THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Hamilton torna alla vittoria in Ungheria davanti a Räikkönen e Grosjean. Alonso minimizza i danni e allunga. Red Bull strategia nel pallone, di JH - 29.07.2012 -

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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | Hamilton torna alla vittoria in Ungheria davanti a Räikkönen e Grosjean. Alonso minimizza i danni e allunga. Red Bull strategia nel pallone, di JH - 29.07.2012

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F1, Gran Premio di Ungheria - Gara

Hamilton torna alla vittoria in Ungheria davanti a Räikkönen e Grosjean. Alonso minimizza i danni e allunga. Red Bull strategia nel pallone
Maldonado ancora come un bullo di periferia su di Resta, Button soffre l'errata strategia dei pit stop
di John Horsemoon  | Articolo del 29.07.2012 (ultima modifica h. 23.35)
Tag:  F1, GP  Ungheria, Gara, Ferrari, Red Bull, McLaren, Mercedes, Lotus, Toro Rosso, Caterham, Marussia, HRT, Williams, Hamilton, Button, Alonso, Massa, Webber, Vettel, Bottas, Schumacher, Rosberg

Lewis Hamilton ha vinto la ventisettesima edizione del GP di Ungheria, undicesimo appuntamento del calendario 2012, tornando al successo dopo il Canada con una freddezza incredibile nel controllare un rimontante Kimi Räikkönen, ancora una volta sul podio, ma non nel gradino più alto. Appuntamento solo rimandato, ci sembra di poter dire. Oggi è chiaro come il ritorno in F1 sia stato, per il finlandese campione del mondo 2007, una scelta rispettosa del proprio talento. E se le voci che lo vorrebbero in contatto con la Ferrari fossero confermate, per un clamoroso ritorno a Maranello (magari solo per un anno), significherebbe per il Cavallino Rampante una pubblica ammissione di errore nel tenere Massa e nel giubilare Räikkönen.

Terzo gradino del podio per un concreto Grosjean, convincente fino al 46° giro nel pressare Hamilton, ma poi costretto a subire il ritorno di Räikkönen, al rientro dal secondo pit. Un sorpasso alla prima curva - al limite del gesto intimidatorio (le monoposto non si sono toccate per qualche millimetro) -  ha relegato il pilota svizzero con licenza francese al terzo posto, posizione poi mantenuta con intelligenza, di fronte alla rimonta di Vettel. Le gerarchie di squadra sono state chiarite in pista, ma per Grosjean l'elogio è d'obbligo, perché sta dimostrando di voler mettersi alle spalle certe intemperanze inconcludenti.

Il tedesco campione del mondo in carica, invece, fermatosi inaspettatamente al 60° giro e poi autore di giri veloci a ripetizione, ha conquistato un quarto posto finale che gli consente di riavvicinarsi al compagno di squadra Webber, oggi solo ottavo dopo una prima parte di gara migliore. La strategia su tre soste ha fatto perdere all'australiano un quinto posto guadagnato con una bella partenza e poi conquistato con costanza. Sarà una fatica per la Red Bull mantenere parità di trattamento tra i due piloti, ma tutto questo sarà a beneficio di Alonso qualunque sia la direzione intrapresa dal team austriaco.

Infatti, sembrerà strano crederlo, ma sulla pista magiara Fernando Alonso si è fatto un regalo di compleanno eccezionale, un quinto posto conquistato con calma e intelligenza, un attendismo strategico finalizzato alla classifica. Una minimizzazione del danno con massimizzazione del risultato: 10 punti di distacco in più sul primo inseguitore (Webber). Il pilota spagnolo è stato semplicemente perfetto, non forzando con il rischio di mandare in crisi le gomme. Frutto anche di un lavoro di squadra che va evidenziato come merita (così come non è nostra abitudine lesinare le critiche). Ma è stato un omaggio indiretto del suo più aspro avversario in passato, quel Lewis Hamilton con il quale ora i rapporti personali sembrano avviati da tempo su un crinale migliore. L'età...

Al sesto posto Jenson Button, sulla seconda McLaren, che ha patito l'errata strategia su tre soste. Le morbide montate nel primo pit hanno di fatto mandato all'aria il tentativo di agganciare il podio, dopo la superba partenza e lo splendido sorpasso all'esterno alla curva 2 su Vettel. Un errore che avvicina il momento in cui il campione del mondo 2009 uscirà dall'area matematica per la conquista dell'iride. Button comunque rimarrà tra i papabili alle vittorie di tappa (indiretto alleato di Alonso).

Bruno Senna, con il settimo posto di oggi, ha mostrato secondo noi talento e intelligenza, qualità non facili da trovare in molti piloti (quantomeno associate). Dopo la partenza fulminante su Massa, Senna non ha commesso alcun errore, né tentato mosse azzardate. Ha semplicemente portato al traguardo una monoposto in crescita, probabilmente facendo tesoro dei consigli di Alex Wurtz. Senna secondo noi appartiene alla categoria dei "marchiati in negativo", perché il cognome lo espone a pressioni superiori al dovuto. Avesse scelto un altro pseudonimo, forse avrebbe avuto miglior fortuna. Non sarà un campione assoluto, ma sicuramente è un onesto e corretto pilota. Migliore di quel Pastor Maldonado, considerato un talento, ma in realtà un delinquentucolo di periferia: oggi ne ha fatto le spese di Resta. Non capiamo che aspetti la FIA a comminargli una penalità pesante ed educativa.

