THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Luigino I, Re d'Italia. Hamilton trionfa a Monza, ma è ciclone Perez!Alonso 3° e Massa 4°, Button e Vettel ritirati, di JH - 9.09.2012 -

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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Luigino I, Re d'Italia. Hamilton trionfa a Monza, ma è ciclone Perez!Alonso 3° e Massa 4°, Button e Vettel ritirati, di JH - 9.09.2012

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F1, Gran Premio d'Italia – Monza,  Gara
Fernando Alonso allunga anche se non vince

Luigino I, Re d'Italia. Hamilton trionfa a Monza, ma è ciclone Perez!
Alonso 3° e Massa 4°, Button e Vettel ritirati

Date una monoposto competitiva a Schumacher: c'è tutto! Debacle Red Bull, ma che sportività!
di John Horsemoon  | Articolo del 9.09.2012

Tag:  F1, GP  Italia, Gara, Ferrari, Red Bull, McLaren, Mercedes, Lotus, Toro Rosso, Caterham, Marussia, HRT, Williams, Lewis Hamilton, Sergio Perez, Fernando Alonso, Felipe Massa, Kimi Räikkönen, Michael Schumacher, Nico Rosberg, Paul di Resta, Kamui Kobayashi, Bruno Senna

Terzo successo stagionale per Lewis Hamilton. A Monza il pilota inglese della McLaren rientra a pieno titolo nella corsa all'iride (Foto McLaren Media)

Lewis Hamilton ha conquistato per la prima volta il GP d'Italia, giunto all'Ottantatreesima edizione a 90 anni dall'inaugurazione del circuito di Monza, terzo successo stagionale dopo Canada e Ungheria. Un successo mai messo in discussione, neanche durante i pochi giri in cui Sergio Perez  si è posto al comando della gara, dopo l'unico pit stop del pilota della McLaren. Una vittoria di autorità, che conclude un week-end assai produttivo per il pilota anglo-giamaicano, protagonista di un balzo in classifica al secondo posto, al comando del gruppo di piloti all'inseguimento di Fernando Alonso. Hamilton di fatto è rientrato a pieno merito in lotta per il titolo iridato.

L'eroe della giornata è però Sergio Perez, il quale ha forse voluto scrivere una bella letterina a Luca di Montezemolo e a Stefano Domenicali, avente per oggetto “pilota Ferrari 2013”. Perez ha mostrato forza caratteriale, concentrazione straordinaria per mettere insieme una fila impressionante di giri veloci, coraggio e nessun timore reverenziale verso alcuno. Se fossimo in Alonso non lo vorremmo a fianco per questo motivo, ma se fossimo nella posizione di Domenicali lo avremmo già assunto. Il secondo posto è stato frutto anche di un mix di scelte strategiche possibili con regole assurde: fuori dalla Top Ten, Perez è partito con le gomme dure, impostando la gara su un solo pit stop e guardando la gara in una prospettiva più generale. Lo dimostra la progressione di giri veloci a partire dalla trentaquattresima tornata.

Terzo posto per Fernando Alonso, straordinario stratega, intelligente ma anche fortunato. Al 26° giro, quando lo spagnolo ha attaccato Sebastian Vettel nella Curva Grande, la digressione sull'erba avrebbe potuto avere un'evoluzione diversa. Il successivo Drive Through attribuito al pilota della Red Bull (dopo ben 6 giri...) secondo noi è stata una penalità sbagliata, perché lo scorso anno tra Alonso e Vettel ci fu un episodio analogo a parti invertite e nessuna penalità fu (giustamente) elargita al pilota della Ferrari.

Su quel tratto di pista non c'è posto per due monoposto, se chi è davanti allarga la traiettoria: chi sta dietro ha l'alternativa di alzare il piede, tamponare chi sta davanti o uscire sulla ghiaia. Vettel ha semplicemente mantenuto il controllo della linea, Alonso ha messo le ruote di sinistra sull'erba. In ogni caso, il pilota di Oviedo è stato fortunato e la penalità inflitta a Vettel non avrebbe comunque giocato alcun ruolo nell'esito finale della gara. Resta il retrogusto amaro per certi commenti, anche giornalistici, a una sola via (favorevoli alla Ferrari, sempre e comunque).


Il terzo posto porta punti pesanti in cascina, anche se i 37 punti di vantaggio su Hamilton (38 su Räikkönen e 39 su Vettel) non consentono di abbassare la guardia e la Ferrari avrà bisogno di punti pesanti in tutte le sette gare restanti.

Il quarto posto di Felipe Massa premia il pilota brasiliano meno di quanto avrebbe meritato. Massa avrebbe potuto tranquillamente salire sul podio e in termini di prestazione pura la sua F2012 era migliore di quella di Alonso, ma ha dovuto abdicare alla "Ragion di Team". Ci siamo frequentemente dichiarati contro gli ordini di scuderia, che noi pensiamo essere contrari alle più elementari regole dell'etica sportiva. È probabile che Massa sia giubilato a fine anno. Se fossimo suoi consulenti gli consiglieremmo di fare il massimo, senza accettare - da Singapore in poi - ordini di scuderia che possano danneggiarlo.

