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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Vettel fa il Tris d'Oriente, Webber si accoda. Alonso minimizza il danno, Massa rinasce?, di JH - 14.10.2012

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F1, GP Sud Corea – Gara

Red Bull, doppietta in Corea
Vettel fa il Tris d'Oriente, Webber si accoda
Alonso minimizza il danno, Massa rinasce?
Hamilton e Button fuori dalla lotta per il titolo iridato, Webber e Räikkönen resistono, ma solo in teoria
di John Horsemoon | Articolo del 14.10.2012
Tag:   F1, GP   Sud Corea, gara, Fernando Alonso, Sebastian Vettel, Kimi Räikkönen, Lewis Hamilton, Mark Webber, Jenson Button, Nico Rosberg, Romain Grosjean, Felipe Massa

Tris d'Oriente per Sebastian Vettel, primo a Singapore, Giappone e Corea del Sud (Foto Getty Immages per Red Bull Racing)
Tris d'Oriente per Sebastian Vettel, primo a Singapore, Giappone e Corea del Sud (Foto Getty Immages per Red Bull Racing)

Sebastian Vettel ha conquistato il terzo successo consecutivo della lunga trasferta in Estremo Oriente e si proietta al vertice della classifica iridata, superando Fernando Alonso di ben 6 punti. Questo il verdetto del Gran Premio di Corea del Sud, sedicesimo appuntamento stagionale.

Sul secondo gradino del podio Mark Webber, che si mantiene in lotta per il titolo, ma solo in linea teorica, perché la Red Bull ha puntato sul (bi)campione del mondo in carica per la lotta iridata. Terzo posto per la prima Ferrari, quella di Fernando Alonso, seguito dal compagno di squadra, Felipe Massa, apparso oggi più in forma dello spagnolo. Räikkönen, quinto al traguardo, si mantiene nell'area teorica per il titolo iridato, ma la Lotus non sembra potergli fornire una monoposto capace di soddisfare le ambizioni.

A chiudere la zona punti Hülkemberg sulla Force India-Mercedes, Grosjean sulla seconda Lotus, le due Toro Rosso di Vergne e Ricciardo, che portano punti preziosi al team di Faenza per blindare il nono posto in classifica costruttori, anche se la Marussia (decima) non appare in grado di impensierire gli uomini di Franz Tost. Decimo posto per Lewis Hamilton, con una McLaren ombra di quella vista a Monza, in preda a misteriosi problemi di assetto con le morbide e le supermorbide.

Con questo risultato, Hamilton esce dalla sfera dei pretendenti al titolo, così come il compagno di squadra Jenson Button, eliminato alla seconda curva da Kamui Kobayashi a causa della carambola innescata da Nico Rosberg. Che il tedesco-finnico abbia dato poi la colpa a generici "colpevoli" sposta la discussione dall'ambito sportivo a quello della psicologia infantile. La storia dell'uomo nero non l'ha inventata certo Rosberg, la utilizza senza ritegno.

L'esito del Gran Premio di Corea ci consente di fare alcune considerazioni. Anzitutto, Vettel ritorna al comando della classifica piloti, ma questo non assicura il successo finale. Questo risultato è frutto del lavoro ininterrotto di sviluppo della monoposto, una lezione che in una cittadina emiliana dovrebbero segnarsi alla voce "lavoro da fare".


In secundis, proprio il team "emiliano", la Ferrari, sa di dover evolvere la monoposto, se vuole mantenere la possibilità di vincere il titolo piloti (ma non solo) e deve continuare a fornire una monoposto competitiva a Felipe Massa, che oggi ha mostrato di non essere un pilota finito, una barzelletta a cui molti hanno voluto credere. Influenzare le prestazioni di una monoposto è un gioco da ragazzi, così come far crollare l'autostima di un pilota. Bastano pressioni delle gomme sballate, per far saltare l'equilibrio di una monoposto.

Il Massa visto oggi avrebbe perfino potuto avvicinarsi a Webber e mettere sotto pressione le due Red Bull. È un dato che a Maranello dovrebbero considerare in prospettiva mondiale costruttori, che rimane a tiro (forse più di quello piloti). Si è accodato in ossequio alla ragion-di-team. Il secondo posto conquistato in Corea è un trampolino verso la vetta, ma non basterà crederci. Bisogna lavorare per conquistare la vetta.