Lewis Hamilton ha dominato il GP d'Ungheria, vinto per la terza volta, dopo i successi del 2007 e del 2009 (Foto McLaren Media Centre)
Lewis Hamilton ha dominato il GP d'Ungheria, vinto per la terza volta, dopo i successi del 2007 e del 2009 (Foto McLaren Media Centre)

F1 MAGYAR NAGYDÍJ 2012

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 4,381 Km
Numero Curve: 14
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: 120.000
Anno di inaugurazione: 1986


Timing
Venerdì 27 Luglio 2012
Prove Libere 1  10:00 - 11:30
Prove Libere 2  14:00 - 15:30

Sabato 28 Luglio 2012
Prove Libere 3  11:00 - 12:00
Qualifiche 14:00

Domenica 29 Luglio 2012
Gara 14:00


Vincitore
Lewis Hamilton
McLaren-Mercedes MP4-27


Prossima gara
2012 BELGIAN GRAND PRIX

Tipo di circuito: stradale, permanente
Lunghezza: 7,004 Km
Numero Curve: 19
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: 90.000
Anno di inaugurazione: 1920
Anno di ristrutturazione: 1979
Progettista: Jules de Their

Timing

Venerdì 31 Agosto 2012
Prove Libere 1  10:00 - 11:30
Prove Libere 2  14:00 - 15:30

Sabato 1 Settembre 2012
Prove Libere 3  11:00 - 12:00
Qualifiche 14:00

Domenica 2 settembre 2012
Gara 14:00

 

Felipe Massa, nono sul traguardo, ha mostrato il suo limite, psicologico prima che tecnico. Non sappiamo quale sia stato il percorso affrontato, ma pensiamo che a 31 anni pensare di ritirarsi sia una delle mosse più giuste. Il problema è che lo sa solo Massa quel che gli frulla veramente nel cervello: dall'esterno sembra che gli manchi la costanza, dunque la più basilare motivazione. Massa ha poco tempo ancora per mostrare che sbagliamo. La Ferrari potrebbe aver fatto un grande errore, sia nel cassarne le ambizioni due anni fa a favore di Alonso (che porta i dané, per non rimanere troppo sul poetico...), ma forse ancor prima a tenerlo accanto al pilota spagnolo. Per il futuro sarebbe meglio che a Maranello imparassero ad avere due piloti competitivi (anche a costo di qualche cappellata in pista che, se gestita bene, può essere perfino salutare. Ma ammettiamolo: non c'è tradizione...).

L'ultimo pilota a punti oggi è stato Nico Rosberg, con una Mercedes in evidente difficoltà. Partito dalla tredicesima posizione, il figlio di Keke ha mantenuto la calma e non si è fatto trascinare in duelli pericolosi. Gara senza infamia e senza lode, ma per (de)meriti della monoposto. La scommessa sulla pioggia è fallita? Non lo sapremo mai.

In tema di Mercedes, occorre aprire una parentesi. A Michael Schumacher un diavoletto sta facendo pagare molte angherie del passato, che il sette volte iridato affronta con la serenità dei grandi (e dei santi automobilistici, diremmo...). Urge operazione contraria. Pellegrinaggio a Lourdes, Fatima e Santiago de Compostela? Noi ci iscriveremmo per primi, anche con percorso in autobus. Anche con la colazione a sacco. Per vedere Schumacher di nuovo vincitore, questo e altro. Lo dobbiamo al suo coraggio, alla sua immutabile professionalità e all'anagrafe (quasi comune). Addafinì 'a nuttata!

Infine, una parola per gli altri. Le Sauber? Perse nelle retrovie. Le Force India, retrocesse al ruolo di comprimarie dei comprimari. Le Toro Rosso? Peggio che andar di notte (con l'aggravante della deriva tecnica post Ascanelli). Di Caterham, Marussia e HRT non si può parlare male: fanno quel che possono.

Ora la Formula 1 se ne va in ferie forzate: 14 giorni di chiusura obbligatoria per i team. Saremmo curiosi di fare un giro per controllare e ci viene la curiosità di sapere chi controlla le ferie forzate, in tema con il mantra del risparmio di risorse. Sulla questione, presto proporremo alcune misure per un vero risparmio di denaro, non la presa in giro del plafond ai budget, di fatto incontrollabile.

Al rientro dalle ferie, si tornerà su una pista vera, una di quelle che fanno "battere il cuore anche a farle con uno scooter" (copyright Giovanna Scalia, moglie del vostro commentatore). Noi ne approfitteremo per cambiare la piattaforma del giornale e per avviare la seconda fase della nostra vita.

Arrivederci a Spa-Francorchamps!

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F1, GP DI UNGHERIA - CLASSIFICA FINALE
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