseguenze della crisi economica acuite dal poderoso debito pubblico accumulato negli anni dalla partitocrazia clientelare e dalla rete criminale che infesta le istituzioni, rientra tra le possibilità analitiche.

Dopo l’attentato al dirigente dell’Ansaldo a Genova, si ragionava sul prossimo potenziale obiettivo. Una personalità politica. Eppure, cpn il nostro interlocutore concordavamo sul fatto che l’eventuale assassinio di una personalità politica oggi non produrrebbe sdegno generalizzato, ma forse qualche consenso, a prescindere dalla vittima. Segnale, nel caso accadesse, di uno scollamento irrimediabile tra popolazione e classe politica, ma anche di un decadimento etico del Paese.

Questa mattina, di fronte alle prime notizie dell'attentato di Brindisi, l’analisi dei giorni scorsi sembrava trovare una tragica conferma. Però, come detto, c’era qualche dato strano. A favore della pista mafiosa la data (ricorre in questi giorni l’attentato di Capaci), la scuola (intitolata alla moglie di Giovanni Falcone), la città (tappa della “Carovana Antimafia” promossa da Libera di don Luigi Ciotti).

A sfavore la modalità dell’attentato, l’obiettivo, il contesto. Le bombole di gas sono uno strumento troppo rudimentale per la criminalità, che ha pieno accesso agli approvvigionamenti di esplosivo e di armi da guerra. L’attacco cieco contro la popolazione civile, contro la propria popolazione, non è un tratto della criminalità organizzata, che si ciba in parte di consenso popolare. Questo atto barbaro, vile, ne azzererebbe ogni traccia. Il contesto - una scuola - è lontano mille miglia dalle logiche seppur efferate del crimine organizzato.

Col trascorrere delle ore la pista mafiosa ha perso vigore e sono emerse altre ipotesi: il gesto folle di un innamorato respinto; l’attacco di un attentatore seriale; un attacco terroristico di matrice straniera. Nessuno lo dice chiaramente, ma molte fonti si riferiscono a simboli (le donne, l’emancipazione, la scuola). Quindi una matrice ben determinata. Nel pomeriggio abbiamo contattato un professionista della sicurezza, che preferisce l’anonimato. Ci dice che al 99% non è mafia e che le “antenne” sono rivolte a sud/sud-est ad ambienti interessati a destabilizzare l’Italia quale anello traballante dell’Unione Europea.

Se cadesse l’Italia, non solo l’Euro e l’Unione economica e monetaria sarebbero messi in ginocchio, ma perfino l’UE stessa entrerebbe in un vortice esiziale.

L’attentato di Brindisi potrebbe allora essere inserito in una più vasta strategia di destabilizzazione dell’Europa. Forse lo sapremo fra alcuni decenni, ma a Washington le decisioni del G8, la svolta a favore della Grecia e del rafforzamento della stabilità dell’Unione europea, dello sviluppo e del lavoro potrebbero essere collegati al sacrificio di Melissa Bassi. Scenari di fantapolitica, ma la realtà degli ultimi 15 anni ha di gran lunga superato la più fervida immaginazione.
© Riproduzione riservata

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