La terza considerazione riguarda proprio gli ordini di scuderia. Webber e Massa ancora una volta sono stati bersagli di scelte penalizzanti. Questo è coerente con lo spirito della Formula 1 odierna, uno show sintetico, privo di anima, in cui i piloti sono mortificati alla ragion di bilancio. Una vergogna.

Questo quadro è coerente con la scelta di andare a correre su certe piste – come quella di Yeongam – che fanno apparire piloti e monoposto attori di una farsa, più che protagonisti di storie sportive. Gli otto giri per rimuovere la macchina di Rosberg; l'erba sintetica che si solleva, mettendo a rischio non solo le monoposto, ma soprattutto la sicurezza dei piloti. Una sconcezza, un nonsense, una realtà che dovrebbe mobilitare tutti gli stakeholders del motorsport. Delle piste disegnate da Tilke non ne possiamo più. Di correre in posti senza tradizione (e senza alcun talento da spendere nel motorsport) non ne possiamo più. Fa male a noi, fa peggio alla F1.

Fra due settimane si andrà in un altro circuito senza senso, in India. A tal proposito, vogliamo fare una considerazione. Lo sport e la politica – soprattutto quella internazionale – dovrebbero viaggiare su rette parallele e mai intersecarsi, perché lo sport dovrebbe far incontrare i popoli, quanto la politica spesso li divide. Ma in India ci sono due servitori dello Stato italiano, due fucilieri della Marina Militare in forza al Battaglione San Marco - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – arrestati per un reato che nella peggiore delle ipotesi dovrebbe essere giudicato da un tribunale italiano, visto che India e Italia hanno aderito alla Convenzione internazionale sul diritto del mare sottoscritto sotto l'egida delle Nazioni Unite a Montego Bay nel 1982. Latorre e Girolamo attendono da otto mesi di tornare a casa, turlupinati dalla magistratura indiana. Noi pensiamo che il governo italiano non abbia fatto tutto il necessario per sollevare la questione nelle competenti sedi internazionali.


Ma nei commenti sul GP d'India è nostra intenzione manifestare la nostra vicinanza ai nostri due concittadini, servitori di uno Stato che tende a considerarci tutti – con e senza divisa – servi da spremere, sudditi. Vi siamo vicini, Massimiliano e Salvatore, miei, nostri fratelli. A prescindere.


© Riproduzione riservata

GP della Corea del Sud,
Korean International Circuit, Yeongham

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 5,450 Km
Numero Curve: 18
Direzione di Marcia: anti-orario
Capacità pubblico: 135.000
Anno di inaugurazione: 2010
Progettista: Hermann Tilke


Timing
Venerdì 12 Ottobre 2012
Libere 1  10:00 - 11:30
(in Italia 03:00 - 04:30)
Libere 2  14:00 - 15:30
(in Italia 07:00 - 08:30)

Sabato 13 Ottobre 2012
Libere  3  11:00 - 12:00
(in Italia 04:00 - 05:00)
Qualifiche 14:00
(in Italia 07:00)

Domenica 14 Ottobre 2012
Race  15:00
(in Italia 08:00)


Vincitore
Sebastian Vettel
Red Bull-Renault RB8


Prossima gara
GP d'India
India, Buddh International Circuit, New Dehli

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 5,141 Km
Numero Curve: 16
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: non disponibile
Anno di inaugurazione: 2011
Progettista: Hermann Tilke


Timing
Venerdì 26 Ottobre 2012
Libere 1  10:00 - 11:30
(in Italia 06:30 - 08:00)
Libere 2  14:00 - 15:30
(in Italia 10:30 - 12:00)

Sabato 27 Ottobre 2012
Libere  3  11:00 - 12:00
(in Italia07:30 - 08:30)
Qualifiche 14:00
(in Italia 10:30)

Domenica 28 Ottobre 2012
Race  15:00
(in Italia 10:30)

 
F1, GP Giappone-Suzuka-Analisi Pirelli

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F1, GP COREA DEL SUD - GARA
 
 


 
 
 
 
 
 
 
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