THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Alonso mette in riga tutti in Germania, di JH - 21.07.2012 -

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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Alonso mette in riga tutti in Germania, di JH - 21.07.2012

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F1, Gran Premio di Germania - Gara

Alonso mette in riga tutti in Germania
Vettel penalizzato. Il ritorno di Button (2°)
Räikkönen terzo dopo la penalità inflitta a Vettel  
La pagliacciata delle mappature Red Bull...
di John Horsemoon  | Articolo del 22.07.2012
Tag:  F1, GP Germania, Fernando Alonso, Ferrari, Jenson Button, McLaren, Kimi Räikkönen, Lotus-Renault, Sebastian Vettel, Red Bull-Renault

Cosa ci fa uno spagnolo su una macchina italiana in giro per le strade del Baden-Württemberg. Ci vince il Gran Premio di Germania! Con intelligenza tattica, nervi saldi, coraggio (e un po’ di fortuna, ma proprio un po’).  Ebbene, al di là delle barzellette, la vera storia è che Fernando Alonso a Hockenheim ha vinto in modo rotondo la terza gara stagionale, allungando su Webber in giornata negativa e su Vettel, secondo sul traguardo ma spedito in quinta posizione per la penalità inflittagli dai commissari sportivi (20’’, al posto di un Drive Through) per il sorpasso al penultimo giro su Button (terzo), effettuato in una modalità non consentita. Per Alonso è il podio numero 79 , la vittoria numero 30.

Questo è il dato essenziale del decimo appuntamento del mondiale di F1, giro di boa di un campionato ancora aperto, ma via via sempre più colorato del rosso Ferrari. E della vergogna - dobbiamo aggiungere - che dovrebbe assalire i volti dei responsabili della FIA, che non riescono a far rispettare un regolamento contorto, degno della peggiore tradizione bizantina, aperto ai furbi e alle furbizie. Una vergogna. Ci torneremo, andiamo con ordine.

Non siamo tra i ferraristi senza se e senza ma, così possiamo prenderci il lusso di qualche complimento. Una gara perfetta, vinta non con la monoposto più veloce, ma con il pacchetto più completo e in forma, anche sotto il profilo psicologico, aspetto su cui a Maranello devono aver lavorato tutti. Tenere i nervi saldi quando hai due “animali da gara” come Vettel e Button alle calcagna, non è cosa da poco. Complimenti ad Alonso che non ha sbagliato niente e non ha avuto paura di nulla, neanche della modestia di chiedere al proprio ingegnere, nel momento più difficile e con il fiato di Button sul collo, “ditemi cosa devo fare”, dopo aver chiarito di andare al massimo. Una saldezza caratteriale di cui è indice la vigile serenità con cui sono state gestite le gomme Pirelli con un rendimento invertito rispetto alla norma (meglio le morbide, peggio le medie).

Insomma, se non è stata una gara perfetta ci è mancato poco. Anche per il margine di sicurezza di Alonso su Vettel, ora aumentato, e grazie alla gara grigia di Webber, apparso non in grado di superare la posizione di partenza (ottava), dopo essere precipitato fuori dalla zona punti dopo il primo pit stop. Ci torneremo parlando di Red Bull e di mappature. Peccato per Massa, toccatosi con Ricciardo allo start e poi non in grado di rimontare fino alla zona punti, ma con un passo di gara non lontanissimo da quello di Alonso.

In Germania però si è assistito al “ritorno” di Jenson Button
, un altro sempre presente se c’è da mantenere i nervi saldi. L’aggiornamento sulla MP4-27 del team di Woking è stato provvidenziale, anche se la corsa al titolo - a meno di rovesci non prevedibili - è fuori dalla portata della McLaren con entrambi i piloti. Hamilton è stato molto sfortunato. Incappato in una foratura causata dai detriti nella prima curva - eredità delle toccate al via tra Massa, Ricciardo e Senna (ma Charlie Whiting non è stato informato dei pericoli?) - il  campione del mondo del 2007 si è dovuto arrendere al 58° giro, con il differenziale fuori uso. Uno stop che peserà in ottica campionato, anche sotto il profilo psicologico, visto che in tre gare Hamilton ha guadagnato solo quattro punti.

Al secondo posto ci sarebbe stato Sebastian Vettel
, se non avesse commesso una scorrettezza al penultimo giro nel superare Jenson Button all’esterno del tornantino, con le 4 ruote fuori pista. Una mossa non consentita dal regolamento, per cui Alonso fu punito due anni fa a Silverstone (ancorché in una situazione diversa) dopo il sorpasso su Kubica. I commissari sportivi hanno fatto bene a sanzionare il comportamento del campione del mondo in carica, negli ultimi tempi un po’ appannato e molto nervoso a Hockenheim, la pista di casa su cui non ha mai vinto. Sarebbe stato uno scandalo se Vettel non fosse stato punito.

Il secondo posto del tedesco dopo la sanzione diventa quinto, mentre Button sale sul secondo gradino del podio e Räikkönen raccoglie un terzo posto (altro podio) insperato e, soprattutto, senza dover passare per la strettoia delle interviste (per cui il finlandese non va pazzo, come noto...). Quarto posto per Kobayashi, seguito dal compagno di squadra Perez, entrambi autori di un’autentica impresa, dopo la partenza rispettivamente dal 12° e dal 17° posto. Peccato per le qualifiche e la penalità inflitta a Perez, ma c’è sostanza dalle parti di Hinwill.