Räikkönen, pur quinto, è stato un anonimo protagonista della gara, ma con una Lotus in crisi (passeggera) di motore, ha tratto un risultato su cui avrebbe messo la firma alla vigilia. Il momentaneo compagno di squadra, Gerome D'Ambrosio, è stato sfortunato a debuttare proprio a Monza. Finire la gara era l'obiettivo, centrato senza lode (e senza infamia). Al contrario, Schumacher e Rosberg meriterebbero una monoposto più performante, che permettesse loro di correre davvero. Il sesto e il settimo posto finale non premia gli sforzi di una gara affrontata con il coltello tra i denti. Il doppio pit stop spiega un ritardo che vale la vittoria, per entrambi. Si svegliassero nel team di Stoccarda, perché Schumacher e Rosberg sono mortificati in un ruolo che non appartiene loro. E il giro più veloce di Rosberg (ultimo di una serie) all'ultima tornata (1'27''239) è solo un contentino per le statistiche.

Paul di Resta, con l'unica Force India al traguardo, guadagna una posizione rispetto alla griglia di partenza, alla fine di una gara regolare. Nico Hülkemberg, con l'altra monoposto anglo-indiana, è stato capace di risalire dall'ultimo posto fino all'8°, prima del pit stop. Sul finale si è ritirato per noie tecniche, ma quel primo giro con sei sorpassi non è passato inosservato.

Kamui Kobayashi ha la stessa macchina di Sergio Perez, ma è arrivato solo nono, dopo una gara onesta e senza sprazzi. Non è da lui. Infine, ultimo uomo in zona punti Bruno Senna, la formichina. Arrivato fino al 4° posto prima del pit, il brasiliano è stato protagonista di una gara con qualche tratto interessante, compresa la lotta con Webber. Il punto finale è un premio alla perseveranza ed è frutto della strategia con un solo pit, mentre il suo più quotato compagno di squadra, ma con due pit, resta fuori dalla zona punti per mezzo secondo. Sono soddisfazioni...

GP D'ITALIA


Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 5,793 Km
Numero Curve: 11
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: 115.000
Anno di inaugurazione: 1922
Progettisti: Arturo Mercanti, Alfredo Rosselli e Piero Puricelli
Timing

Venerdì 7 Settembre 2012

Prove Libere 1  10:00 - 11:30
Prove Libere 2  14:00 - 15:30

Sabato 8 Settembre 2012
Prove Libere 3  11:00 - 12:00
Qualifiche 14:00

Domenica 9 Settembre 2012
Gara 14:00

Vincitore
Lewis Hamilton
McLaren-Mercedes MP4-27


Prossima gara
Singapore
Circuito cittadino Marina Bay

Tipo di circuito: cittadino
Lunghezza: 5,073 Km
Numero Curve: 23
Direzione di Marcia: anti-orario
Capacità pubblico: 110.000
Anno di inaugurazione: 2008
Progettista: Hermann Tilke


Timing

Venerdì 21 Settembre 2012
Prove Libere 1  18:00 - 19:30
(in Italia 12:00 - 13:30)

Prove Libere 2  
21:30 - 23:00
(in Italia
15:30 - 17:00)

Sabato 22 Settembre 2012
Prove Libere 3  
18:00 - 19:00
(in Italia
12:00 - 13:00)
Qualifiche
21:00
(in Italia 15:00)


Domenica 23 Settembre 2012
Gara 20:00
(in Italia 14:00)

 
F1, GP d'Italia 2012 - Monza - Analisi Pirelli

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Traduzione by Google Traslate
 

Il tredicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1 consegna alla storia e alle statistiche la deblacle della Red Bull e il ritiro di Jenson Button. Il team di Milton Keynes non è stato competitivo in tutto il week-end brianzolo, sempre nelle ultime posizioni in velocità massima. Il ritiro di Vettel per cause tecniche è la ciliegina su una torta venuta male fin da venerdì. Italia da cancellare per i bibitari. Del Drive Through di Vettel abbiamo già detto. La battuta d'arresto fa perdere terreno ad entrambi i piloti e presto in Red Bull dovranno scegliere chi sostenere nella corsa all'iride.

Per Jenson Button il ritiro di Monza impone una cocente delusione, che rischia di diventare preclusione nella lotta al titolo mondiale. La rottura di un raccordo dell'alimentazione è il classico guasto da 2 Euro, ma rischia di costare veramente caro al campione del mondo del 2009, che però ha il merito di affrontare con la medesima serenità un successo straordinario come quello della scorsa settimana a Spa e un ritiro sciocco come quello di oggi a Monza. Solo per questo, merita il rispetto di chi davvero ama la Formula 1 come massima espressione sportiva dell'automobilismo. Chapeau!

© Riproduzione riservata

 
F1 GP D'ITALIA - GARA - CLASSIFICA FINALE
 
F1 GP D'ITALIA - GARA - CLASSIFICA GIRI VELOCI
 
F1 GP D'ITALIA - GARA - PIT STOP
 
 


 
 
 
 
 
 
 
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