Fernando Alonso iha messo tutti in riga al GP di Germania a Hockenheim
Fernando Alonso iha messo tutti in riga al GP di Germania a Hockenheim

GROSSER PREIS VON DEUTSCHLAND
Hockenheimring Baden-Württemberg

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 4,574 Km
Numero Curve: 17
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico:
Anno di inaugurazione: 1932
Anno di ristrutturazione: 2002

Timing
Venerdì 20 Luglio 2012
Prove Libere 1  10:00 - 11:30
Prove Libere 2  14:00 - 15:30

Sabato 21 Luglio 2012
Prove Libere 3  11:00 - 12:00
Qualifiche 14:00

Domenica 22 Luglio 2012
Gara 14:00

Vincitore
Fernando Alonso
Ferrari F2012


Prossima gara
F1 MAGYAR NAGYDÍJ 2012

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 4,381 Km
Numero Curve: 14
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: 120.000
Anno di inaugurazione: 1986


Timing
Venerdì 27 Luglio 2012
Prove Libere 1  10:00 - 11:30
Prove Libere 2  14:00 - 15:30

Sabato 28 Luglio 2012
Prove Libere 3  11:00 - 12:00
Qualifiche 14:00

Domenica 29 Luglio 2012
Gara 14:00

 
 

GLI ALTRI

Chi non può gioire è Michael Schumacher, settimo sul traguardo, dopo le qualifiche di ieri in grande spolvero. Purtroppo il problema della Mercedes è che non riesce a utilizzare bene le gomme. I punti sono miracolosi, se si considerano le tre soste di entrambi, ma certo il sette volte campione del mondo e Nico Rosberg ambirebbero a ben altro. Il giro più veloce di Scumy è una specie di promessa per il futuro.

Per Hülkemberg vale lo stesso ragionamento fatto per le Mercedes, ma i due punti sono un piccolo ristoro. Quel contentino di cui non può godere la Williams. Maldonado dopo il primo pit è calato vistosamente, segno di un cattivo adattamento della monoposto alle gomme medie, Senna è rimasto aggrovigliato al via.

Un’altra gara da dimenticare per Grosjean, al quale non deve andare giù Hockenheim. Errori a ripetizione e incostanza. Meglio pensare a Budapest. Petrov era arrivato a sfiorare la zona punti, nel primo stint, ma era solo un’illusione. Gli altri rimangono illusi di correre in F1, ma sono di un’alta categoria...

MAPPATURE RED BULL
In mattinata era trapelata la valutazione del delegato tecnico della FIA, Joe Bauer, secondo il quale le mappature dei motori Renault della Red Bull (ma probabilmente anche di Lotus e Caterham) violano il regolamento tecnico perché, alterando la coppia motore, riescono a gestire a piacimento la trazione e l’influenza aerodinamica sull’estrattore. Poco prima della gara, dopo che “Repubblica” s’era lanciata in uno scoop alcolico (Red Bull squalificate nella notte: impossibile, visto che la nota di Bauer era delle 9.55 del mattino di domenica...: vedi foto in basso), era comunicato che nessuna sanzione sarebbe stata comminata alla Red Bull e che la questione sarebbe stata affrontata da un gruppo tecnico lunedì mattina, al fine di chiarire la lettera del regolamento. Ovvero, che per il GP di Ungheria la norma sarà cambiata e la Red Bull (e gli altri team motorizzati Renault) si dovrà adeguare. Una pagliacciata.


Ad onor del vero, i commentatori della RAI (ai quali non lesiniamo mai le critiche) avevano da qualche tempo evidenziato strani movimenti della mano sinistra dei piloti Red Bull e Lotus, specialmente nelle fasi di accelerazione, come nell’atto di toccare un comando non noto. Probabile che la punizione a fine gara inflitta a Vettel sia stata una specie di “scelta obbligata”, per non fomentare reclami ufficiali. Se non ci fosse stata la questione delle mappature, Vettel sarebbe stato “graziato”.

Morale: le Red Bull (e gli altri) hanno corso finora
in violazione del regolamento, che la FIA è incapace di fare rispettare per il semplice fatto che il regolamento stesso è sbagliato, degno del più contorto bizantinismo, con la giustificazione del contenimento dei costi, anche se in realtà i costi li fa aumentare, perché impegna i tecnici a inventarsi qualcosa per celare le manovre illegali. Ripetiamo: uno scandalo.

Sembrerà banale, ma per dare impulso allo spettacolo
pensiamo sarebbe indispensabile incrementare la competizione, lasciando più libertà ai progettisti e annullare la stupida regola del parco chiuso (pericolosa, peraltro). Speriamo i soloni della F1 se ne accorgano.


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Traduzione by Google Traslate
 
F1, GP DI GERMANIA - CLASSIFICA FINALE
F1, GP DI GERMANIA - CLASSIFICA FINALE
Sebastian Vettel, secondo sul traguardo, è stato sanzionato con 20'' di penalità, per aver superato Jenson Button al 66° giro al tornantino in modalità non consentita dal regolamento
 
F1, GP GERMANIA 2012 - HOCKENHEIMRING - Analisi Pirelli
 
 


 
 
 
 
 
 
 
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